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Batterie LFP a lama di BYD: economiche e non temono il freddo

di pubblicata il , alle 12:40 nel canale Batterie Batterie LFP  a lama di BYD: economiche e non temono il freddo

Grazie al costante controllo del sistema di regolazione della temperatura, le batterie cell-to-pack di BYD mantengono ottime prestazioni anche al freddo. Ecco le caratteristiche nel dettaglio

 

Poco meno di un anno fa vi abbiamo parlato della BYD Dolphin, un'auto elettrica cinese molto attesa all'epoca, poiché capace di unire un discreto design a ottime caratteristiche, il tutto condito con l'uso delle famose batterie a lama di BYD.

Le celle chiamate "Blade Battery", per via della forma piatta e allungata, vengono assemblate con il metodo del cell-to-pack per bilanciare il maggiore peso della chimica LFP. Con questa tecnica si evitano i sotto moduli, lasciando più spazio per ulteriori celle e maggiore capacità. C'erano però dubbi sulle reali prestazioni di queste celle, soprattutto alle basse temperature, viste anche le mire di espansione in occidente del produttore.

BYD LFP

Ora, grazie alla solita e puntuale analisi di Pushevs.com, abbiamo alcuni dati in più ed un riscontro della gestione delle temperature critiche. La Dolphin è disponibile con due tagli di batterie, da 30,7 kWh e da 44,9 kWh, ed in entrambi i casi troviamo celle LFP con thermal management system.

Long Range:

  • capacità cella: 135 Ah
  • voltaggio nominale cella: 3,2 V
  • dendità energetica batteria: 145 Wh/kg

Standard Range:

  • capacità cella: 100 Ah
  • voltaggio nominale cella: 3,2 V
  • dendità energetica batteria: 129 Wh/kg

BYD LFP

I dati più interessanti sono però quelli evidenziati nell'immagine qui sopra, ovvero relativi al comportamento della batteria alle varie temperature, sia durante utilizzo, sia durante la ricarica. Rispetto alle batterie litio-ferro-fosfato comuni, le BYD con gestione avanzata della temperatura non temono il freddo, ed anche in climi estremi mantengono un'autonomia più che discreta.

La stessa valutazione si può dare in fase di ricarica, con tempi brevissimi per arrivare all'80% di capacità, anche quando la temperatura esterna scende in prossimità di zero gradi celsius. Di fatto le prestazioni non variano, grazie al sistema che mantiene la temperatura delle celle completamente costante.

2 Commenti
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DevilsAdvocate23 Maggio 2022, 14:45 #1
Volendo fare l'avvocato del diavolo: il sistema per il mantenimento della temperatura consuma energia. Quindi se andate a sciare in settimana bianca a -5 e la lasciate ferma per una settimana? Che succede, finisce la carica?
xyrus23 Maggio 2022, 15:06 #2
Originariamente inviato da: DevilsAdvocate
Volendo fare l'avvocato del diavolo: il sistema per il mantenimento della temperatura consuma energia. Quindi se andate a sciare in settimana bianca a -5 e la lasciate ferma per una settimana? Che succede, finisce la carica?


Con Tesla Model Y LR non ho notato differenze significative nè con auto parcheggiata nè viaggiando.

Viaggiando credo che le Tesla usino l'acqua di raffreddamento dei motori per scaldare la batteria. Siccome le mie velocità medie non sono basse , credo che gli basti quello d'inverno per riscaldare la batteria.


Neanche parcheggiata con sentry mode attivata ho notato differenze. La sentry mode consuma un botto, in un giorno ti fa fuori il 7-8% della batteria.

Questo inverno lasciando la macchina parcheggiata 10 orette in alta montagna anche a -15°C non mi è mai capitato di notare un consumo anormale, mi pare facesse fuori sempre il 3-4 % della batteria. Il prossimo inverno per curiosità disattivo sentry mode e vedo se perde carica.

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