Giorgia Meloni contro il ban delle auto endotermiche: "il divieto al 2035 è dannoso, la Cina ci guadagna"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 10 Febbraio 2023, alle 11:22 nel canale Auto ElettricheIl presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è espressa sulla questione della regolamentazione UE del mercato automotive. Secondo la premier l'elettrico è al momento l'unica soluzione, e avvantaggia la Cina
298 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCi muoviamo alla spicciolata perchè l' Europa non è la "flotta stellare" ma un'arena politica tra stati rivali che si coalizzano tra loro in base alle convenienze.
Non esiste una Europa politica unita ma 27 stati che hanno un agenda politica differente che cercano di imporre agli altri paesi utilizzando le istituzioni comunitarie in base alla proiezione di potere economico, potere politico, influenze e... ricatti vari. Insomma il vecchio armamentario della politica estera tra stati solo che dopo la 2° guerra mondiale abbiamo tolto come opzione guerra...ma gli strumenti pressioni sono bene o male sempre gli stessi e ognuno pensa per sè. I grandi blocchi USA / Cina lo sanno benissimo e infatti preferiscono trattare con i singoli stati in modo da accentuare le spaccature e da indebolire il peso politico che avrebbe l'Europa unita.
L'Italia in questo gioco è un vaso di coccio: ha una economia e una demografia decadente, un debito enorme che va rifinanziato, non ha spazio fiscale per fare manovre particolari, non ha risorse strategiche di valore globale questo ci porta questo a richiedere la riscossione di molti "favori" giusto per tenerci in piedi.
Invece troppo spesso ragioniamo come se ci fosse un'Europa con una politica unitaria, ma questa è l'eccezione non la norma.
Chi da semplicemente la colpa ai "politici" ha una visione semplicistica delle cose.
Richiedono principalmente persone capaci, investimenti e mercati di sbocco sufficientemente ampi quindi aziende che abbiano una scala sufficiente.
A parte che la questione che ho posto era banalmente rivolta ai posti auto.
Ma visto che la poni così informati, la California stato modello in questa follia, ha problemi di blackout a causa delle auto elettriche e sta rivalutando il nucleare...
Curiosità mia sei un impiegato o un impreditore. Direi la prima da quello che scrivi.
Ma fammi capirequando la Cina sussidia le aziende che si occupano di rinnovabili e di auto l'elettrica sono lungimiranti mentre se si chiede di fare lo stesso da noi sono mantenuti...com'è sta storia?
Poi dovremo restituire quasi tutto e con gli interessi.
Ma dai, cosa credere che la UE la finanzi la Polonia e la Grecia?
Ah e non lo facciamo (noi ma anche Germania, Francia e gli altri pochi con bilancio negativo) perché siamo altruisti o imbecilli, anche se nella UE siamo in perdita ci porta altri vantaggi che superano le perdite.
"finanziare" e "regalare" sono concetti diversi.
Finanziare è nell'ambito di una sana gestione economica e inoltre riduce il moral hazard: visto che sai che li dovrai restituire dovresti essere più motivato a impegnare i soldi in modo costruttivo.
Regalare i soldi dovrebbe essere una misura straordinaria, con motivazioni molto forti. Ma esula da una sana gestione economica e puo' indurre nell'abuso.
Per noi di sicuro la stabilità del debito...e non è poco.
Inoltre 12 anni sono nulla per riconvertire un intero settore senza avere i capitali necessari per recuperare il terreno. Significa rinunciare all'intero comparto in termini di fatturato di contributo al PIL e in termini occupazionali questo di botto.
Se il mercato chiede auto elettriche il comparto si adatterà alla situazione, altrimenti non trovandosi in grado di rispondere diversificherà la sua offerta in altri settori. E' il modo naturale con il quale si reagisce al cambiamento.
Imporre una data basata sul nulla è pura follia perchè metti i produttori fuori mercato, in modo arificiale, già a partire da questo momento e senza considerare le capacità effettive dei singoli paesi verso la riconversione che non che avviene con le belle parole ma suon di miliardi di euro che non si capisce bene chi ce li metterebbe.
In Italia l'imprenditore è fortemente conservatore, e dalla politica non vuole l'incentivo all'innovazione ma l'incentivo affinché rimanga lo status quo. I casi delle Edicole e delle Videoteche sono palesi, per anni hanno preteso aiuti per sopravvivere. Le videoteche chiesero che le pay tv dovevano pagare una tassa per creare un fondo da dividere tra le videoteche in difficolta. Le edicole hanno provato a chiedere un contributo ad ogni edizione digitale di un quotidiano scaricata e agevolazioni fiscali come l'abbassamento dell'iva. Un imprenditore serio vendeva la sua edicola 15 anni fa o la videoteca 25 anni fa perché con un futuro già scritto, cioè assente. Ma in Italia noi siamo così.
PS: Vicino casa mia hanno aperto un edicola nuova...
Il settore delle auto è niente rispetto a tutto il settore metalmeccanico. Se entro il 2030, non il 2035, ma il 2030. l'industria non si trasforma in industria 4.0, verrà bruciata dalla concorrenza tedesca e francese, che questa trasformazione la stanno già facendo e gli aiuti finanziari statali sono più o meno allo stesso livello tra i 3 paese, solo che da noi le imprese neanche li vogliono utilizzare, perché non hanno nessuna intenzione di farlo.
Secondo un sondaggio di un paio d'anni fa. Hanno intervistato degli imprenditori della PMI di Francia Germania e Italia. In Italia il 75% degli imprenditori non sa cosa sia l'impresa 4.0 e sul totale solo il 10% farà degli investimenti nei prossimi 10 anni a riguardo. In Francia e Germania la 4.0 è conosciuto dal 90% degli intervistati e il 60% farà gli investimenti necessari.
Abbiamo un industria gestita da Boomer!
non mi sembra di vedere persone che si accalcano nei concessionari (stile negozi apple alle prime uscite dei nuovi melafonini...) per ordinare l'auto elettrica. come non mi sembra di vedere chissà quante auto elettriche in giro per le zone che frequento. si certo ne vedo, 2 o forse 3 ogni giorno, ma son sempre le stesse, probabilmente i loro proprietari fanno gli stessi miei orari di lavoro e stessi percorsi.
questa dell'auto elettrica mi pare + un'imposizione dall'alto, una scelta drogata ed obbligata.
e se non continuassero con i vari divieti/blocchi di alcune categorie di auto definite troppo inquinanti, col cavolo che la gente butta via l'auto di 10/15 o aanche 20 anni...
Il mercato funziona a fasi.
Nella prima fase, il prodotto tende ad essere acerbo, con qualche difetto, e a costare un botto. In questa fase comprano gli entusiasti, i più ricchi, ecc...
Poi, il prodotto viene sempre più perfezionato, ha meno problemi, e le catene e i processi di produzione si specializzano, rendendo il costo molto più basso. In questa fase, viene comprato dalla massa.
Ora non vedi persone accalcate nelle concessionarie, perché siamo ancora nella prima fase. Le macchine elettriche costano e, sebbene facendo conti su manutenzione e consumo si potrebbe arrivare ad un vantaggio economico, il prezzo di acquisto la fa ancora da padrone sulla scelta dell'acquirente.
Quando saremo nel 2035 (ma anche prima), le auto elettriche costeranno meno di quelle termiche, e avranno quasi solo vantaggi rispetto a quelle termiche.
A quel punto, le persone che cambiano macchina vorranno quasi tutte elettrico.
E sì, naturalmente la gente continua a tenersi la propria auto per 10-15-20 anni, quindi il ricambio sarà comunque graduale, senza calca alle concessionarie.
Nessuno ti fa buttare la vecchia auto. Ma prima o poi, dovrai pure cambiarla, no?
Quando sono usciti gli schermi a LED, costavano un botto. Non c'erano le file nei negozi di elettronica, la gente continuava ad usare il vecchio CRT, o l'LCD a lampade.
Ma ora, che devi buttare il CRT o LCD, cosa compri? Tutti comprano schermi a LED, che ora costano inezie...
le persone sicuramente non sono ricche ma lo stato lo è ed investe in carbone e metano per vendere a noi automobili verdi
se poi consideri noi ricchi allora va benissimo.. ma fino a prova contraria il nostro stato ha chiesto 200 miliardi in prestito per farci mettere a posto le case, per farci comprare le automobili a pile, per mettere le colonnine etc..
la cina puo' spendere 2 mila miliardi senza soffrire e fare un bel passo in avanti ecologicamente parlando senza neanche vendere auto a pile se vuole..
e l'inquinamento che fanno è perchè investono moltissimo in energia economica (e non ecologica) e edilizia.. stabilimenti industriali etc..
perchè non crearli già ad impatto zero al posto di farli inquinanti oggi e poi fra 37 anni iniziare a pensarci ?..
ti stanno simpatici i cinesi e antipatici gli italGliani ?.. benissimo.. ma resta il fatto che lo stato cinese i soldi per la transizione green li ha.. noi e il nostro stato no..
Ce li abbiamo anche noi i soldi per la transizione, semplicemente l'ItaGlia non è capace di spendere i soldi nè sappiamo fare gli appalti.
Con la burocrazia attuale se investi i fondi in strutture, queste rimangono bloccati per anni o decenni. Per poi finire abbandonate a metà dell'opera o a opera finita.
Non sono i soldi che mancano all'ItaGLia, ma un vera autorità.
PS: Vicino casa mia hanno aperto un edicola nuova...
Io pensavo di fare un discorso serio e tu mi tiri fuori un discorso di qualunquismo spiazzante dove come esempio dell'imprenditore tipo mi parli degli edicolanti.
L'imprenditore "tipo" non esiste... e non si puo' nemmeno mettere un edicolante con un impresa che magari fattura qualche centinaio di milioni e ha centinaia di dipendenti...non so se te ne rendi conto.
Abbiamo un industria gestita da Boomer!
No abbiamo una industria di PMI, sotto finanziate, di dimensioni medio piccole, che ragionano con logiche che non sono manageriali ma troppo spesso familiari.
Detto questo bisogna usare il materiale che si ha.
Detto questo bisogna usare il materiale che si ha.
Basterebbe rendersi conto che questo modello è perdente nel mercato globale.
Per fortuna il mercato globale si è fatto più piccolo.
L'Italia a sorpresa è riuscita a recuperare meglio degli altri perchè ha filiere più corte e molte cose sono ancora fatte in casa.
Quindi va un po' rivalutato nel nuovo scenario di friendly shoring che si sta delineando e del fatto che ormai siano palesi sia le aspirazioni della Cina a potenza globale sia di quanto sia pericoloso esternalizzare produzioni strategiche in paesi che non sono "amici".
https://www.ilsole24ore.com/art/cor...-netto-AEfsoXiC
quindi il 2021 è il primo anno in cui l'italia è un "prenditore netto".
tralasciando il fatto che, come già fatto notare, non sono quattrini regalati.
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