Corte dei Conti europea: il divieto alle auto a benzina e diesel dal 2035 espone l'Europa alla Cina
di Rosario Grasso pubblicata il 23 Aprile 2024, alle 11:31 nel canale Auto ElettricheIn un intervento inusuale, la Corte dei Conti europea ha apertamente criticato le decisioni europee circa il divieto alla vendita di veicoli a benzina e diesel a partire dal 2035. Non ci sarebbero ancora le condizioni industriali per poterlo realizzare senza esporsi troppo alla Cina.
233 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLobby dei petrolieri, hahaha e le mazzette cinesi dello scorso anno invece erano per giocare a poker!
Faccio fatica a rispondere a chi non riesce nemmeno ad articolare due righe in italiano corrente, comunque premesso che "FALSO" lo vai a urlare a tua sorella, ti suggerisco di provare almeno a leggere i documenti, e cercare di capirli almeno un minimo, prima di ragliare risposte random. Prova, non è difficile. Almeno cerca di capire di cosa si sta parlando.
Se la metti sotto questo punto di vista allora andrebbe anche detto che l'uomo comune è quello che posta le scempiaggini su facebook, che crede alle fake news, che ancora si fa infinocchiare dai finti messaggi delle banche ecc... ecc...
Uno se non il principale problema delle democrazie è proprio l'uomo comune che in quanto tale il più delle volte non ha nemmeno idea per chi vota.
Guarda se ci stai sarei pronto a scommettere che fermando elettori a caso all'uscita dei seggi l'8 e 9 Giugno e facendogli semplici domande suoi programmi elettorali verrebbero fuori sfondoni e luoghi comuni a go go ivi compresa gente che ha letteralmente capito il contrario di quello che il politico di turno promette.
Per questo anche in Italia si vota, cambiano i governi, cambia tutto ma non cambia niente.
Cina e Russia hanno praticamente monopolizzato le estrazioni di materie prime in Africa.
La Cina non ha i sindacati e fa un po' come vuole sulle regole e diritti del lavoro....aprendogli al WTO senza imporgli dei cambiamenti del loro mercato interno come è stato fatto anni ed anni addietro pensando di poter sfruttare la loro manodopera è stato un autogoal sul lungo termine: ora ci faranno le chiappe su tutti i settori, non solo sulle auto elettriche.
beh di paesi al mondo che sono falliti, o di civiltà, intese come popolazioni, che sono di fatto cadute, ne abbiamo vari esempi nel mondo.
el salvador?
mai stato a cuba? (io si, mai più...)
vari paesi sudamericani contemporanei?
anche in asia abbiamo degli esempi.
ciò non significa che la gente muore in massa dal giorno alla notte, ma che le conseguenze di un collasso economico e per diretta conseguenza sociale portano il tutto ad essere molto invivibile, sicuramente mortale per tanti (anche per banali violenze), e quel che resta è agli antipodi di una società economica contemporanea in salute (ciò dove oggi, in teoria, ci troviamo noi).
la civilità di per se è un concetto che va oltre il sistema economico, quando fallisce l'argentina (già che lo fa ogni tot. anni da molti anni) non è che scompare il popolo argentino. ma gli argentini di sicuro non se la passano benissimo.
La situazione è molto peggio di così e anche fossero partiti 10 anni fa non sarebbe cambiato granché. Semplicemente l'industria di quel tipo in Europa non funziona più. Se anche non ci fosse stata l'auto elettrica l'auto europea sarebbe andata in contro a un declino che definirei scontato. Non fosse altro che per il diverso costo dell'energia, del lavoro e delle materie prime e questa è solo la punta di un gigantesco iceberg che rende l'industria in generale sempre meno appetibile nel territorio europeo.
Vedrai che nei prossimi anni anche altri settori senza bisogno di quello che è successo per l'auto elettrica inizieranno a sparire.
Qua c'è da dire che non è tanto merito loro quanto demerito nostro. Loro han fatto quello che era normale e sensato fare mentre l'Europa non solo come unione ma proprio in generale rimaneva a dormire.
Con quale superpotere mistico vorresti che facessimo questa cosa? I nostri mercati interni sono dipendenti dalla Cina e se facessimo sanzioni come per la Russia crolleremmo prima noi di loro, senza contare che la Cina ha comprato tanto di quel debito sovrano di USA e anche di buona parte del resto dell'occidente che una guerra commerciale totale porterebbe al default tutti con loro che possono ripartire molto meglio e prima di noi.
La Cina ha già vinto da 10 anni buoni questa guerra... adesso si sta giocando solo e soltanto una partita per capire se ha vinto brutalmente o se tutto sommato manterremo una facciata.
Certo nelle dittature non hai questo disturbo...vuoi mettere?
Il principale problema delle democrazie è che per dirla alla Churchill è «il peggior sistema di governo a eccezione di tutti gli altri».
Dai su... sai benissimo che non intendevo questo.
Ma infatti il problema NON è la democrazia che è indubbiamente il miglior sistema di governo. Il problema è l'uomo medio!
Essere cittadini dovrebbe spingere, anzi dovrebbero essi stessi sentire il dovere di quantomeno informarsi e non parlo di conoscere un programma a memoria ma di conoscerne almeno i punti più importanti.
La Cina ha già vinto da 10 anni buoni questa guerra... adesso si sta giocando solo e soltanto una partita per capire se ha vinto brutalmente o se tutto sommato manterremo una facciata.
Nessun super potere e nessuna azione, era una semplice constatazione che siamo già fregati.
Per altro buona parte del debito pubblico Statunitense ed Europeo è in mano alla Cina, quindi ciaone a tutti purtroppo.
Cina e Russia hanno praticamente monopolizzato le estrazioni di materie prime in Africa.
In Occidente per un bel po' di tempo si è pensato che attraverso l'interdipendenza economica e la globalizzazione si potesse mantenere un equilibrio tra le potenze non basato esclusivamente potere militare e che il mercato avrebbe corroso i regimi dall'interno, come per altro in altri contesti era avvenuto per esempio in Europa grazie all'ascesa della classe media dopo la rivoluzione industriale e alla richiesta di maggiori diritti e rappresentanza sociale. Ma è stata una illusione.
La Cina ha pianificato l'investimento verso le rinnovabili operando investimenti colossali in totale contrasto con qualsiasi idea di mercato, perchè alla fine ne voleva ricavare un vantaggio geopolitico. A differenza nostra la Cina è quidata da una visione prettamente politica...la sfera economica è secondaria.
D'altro canto la Cina non ha mai smesso di essere un impero e ha un enorme voglia di rivalsa nei confronti delle umiliazioni inflitte dalle potenze coloniali.
Quindi non si puo' continuare a pensare che la Cina "abbracci" valori occidentali abbandonando idee di supremazia e potenza.
In questa visione l'interdipendenza economica, lo scambio di tecnologie diventano una nostra debolezza.
Non so mai bene quello che intendi... scrivi cose che nel 99% dei casi mi impediscono di risponderti perchè alla fine sono un amante del quieto vivere.
Trovo inquietante e estremante fastidioso che in questo forum diversi utenti abbiano una strisciante ammirazione per sistemi dittatoriali e critica distruttive al nostro sistema di vita e di valori che per quanto imperfetti ci ha garantito e garantisce livelli di vita e libertà che quei regimi non hanno mai visto e non vedranno mai. E' puro masochismo.
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