Dacia svela Manifesto: veicolo elettrico e essenziale, incarna il futuro della marca
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 16 Settembre 2022, alle 14:29 nel canale Auto ElettricheManifesto è un prototipo che non anticipa un nuovo modello, ma è un laboratorio per studiare e affinare soluzioni che vedremo sulle auto future, anche elettriche
La transizione verso un nuovo tipo di mobilità e verso l'elettrificazione sta coinvolgendo anche Dacia che, tuttavia, è stata chiara: non ci saranno nuove Dacia elettriche ad alta autonomia fin quando la casa non sarà sicura di poter offrire un prodotto in linea con la sua filosofia.
Questo significa avere un costo accessibile a tutti, puntando sull'essenziale e il pratico. Ma anche mettendo le mani avanti, il marchio controllato da Renault ha presentato Manifesto, un prototipo il cui nome spiega perfettamente il significato del progetto.
Il veicolo, una sorta di fuoristrada rugged, è un laboratorio di tecnologie e applicazioni che potremo vedere in futuro sulle auto Dacia. Il motore elettrico è ovviamente il primo esempio, ma anche il fatto che il veicolo sia "nudo" è un dettaglio indicativo. Mancano infatti portiere, finestrini, e anche il parabrezza. Questo non significa che le Dacia future saranno così, ma la cosa va a sottolineare l'impegno verso l'essenzialità dei veicoli, che come risvolto porta ad un minor perso, e quindi migliori consumi.
Al frontale trova posto un solo e unico faro, che può essere anche rimosso per diventare una torcia, ed in generale tutto il mezzo è votato all'outdoor e all'escursione, un ambito sul quale Dacia sta spingendo molto ultimamente.
Il retro del veicolo non ha un vero portellone, lasciando spazio a un pianale accessibile e piatto, quasi fosse un piano di lavoro, sotto il quale risiede una batteria di back up, dotata di prese domestiche per alimentare qualsiasi cosa. Può anche scollegarsi dal veicolo, per dare corrente, ad esempio, a un campo base.
Gli interni riflettono la stessa filosofia, con materiali naturali, come il sughero sul cruscotto, e tutto interamente lavabile con un getto d'acqua. Sempre in ottica escursionismo, i sedili possono trasformarsi in poche mosse in sacchi a pelo. Infine l'impronta inquinante di Manifesto è ridotta anche grazie all'uso di tanti materiali riciclati, come le parti di carrozzeria esterna ricavate da plastica sminuzzata e agglomerata con una speciale resina. Più ecologici anche gli pneumatici, senza aria e progettati per durare tutta la vita del veicolo.
Come detto, Manifesto non anticipa un modello di serie, ma molte delle cose presentate le vedremo nei modelli futuri, e nel frattempo il concept apparirà in pubblico al Salone di Parigi.
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11 Commenti
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Estetica a parte sembra abbiano fatto un ottimo lavoro di design unendo il lato ECO/BIO con il riciclo di materiali plastici e tanta funzionalità per la clientela a cui strizza l'occhio.
Era dai tempi della prima Panda che non si vedeva un un tale livello di design legato alla praticità.
quale parte di
non sei riuscito a capire?
di solito è il contrario
concept bellissimi e farciti di tecnologia
produzione scarna e mediocre
non sei riuscito a capire?
Quella in cui si realizza un prototipo di qualcosa neanche lontanamente simile ai prodotti che hai sul mercato.
ok.
E quale sarebbe il problema?
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