La Commissione Europea impone dazi fino al 38% sulle auto elettriche cinesi
di Rosario Grasso pubblicata il 12 Giugno 2024, alle 13:49 nel canale Auto Elettriche
La Commissione Europea sta valutando l'imposizione di dazi compensativi sulle importazioni di auto elettriche provenienti dalla Cina.
115 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUno cerca di spiegare le cose...ma poi bisogna prendere atto delle situazioni disperate.
Quando la natura è matrigna c'è poco da fare...
Quello è in generale, non relativo a quell'impianto. Se hai informazioni riguardo il coinvolgimento della Cina posta pure.
Non ne ho. Ma dubito che vadano troppo oltre l'assemblaggio di materiali cinesi...semplicemente perchè la Cina ha il monopolio della supply chain a partire dai materiali grezzi.
Se consideri questa infografica è già tanto se riescono a produrre le celle in casa per poi assemblarle in pannelli...ma tutto quello che viene prima (silicio policristallino, lingotti e wafer) sono quasi sicuramente è di produzione cinese.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Infatti i wafer li prendono in Cina secondo la FAZ
https://www.faz.net/aktuell/wirtsch...n-19544741.html
Quando la natura è matrigna c'è poco da fare...
Non è l’unico caso umano.
https://www.faz.net/aktuell/wirtsch...n-19544741.html
Quell'articolo è dietro abbonamento. Ad ogni modo la questione iniziale era se ci fossero o meno produttori di pannelli solari in Europa. Ci sono, anche se probabilmente non del tutto indipendenti. Meglio di nulla.
Vero ma come tutta l'ambito green non c'è indipendenza strategica. Se i cinesi chiudono i rubinetti non puoi produrre batterie, pannelli, pale eoliche etc.
Si sta instaurando una dipendenza ben peggiore di quella del petrolio da un unico produttore.
L'articolo della FAZ è accessibile... volendo.
Non dimentichiamoci degli enormi giacimenti di terre rare scoperti in Norvegia, e che dovrebbero essere operativi entro il 2030. Purtroppo se non c'è la materia prima da qualcuno si dipende per forza, è una questione "geologica", insomma di culo. Se la natura le ha messe li le hai, sennò ti attacchi. Ma tutto ciò che si può portare in loco come progettazione e produzione, meglio farlo. Almeno si creano know-how e posti di lavoro.
Poi ti serve tutta la filiera che prende il minerale e lo raffina, lo lavora per arrivare al semilavorato, ma poi il tutto deve essere anche competitivo altrimenti produci a costi troppo alti.
Poi ti serve tutta la filiera che prende il minerale e lo raffina, lo lavora per arrivare al semilavorato, ma poi il tutto deve essere anche competitivo altrimenti produci a costi troppo alti.
L'importante è che ci siano, il resto viene con il tempo, non a caso ho parlato del 2030. Il problema è se non li hai proprio. In quel caso sei completamente nelle mani di altri.
Non e' purtroppo solo un problema di avere o no i giacimenti. I cinesi, per quanto concerne le terre rare e il silicio PV, hanno il monopolio degli step di raffinazione piu' energivori e inquinanti. Questo perche' hanno normative ambientali molto meno stringenti e bruciano carbone a gogo.
Fare queste lavorazioni critiche in EU o US costerebbe molto di piu'...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".