Tavares tende la mano all'Italia: "il governo vuole creare più valore nel Paese e noi ci siamo"

Sono stati mesi difficili per i rapporti tra Stellantis e il governo italiano. Il motivo del contendere ha riguardato soprattutto la produzione nel nostro Paese, che l'esecutivo vorrebbe vedere ampliata, ma con Tavares e i suoi che insistono sul tasto dei sussidi statali.

Diversi botta e risposta, che si sono conclusi con alcune azioni del ministero presieduto da Adolfo Urso, che prima ha costretto al cambio di nome della Alfa Romeo Milano, e poi ha finito col sequestrare la Fiat Topolino, per delle minuscole bandiere italiane sulla carrozzeria. Motivo per entrambe le azioni: i due modelli non sono prodotti in Italia.

Ora però gli animi sembrano più distesi (anche se nel frattempo abbiamo la Alfa Romeo Junior e le Topolino senza bandiere), e lo capiamo dalle parole di Carlos Tavares in un incontro con la stampa italiana.

Il CEO però non perde occasione per spiegare il punto di vista della sua azienda, che cerca italianità, ma anche vantaggio economico, motivo principale della produzione all'estero: "é un bene che la nostra azienda sia continuamente alla ricerca di tutte le opportunità per garantire l’accessibilità economica per il consumatore italiano e allo stesso tempo il profitto per proteggere la nostra impronta in Italia".

Il numero uno di Stellantis non è particolarmente preoccupato dall'offensiva cinese, ed a questo proposito chiede solo stabilità al governo italiano. Esecutivo con cui a brevissimo si siederà intorno al tavolo della trattativa, a cui parteciperanno anche i sindacati. Un incontro previsto per il 7 agosto, per il quale Tavares sembra ottimista: "Non c’è assolutamente ragione per cui non ci debba essere un accordo. Abbiamo ricevuto dal ministro Urso una lettera il giorno del 125esimo anniversario della Fiat che poneva un certo numero di domande, alle quali abbiamo risposto in modo molto corretto, professionale e con buone intenzioni. Penso che queste risposte siano assolutamente le risposte che il Governo italiano si aspetta da noi. Stiamo andando nella direzione sostenuta dall’Italia, che tra l’altro è la stessa nostra, perché siamo i leader del mercato, stiamo facendo profitti in Italia, abbiamo un’impronta produttiva molto significativa e abbiamo eccellenti partner sindacali. Il governo vuole creare più valore nel Paese e noi ci siamo. Siamo a disposizione".