Anche Aston Martin vira sull'elettrico, con le spalle coperte (in parte) dal Governo britannico

Aston Martin, il famoso ed amato marchio ultra-lusso britannico, nonché compagnia costante accanto a James Bond in ognuno dei suoi film, è pronto a passare al capitolo elettrico, con un veicolo a trazione anteriore da 800 V, supportato anche dal governo britannico (che ha confermato il divieto di vendita alle termiche dal 2035) tramite 9 milioni di sterline di investimenti attraverso l'Advanced Propulsion Center (APC).

Ai fondi governativi, il marchio ha deciso di aggiungere 2 miliardi di sterline, con cui guiderà un progetto di collaborazione a sei partner per "affrontare le sfide tecniche legate allo sviluppo di una batteria di trazione leggera da 800 V e di una doppia unità di azionamento elettrica anteriore (EDU) in una piattaforma BEV modulare con larghezza di banda che va dalla supercar alla supercar. SUV".

La casa inglese, per arrivare al 100% di modelli a zero emissioni entro il 2030, lavorerà fianco a fianco con Lucid; il marchio americano si è infatti impegnato a fornire ad Aston Martin componenti del gruppo propulsore, tra cui un'unità di trasmissione posteriore con due motori, moduli batteria, e software di collegamento.

A stretto giro (idealmente il prossimo anno) dovrebbe arrivare la Aston Martin Valhalla PHEV, una supercar ibrida che farà da apripista all'opzione di "propulsione elettrificata", disponibile per ogni modello dal 2026.