Sale il prezzo delle batterie agli ioni di litio: secondo gli esperti scenderà solo nel 2024
di Giulia Favetti pubblicata il 07 Dicembre 2022, alle 18:55 nel canale BatterieL'indagine annuale di BloombergNEF ha mostrato un aumento del 7% per i prezzi delle batterie dal 2021 al 2022. I responsabili sono i rincari delle materie prime e l’inflazione
La crisi partita due anni fa, con l'esplosione del Covid, e proseguita fino ad oggi, è arrivata a toccare anche il settore dell'accumulo.
A segnalarlo è BloombergNEF (BNEF), che dal 2010 sta monitorando il mercato, attraverso il suo annuale report (consultabile a questo link), aggiungendo come, in dieci anni, non ci sia mai stato alcun rincaro nei segmenti della tecnologia a ioni di litio, compresi i veicoli elettrici e lo stoccaggio stazionario.
In questi due settori, l'aumento è stato frenato sia dall'arrivo delle batterie LiFePO4 (litio – ferro – fosfato), sia dalla costante riduzione della percentuale di cobalto nelle NMC (nichel – manganese – cobalto), che ne ha diminuito, negli anni, il loro costo di produzione.
Inoltre le LFP sono mediamente il 20% meno care delle NMC, pertanto qualsiasi aumento deve tenere conto del fattore concorrenza.
"I rincari delle materie prime e dei componenti hanno contribuito in maniera preponderante all’aumento dei prezzi delle celle osservato nel 2022", spiega Evelina Stoikou di BNEF, che ha proseguito spiegando come, invece, nel settore automotive l'aumento sia stato più contenuto "I grandi produttori di batterie e le case automobilistiche si sono rivolte a strategie più aggressive per proteggersi dalla volatilità, facendo affidamento anche a investimenti diretti in progetti minerari e di raffinazione".
BNEF prevede che i prezzi medi delle batterie rimarranno elevati anche nel 2023 a circa 152 $/kWh, per poi ricominciare a scendere nel 2024, quando i nuovi impianti di estrazione e raffinazione del litio dovrebbero supportare l'offerta. "Nonostante una battuta d'arresto nel calo dei prezzi, la domanda di batterie sta segnando nuovi record anno dopo anno e nel 2022 raggiungerà i 603 GWh, il doppio rispetto al 2021. Aumentare l'offerta a quel tasso di crescita è una vera sfida per l'industria, ma anche gli investimenti nel settore stanno crescendo rapidamente e l'innovazione tecnologica non sta rallentando". Ha aggiunto Yayoi Sekine, analista di BNEF.
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8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon è che se chiudono diverse industrie ed esercizi commerciali si può fare finta di nulla.
Solo un cambio di passo tecnologico notevole, potrà cambiare le cose. Ad oggi non c'è traccia alcuna di un cambio significativo e difficilmente lo si vedrà prima di 10 anni. Ne serviranno almeno 20-25 per stabilizzare il mercato.
Altro che 2035. E' una sciocchezza totale
Secondo alcune notizia CATL comincerà a produrre in massa batterie al Sodio già nei primi mesi 2023.
BYD dovrebbe farlo nell'H2 2023 equipaggiato alcuni modelli tipo la Seagul.
Ebbene SE queste cose si domostrassero vere, l'era delle batterie cambierebbe notevolmente perché negli ambiti dove la densità energetica NON é il drive principale la tecnologia al Li verrebbe, rapidamente soppiantata da quella al Na.
Penso alle citycar, penso agli accumulo domestici o backup in genere.
Speriamo sia cosí servirebbe una tecnologia che differenziasse la domanda in campo batterie, sarebbe un toccasano per i prezzi e la disponibilità di accumulo.
Secondo alcune notizia CATL comincerà a produrre in massa batterie al Sodio già nei primi mesi 2023.
BYD dovrebbe farlo nell'H2 2023 equipaggiato alcuni modelli tipo la Seagul.
Ebbene SE queste cose si domostrassero vere, l'era delle batterie cambierebbe notevolmente perché negli ambiti dove la densità energetica NON é il drive principale la tecnologia al Li verrebbe, rapidamente soppiantata da quella al Na.
Penso alle citycar, penso agli accumulo domestici o backup in genere.
Speriamo sia cosí servirebbe una tecnologia che differenziasse la domanda in campo batterie, sarebbe un toccasano per i prezzi e la disponibilità di accumulo.
Con una densità energetica dimezzata, non sono accettabili neanche nelle city car. Possono essere utili solo dove c'è accumulo statico, perchè a parità di prestazioni richiederebbero il doppio del peso.
La loro velocità di ricarica è alta...ma non così alta da compensare il peso raddoppiato, parliamo di 15 minuti da 0 all'80%. E' ancora troppo, soprattutto non c'è ancora abbastanza diffusione di stazioni ad alta potenza, meno ancora economiche
SE saranno poco costose ci sarebbe una svolta per quelle applicazioni di accumulo statico, oggi davvero necessarie. Serviranno molti anni prima che la loro densità diventi accettabile per altri campi
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