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Tesla alza i prezzi di Model 3 e Model Y, colpa del costo del Nichel? In Italia per ora resiste

di pubblicata il , alle 09:55 nel canale Auto Elettriche Tesla alza i prezzi di Model 3 e Model Y, colpa del costo del Nichel? In Italia per ora resiste

Nella notte Tesla ha aumentato i prezzi americani di Model 3 e Model Y, ma per ora l'aggiornamento non riguarda anche il nostro mercato. Pare che la scelta dipenda dal costo del nichel in impennata

 

Tesla ha da sempre un approccio diverso rispetto alle case costruttrici tradizionali, anche per quanto riguarda i model year e i listini. Non esistono sostanzialmente modelli annuali, con le modifiche che sono costanti e talvolta imprevedibili, nel momento in cui un nuovo componente si rivela utile e disponibile. Lo stesso vale per i prezzi, che hanno continue oscillazioni, in base all'andamento del mercato e della produzione.

Questo spesso si rivela un punto a favore dei clienti, mentre altre volte porta a cattive sorprese. Come quella che hanno avuto gli acquirenti americani nella scorsa notte, momento in cui Tesla ha alzato (ancora una volta) i prezzi di Model 3 e Model Y.

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In particolare la Model 3 Long Range è passata da 50.990 dollari a 51.990 dollari. Questa variante nell'arco di 12 mesi è aumentata di addirittura 4.000 dollari. Stesso destino per la Model Y, con aumento sempre di 1.000 dollari, ma in questo caso sia per Long Range che per Performance. I prezzi diventano dunque 59.990 dollari e 64.990 dollari. Per la Model Y la variazione nei 12 mesi è pari a 10.000 dollari.

Gli aumenti potrebbero essere dovuti al prezzo del nichel in impennata, situazione a sua volta condizionata dalla guerra in Ucraina. Tesla non conferma e non smentisce questa ipotesi, che però è avvalorata dalla scelta intrapresa dalla casa americana. L'aumento riguarda solo i modelli con batterie di tipo NCM/NCA, con nichel appunto, mentre sono escluse le Standard Range con batterie LFP, senza nichel.

Al momento lo store italiano non riflette gli aumenti americani, ma non sappiamo se questo sia dovuto alla differenza di fuso orario. Continueremo a monitorare il configuratore nostrano, ed in caso aggiorneremo questo articolo.

4 Commenti
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Ginopilot10 Marzo 2022, 10:31 #1
La transizione all'elettrico va rimandata, dobbiamo concentrarci sulla produzione dell'elettricita'.
agonauta7810 Marzo 2022, 12:10 #2
Non ti preoccupare che alla data del 2035 non ci credeva nessuno adesso la sposteranno al 3035
aqua8410 Marzo 2022, 12:21 #3
Infatti il problema non è il motore elettrico ma le batterie che servono per farlo funzionare.

Fino a che non salterá fuori qualcosa di "miracoloso", ricariche in pochi minuti, capienza 4-5 volte quella attuale, rimarremo sempre castrati
mackillers10 Marzo 2022, 17:22 #4
Originariamente inviato da: aqua84
Infatti il problema non è il motore elettrico ma le batterie che servono per farlo funzionare.

Fino a che non salterá fuori qualcosa di "miracoloso", ricariche in pochi minuti, capienza 4-5 volte quella attuale, rimarremo sempre castrati


in realtà la capienza andrebbe anche già bene. direi che 500-600km sono più che sufficienti nel 95% dei casi.

i problemi a mio giudizio e di ordine di gravità sono:
_durata della ricarica
_densità energetica (le attuali batterie sono troppo voluminose e pesanti)
_costo delle batterie (sono molto costose, ma la manutenzione ridotta e la lunga durata del veicolo compensano già abbastanza bene l'attuale divario di costo fra vetture tradizionali ed elettriche)

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