Ree, piattaforme per veicoli EV: compatte e facilmente sostituibili
di Carlo Pisani pubblicata il 12 Ottobre 2020, alle 09:01 nel canale Auto Elettriche
In un video Ree presenta la loro attuale gamma di piattaforme EV, per la precisione tre differenti modelli che differiscono principalmente per dimensioni e destinazione d'uso: P4 per gestire carichi superiori ad 1 tonnellata, la più versatile P2 e la piccola P1 AD platform per le consegne Last-Mile
Ree è una startup israeliana impegnata nel settore delle piattaforme per veicoli EV, un campo molto attuale che interessa gran parte delle aziende automobilistiche le quali oggigiorno puntano a progredire il più possibile in questo settore per cercare di creare nuovi standard per la mobilità elettrica.
In un video Ree presenta la loro attuale gamma di piattaforme EV, per la precisione tre differenti modelli che differiscono principalmente per dimensioni e destinazione d'uso: P4 platform pensata per veicoli in grado di gestire carichi superiori ad 1 tonnellata, la più versatile P2 platform realizzata per adattarsi al meglio sia ad auto per tutti i giorni sia per veicoli commerciali e la piccola P1 AD platform per le consegne Last-Mile.
Il concetto portato avanti dalla startup è quello di concentrare tutti i sistemi e componenti di bordo all'interno del telaio e in corrispondenza delle quattro ruote al fine di offrire infinite configurazioni per quanto riguarda la parte sovrastante del veicolo: qualsiasi forma con qualsiasi disposizione per i posti a sedere o per lo spazio di stoccaggio delle merci ma anche la comodità di separare l'abitacolo dalla parte meccanica al fine di favorire interventi di riparazione completi che di fatto sostituiscono in toto il telaio lasciando inalterato l'abitacolo, gli spazi dell'utente nonché l'aspetto del veicolo.
Nel video le piattaforme mostrate non sono gestite da qualche sistema di guida autonoma ma più probabilmente da sistemi radiocomandati, ad ogni modo ciò che Ree vuole mostrare è l'estrema semplicità delle loro piattaforme senza scendere a compromessi per spazi, capacità di carico e prestazioni.
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Insomma piattaforme che hanno a bordo tutto ciò che serve per funzionare, risultando molto compatte, facilmente scalabili e modulari, lasciando di fatto alle aziende automobiliste il solo compito di studiare il design dell'abitacolo e della carrozzeria, a patto che siano ancora necessarie.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infogià, vi vedo frecciare nella pianura padana, con -5°C, magari la nebbia,
ma anche (Veltroni, esciti!) con 50° C sui sedili,
senza carrozzeria.
Cosi' ognuno si customizza la "cabina" come gli pare, per esempio una tenda da campeggio o una vasca da bagno per il modello cabrio estivo.
Idea interessante...ok, "differenziale" elettrico, ma gli ammortizzatori che fine hanno fatto? Non si usano piu'?
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