Gli Stati Uniti vogliono vietare auto con software e hardware cinesi e connessi

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha elaborato una proposta per vietare la circolazione, e di conseguenza la vendita, di auto e camion con software e hardware di produzione cinese, e connessi alla rete, questo per le solite motivazioni di sicurezza nazionale.

Per ora si tratta solo di una proposta, ma sembra che l'esecutivo di Biden sia ben indirizzato, e che la legge possa essere approvata prima della fine del mandato. Per ora si parla di divieti per le parti software a partire dai veicoli Model Year 2027, quindi da gennaio 2026, e per le parti hardware dai MY2030, quindi da gennaio 2029.

Se la proposta dovesse rimanere così come è articolata ora, in pratica tutte le auto elettriche cinesi sarebbero automaticamente bannate dagli Stati Uniti, e le case cinesi non potrebbero più nemmeno testare su suolo americano le auto a guida autonoma.

Tuttavia, considerando soprattutto le parti hardware, anche marchi americani o europei potrebbero avere difficoltà, o addirittura vedersi vietati i veicoli che vengono interamente prodotti in Cina. Sembra che si potranno richiedere esenzioni specifiche, ma le norme non sono ancora state divulgate.

Gina Raimondo, la Segretaria al Commercio degli Stati Uniti, ha comunque voluto specificare che la mossa del governo è molto in anticipo sulla diffusione su larga scala di ciò che si vuole vietare, per evitare di agire quando il mercato sarebbe già saturo di questi prodotti. "Prima che i fornitori, le case automobilistiche e i componenti per auto collegati alla Cina o alla Russia diventino comuni e diffusi... Non aspetteremo che le nostre strade siano piene di auto e il rischio è estremamente significativo", ha spiegato, citando anche la Russia, che rientra nel divieto ma che ad oggi influisce in modo del tutto marginale nel mercato automotive.