Gli hacker scovano i bug di Tesla, e ricevono 200.000 dollari e una Model 3
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 22 Marzo 2024, alle 16:35 nel canale Auto ElettricheAncora una volta Tesla si è rivolta agli hacker per scovare vulnerabilità nel suo software, e li ha lautamente ricompensati
Come probabilmente saprete, una della caratteristiche che ha da sempre distinto Tesla dalle altre case automobilistiche riguarda il software. Non solo l'uso della vettura stessa è pressoché relegato ad un display touchscreen, ma Tesla ha avuto anche la lungimiranza di introdurre tante piccole funzionalità che ben si sposano con il mondo digitale.
Avere un software complesso ovviamente significa anche esporsi a possibili errori e bug, che possono essere sfruttati da malintenzionati per modificare il software stesso, o nel caso peggiore per prendere controllo della vostra auto. Per questo motivo Tesla si è spesso affidata a team di hacker per scovare possibili buchi di trama.
Lo ha fatto, ad esempio, partecipando agli eventi Pwn2Own hacking competition, offrendo ricchi premi a chi fosse riuscito a bucare il suo software, rivelando così possibili problemi futuri. Parliamo di hacker "buoni", ovvero che lavorano con passione, e non per azioni fraudolente. A gennaio, durante un evento di Zero Day Initiative, il gruppo di ricerca chiamato Synacktiv ha rilevato alcuni bug che avrebbero potuto permettere degli exploit del software Tesla tramite l'infotainment.
In quel caso la scoperta gli è valsa un premio di 100.000 dollari. Lo stesso team di hacker si è ripetuto ora, in un nuovo evento tenutosi a Vancouver, questa volta prendendo il controllo della electronic control unit (ECU), e anche del CAN BUS del veicolo. Anche questa volta Tesla è stata molto riconoscendo, con un premio di 200.000 dollari, ed una nuova Model 3, che in realtà sarebbe già la seconda vinta dal team.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoaltre aziende più ricche danno dei premi ridicoli
Beh!.. quelli che danneggiano sono i crackers che possono o meno avere competenze da hacker.
Un hacker è anche uno studioso che individua delle vulnerabilità e le divulga,
per porre rimedio.
Anche un sistemista è un hacker, con lo scopo di proteggere un'infrastruttura.
Penso che questa notizia ha solo lo scopo e l'effetto di trasmettere la "sensazionalità"...
niente altro, nulla, altro che nulla
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