DJI Automotive riceverà fondi da BYD e FAW. I suoi ADAS diventano una seria alternativa
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 25 Gennaio 2024, alle 11:16 nel canale Auto ElettricheL'azienda nota più che altro per i suoi Droni, riceverà nuovi fondi per la sua divisione automotive, e le sue soluzioni di guida assistita potranno imporsi nel mercato
Nell'ottobre 2022 DJI, nota soprattutto per i suoi droni, e per altri prodotti del settore auto-video, ha scorporato la business unit automobilistica, trasformandola in DJI Automotive.
La divisione si occupa della tecnologia di guida assistita, lavorando sicuramente sull'esperienza acquisita con gli algoritmi dei suoi quadrielica. Secondo il media asiatico 36kr, nel tentativo di guadagnarsi una fetta di mercato, DJI Automotive ha cercato nuove alleanze, ed ha trovato terreno fertile in BYD e FAW, che investiranno nell'attività.
Non è chiaro al momento quali siano le cifre in gioco, ma DJI dichiara di essere alla ricerca dell'equivalente di 1,4 miliardi di dollari. Per dare un valore di riferimento, la divisione auto di Huawei, ora nella joint venture NewCool, insieme a Changan, vale circa 10 volte di più.
Con la crescita che porterebbe una liquidità del genere, DJI Automotive diventerebbe una vera alternativa per le case che non hanno sufficiente ricerca e sviluppo negli ADAS e nella guida (semi)autonoma. La guida assistita City Pilot di DJI non ha necessità di mappe ad alta definizione o di sensori LiDAR, e riesce a compiere le operazioni con una potenza di calcolo di soli 32 Tops. Sistemi evoluti concorrenti hanno potenza tra 500 e 1.000 Tops.
2 Commenti
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Immagino che vista la differenza di risorse richieste gli altri ADAS facciano qualcosa in più
La guida assistita City Pilot di DJI non ha necessità di mappe ad alta definizione o di sensori LiDAR, e riesce a compiere le operazioni con una potenza di calcolo di soli 32 Tops. Sistemi evoluti concorrenti hanno potenza tra 500 e 1.000 Tops.
Sul sito di DJI Automotive dicono chiaramente che usano telecamere abbinate ad altre combinazioni di sensori inclusi radar e lidar e che arrivano al massimo ad autonomia L3.
Quindi bisogna vedere a che livello arrivano senza lidar e senza mappe ad alta risoluzione.
In pratica propongono un "pacchetto di guida assistita" adattabile a quanto vuol spendere il cliente.
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