Tesla consegna le prime Model Y con batterie 4680 uscite dalla Gigafactory Texas
di Vittorio Rienzo pubblicata il 12 Aprile 2022, alle 11:01 nel canale Auto ElettricheTesla ha consegnato il primo lotto di veicoli realizzati nella nuova Gigafactory inaugurata poche settimane fa in Texas, equipaggiati con le batterie basate sulle nuove celle 4680. Tuttavia, non è ancora chiaro su quale allestimento le celle vengano incluse.
A seguito del Cyber Rodeo, l'evento di inaugurazione della Gigafactory texana di Tesla, l'azienda ha effettuato le prime consegne della "nuova" Model Y con batteria strutturale 4680. Il nuovo pacco batteria fu annunciato nell'ormai lontano 2020 direttamente da Elon Musk che attribuiva alle nuove celle 5 volte più energia e 6 volte più potenza delle 2170.
Come da tradizione Tesla, i primi veicoli del nuovo stabilimento sono stati consegnati ai dipendenti. A condividere l'immagine di una delle auto è stata proprio Regan Jannssen, Engineering Process Technician di Tesla, che su LinkedIn ha caricato una foto che la ritrae in compagnia della nuova vettura. Nel post, la Jannsen mostra orgogliosa la sua Model Y e ringrazia Musk per aver portato la produzione nello Stato che le ha dato i natali, ma non specifica né l'allestimento né quante ne siano state prodotte con celle 4680.
Per chi non lo sapesse, Tesla non si limita esclusivamente alla produzione delle vetture, ma anche a quella delle batterie. Tuttavia, si avvale comunque di partner esterni, come Panasonic, per riuscire ad avere abbastanza celle da soddisfare la domanda. Proprio la società giapponese, con un investimento da 700 milioni di dollari, potrebbe iniziare la produzione di massa nel 2023. La fase di test sulla linea pilota è ancora in corso e quindi è piuttosto complesso stimare quante vetture sia riuscita a realizzare Tesla con la nuova batteria.
A caratterizzare la nuova soluzione, brevettata dall'azienda di Elon Musk, è soprattutto la collocazione. Mentre prima trovava spazio in un vano dedicato, adesso il pacco batteria è "strutturale" e farà parte del pianale, con i sedili che saranno fissati direttamente sopra la batteria. Questo consente un buon risparmio sul numero di parti da assemblare, oltre ad un vantaggio in termini di peso che viene inevitabilmente ridotto. Inoltre, la struttura delle nuove celle ne rende la produzione nettamente più economica, per una riduzione del prezzo finale che dovrebbe rendere i veicoli di Tesla più accessibili.
In sostanza, Elon Musk è teoricamente vicino alla diffusione capillare delle auto elettriche di cui parla ormai da anni, grazie ad un prezzo del veicolo che non dovrebbe discostarsi troppo dalla controparte termica a parità di segmento. Non rimane quindi che capire se le nuove celle offriranno davvero i benefici paventati da Musk, considerando che anche la nuova Gigafactory Berlin dovrebbe adottare la nuova batteria strutturale.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOcchio che sta per diventare il tuo il post tormentone degli articoli Tesla
No perchè è anche più grande, il vantaggio in termini di densità di energia è all'incirca del 15% ma ci sono anche altri vantaggi.
In particolare meno batterie a parità di autonomia si traducono anche in BMS (battery management system) con meno cablaggi e meno elettronica e minori tempi di assemblaggio complessivo del pacco batteria.
Perchè attualmente Tesla è concentrata sulla riduzione dei costi di sviluppo e produzione.
Basta pensare che il sottoscocca della Model Y è costituito da due sole parti contro le oltre 70 del sottoscocca della Model 3.
Meno stampi e meno macchinari necessari, meno saldature, ecc. ecc.
E non parliamo del Cybertruck che ha quell'aspetto perchè vogliono produrlo usando il più possibile lamiere di acciaio tagliate e poi lavorate da una piegatrice (la tris-tris-nonna di Bender ) per ridurre ancora di più i costi.
Se la cosa ha successo ,mi sa che parecchi altri produttori seguiranno a ruota con design simili.
5 volte più energia si intende a parità di singola cella, cmq dovrebbero rappresentare una buona evoluzione ste 4680 soprattutto per la durata, dice che durano un milione di miglia ma finché non vedo non credo.
giusto la S si salva... il resto sono obrobri, molto meglio la prima fiat multipla che sta diventando una istant classic, anche la duna ha un suo perchè
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