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Mercato in crisi, ma Tesla sembra indifferente: prepara un terzo turno a Shanghai per tentare il record

di pubblicata il , alle 16:39 nel canale Auto Elettriche Mercato in crisi, ma Tesla sembra indifferente: prepara un terzo turno a Shanghai per tentare il record

Tesla ha da poco riattivato la sua fabbrica cinese, e già pianifica fino a tre turni in cerca del record di produzione settimanale. Tutto questo mentre la concorrenza arranca

 

Ormai è una litania che sentiamo ogni giorno: "il mercato automotive è in crisi". Una crisi iniziata con la carenza dei chip, una situazione nata e cresciuta a causa della pandemia di covid-19. Quando sembrava vedersi uno spiraglio è infine arrivato il conflitto in Ucraina, che ha causato un aumento dei prezzi delle materie prime e la carenza di alcuni componenti.

In conseguenza di tutti questi fattori, sono diverse le case automobilistiche che si sono viste costrette a contingentare la produzione, se non addirittura sospenderla in alcuni casi. Tesla aveva subito in parte questi problemi, grazie a una catena di approvvigionamento molto più controllata e snella, salvo poi doversi arrendere all'ennesima emergenza covid in Cina, che ha causato la chiusura della fabbrica per alcune settimane.

Gigashanghai

Questo finché le autorità locali non hanno consentito il ritorno degli operai, a patto che non lasciassero mai la fabbrica, mangiando e dormendo in loco. Sembrava dunque un timido inizio, per non perdere troppa produzione, ma a distanza di giorni, secondo fonti di Reuters, Tesla sarebbe pronta ad introdurre addirittura un terzo turno, per arrivare a sfornare 2.600 auto al giorno.

I tre turni dovrebbero essere tutti operativi dal 16 maggio, situazione che potrebbe consentire a Tesla di puntare al record di produzione settimanale all'interno di questo trimestre. La fabbrica californiana infatti non ha mai smesso di lavorare, ed ora sono funzionanti anche i nuovi stabilimenti di Berlino e Austin. L'azienda di Elon Musk sembra dunque immune a tutti i problemi che affliggono la concorrenza, ed anche la carenza di alcuni cablaggi sembra ormai risolta, con la fornitura di Aptiv tornata operativa, ed un secondo produttore reclutato come back up. E la famosa carenza di chip? Tesla aveva quasi subito risolto questo problema, riscrivendo il software per utilizzare in pratica qualsiasi chip reperito sul mercato.

6 Commenti
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Ragerino09 Maggio 2022, 17:25 #1
Sono immuni? Ma se hanno aumentato i prezzi di 8-10k su alcuni modelli
Axios200609 Maggio 2022, 18:00 #2
Questo finché le autorità locali non hanno consentito il ritorno degli operai, a patto che non lasciassero mai la fabbrica, mangiando e dormendo in loco.


Tutto concesso al nuovo idolo delle folle! Elon Musk!
rcravero09 Maggio 2022, 18:59 #3
se aumentano i prezzi significa che hanno un sacco di ordini
Notturnia09 Maggio 2022, 19:26 #4
tutti hanno un sacco di ordini.. il problema è produrre.. Tesla può usare gli schiavi la dove gli altri sono costretti ad usare dipendenti..
phmk10 Maggio 2022, 06:35 #5

Hummm...

Per me la vera crisi è che la gente NON compra, non che mancano i componenti.
Ma fa più comodo dire che mancano i componenti, per non dire che siamo in piena recessione e che durerà parecchio.
Ed il "bello" deve ancora venire, vedrai che "spasso" nel prossimo inverno 22-23 (anche se non ci sono più gli inverni di una volta)...
zuril10 Maggio 2022, 08:45 #6
Originariamente inviato da: phmk
Per me la vera crisi è che la gente NON compra, non che mancano i componenti.
Ma fa più comodo dire che mancano i componenti, per non dire che siamo in piena recessione e che durerà parecchio.
Ed il "bello" deve ancora venire, vedrai che "spasso" nel prossimo inverno 22-23 (anche se non ci sono più gli inverni di una volta)...


Non è proprio così....

Anche chi avesse la voglia quando gli dicono che deve aspettare 10-12 mesi per l'auto nuova la voglia ti passa, per non parlare dell'usato di 2-3 anni che viene venduto al prezzo del nuovo

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