Volkswagen investirà 66 miliardi di dollari nei veicoli elettrici
di Paolo Corsini pubblicata il 16 Novembre 2019, alle 14:31 nel canale Auto Elettriche
Il futuro si sposta sempre più verso i veicoli ad alimentazione elettrica: questo quanto indica Volkswagen, che prevede investimenti e produzioni su livelli da record per i veicoli elettrici del gruppo
Il progressivo passaggio a veicoli ad alimentazione completamente elettrica rappresenta il futuro del mondo dei trasporti: lo si vede dall'attenzione che investono i produttori del settore oltre che dall'interesse che questi temi suscitano negli utenti Il lavoro da portare avanti, sia per lo sviluppo dei veicoli sia per migliorare la rete di distribuzione, è ancora molto ma è evidente la direzione tracciata dall'industria automobilistica.
Se cercassimo ancora una conferma questa ci viene dal gruppo Volkswagen, che nella giornata di ieri ha annunciato l'intenzione di investire 66 miliardi di dollari entro il 2024 in nuove tecnologie e in veicoli elettrici.
Metà di questo investimento sarà dedicato a sviluppare nuovi veicoli elettrici, che andranno proposti tra i differenti marchi che il gruppo Volkswagen offre sul mercato. L'obiettivo finale è quello di presentare, nel corso dei prossimi 10 anni, ben 75 veicoli dotati di alimentazione completamente elettrica.
Volkswagen conta di vendere 20 milioni di veicoli elettrici costruiti sulla base della propria piattaforma MEB, al momento adottata per la proposta ID 3. Altri 6 milioni di veicoli saranno invece proposti sulla base della piattaforma PPE di prossima generazione, destinata ai veicoli elettrici di più elevate dimensioni posizionati nel segmento premium.
Volkswagen, attraverso i propri brand, conta inoltre di introdurre sul mercato circa 60 veicoli dotati di alimentazione ibrida, esplorando anche l'utilizzo di tecnologie digitali per i propri veicoli che non sono però state ancora meglio esplicitate. C'è aperto il tema dei veicoli a guida autonomia, per i quali Volkswagen ha stretto una partnership con Ford legata allo sviluppo di queste tecnologie.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn ogni caso li aspettano anni di vacche magre, visti gli investimenti ingenti e costi esagerate delle vetture, che sono costretti a vendere a prezzi 'ribassati', ma risultano comunque troppo care.
Il futuro ci viene 'imposto'. Il problema è che viene imposta una tecnologia non competitiva sotto tantissimi aspetti. Bisogna vedere se in pochi anni arriva una qualche svolta tecnologica (specialmente per quanto riguarda le batterie) per ovviare ai problemi. Oltre ovviamente agli adeguamenti dei costi/prezzi.
Se oggi con 20k si prende una vettura di segmento B/C che si può usare a 360°, non puoi pretendere di vendere allo stesso prezzo vetture segmento A, castrate nelle possibilità d'uso.
Se oggi con 20k si prende una vettura di segmento B/C che si può usare a 360°, non puoi pretendere di vendere allo stesso prezzo vetture segmento A, castrate nelle possibilità d'uso.
Purtroppo penso tu abbia in una certa misura ragione. Il sistema capitalistico si muove sempre e comunque verso il maggior profitto.
I costruttori di auto solo liberi di perseguire qualsiasi tecnologia per raggiungere lo scopo.
Toyota, per esempio, sta' investendo molto di più sull'ibrido e sull'idrogeno.
Dalla conferenza di VW:
Link ad immagine (click per visualizzarla)
sono 33 miliardi per l'elettrico e 23 miliardi per ibrido e la digitalizzazione.
Quei 60 miliardi sono comunque il 40% del budget totale previsto in ricerca e sviluppo nei prossimi 5 anni.
I costruttori di auto solo liberi di perseguire qualsiasi tecnologia per raggiungere lo scopo.
Toyota, per esempio, sta' investendo molto di più sull'ibrido e sull'idrogeno.
Dalla conferenza di VW:
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sono 33 miliardi per l'elettrico e 23 miliardi per ibrido e la digitalizzazione.
Quei 60 miliardi sono comunque il 40% del budget totale previsto in ricerca e sviluppo nei prossimi 5 anni.
L'importante è che le emissioni inquinanti, rispetto all'uso dei combustibili fossili, vengano poi ridotte a parità di uso dei veicoli a motore. Tutto dipende da come verrà prodotta l'energia necessaria per ricaricare le batterie di decine di milioni di automobili.
I costruttori di auto solo liberi di perseguire qualsiasi tecnologia per raggiungere lo scopo.
Toyota, per esempio, sta' investendo molto di più sull'ibrido e sull'idrogeno.
Dalla conferenza di VW:
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sono 33 miliardi per l'elettrico e 23 miliardi per ibrido e la digitalizzazione.
Quei 60 miliardi sono comunque il 40% del budget totale previsto in ricerca e sviluppo nei prossimi 5 anni.
Leggevo che le emissioni di CO2 delle automobili europee incidono per 1% su quelle globali. Se consideri che le emissioni di tutti i trasporti nel mondo incidono il 15% sul totale, la cosa è plausibile (includi navi, treni, aerei, trasporto su gomma).
Quindi di fatto ci viene imposta una transizione 'forzata' e senza alcun reale beneficio per l'ambiente. La nostra riduzione di 0,x % (perche anche l'elettrico inquina) di emissioni a carissimo prezzi, verrà compensata e surclassata di gran lunga in pochi anni da milioni di cinesi/indiani/africani che si metteranno in garage l'auto euro -20 a carbone.
meanwhile in India...
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Esattamente...
Prima, di iniziare la produzione in massa dei veicoli elettrici, cosa buona e giusta intendiamoci, occorre pensare a come alimentarli...
Se ad ipotesi, dobbiamo bruciare (x) tonnellate di combustibili fossili per produrre energia elettrica da utilizzare nelle auto, facciamo prima ad utilizzarli direttamente nelle auto.
Io prima investirei nello sviluppo del solare, poi dopo, usiamo l'energia prodotta dal sole per far andare la macchina, questo si !
Le emissioni non sono solo quelle relative alla CO2 ma anche di tutto il resto annesso ed inquinante.
In India hanno il problema delle centrali a carbone vicine ai maggiori centri abitati, lo stesso che aveva Pechino fino a 2 anni fa.
Sono Paesi enormi e popolosi, certe problematiche sono più complesse da risolvere che da noi
https://www.carbonbrief.org/analysi...sharply-in-2019
Anche in Cina ed India sono stati rivisti i limiti di emissioni per le auto per i prossimi anni, in particolare nel primo adottano limiti simili all'Europa ma la roadmap di transizione endotermiche -> ibride ed elettriche è più stringente che in Europa.
Tant'è che ci sono state forti critiche dai produttori cinesi di auto che hanno dovuto pesantemente scontare i veicoli in vendita ma non più in regola dall'anno prossimo, un po' come avvenuto per i nostri diesel euro 5 e 6 prima dei 6a/6b.
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