Monopattino elettrico Xiaomi, la recensione: totale libertà, ma dove si può usare?
di Nino Grasso pubblicato il 11 Febbraio 2019 nel canale Urban MobilityAbbiamo provato il monopattino elettrico di Xiaomi, un mezzo di trasporto estremamente comodo e subito pronto per l'uso. Potrebbe essere la svolta nelle grandi città ma la legge italiana è attualmente lacunosa, anche se qualcosa si sta muovendo. Facciamo il punto della situazione in questo articolo, raccontandovi la nostra esperienza con il piccolo mezzo del produttore cinese.
Monopattino elettrico Xiaomi recensione
Negli ultimi anni si parla sempre più di urban mobility e fra hoverboard di ogni tipo e dimensione, biciclette pieghevoli più o meno smart e monopattini elettrici abbiamo visto vari strani veicoli scorrazzare negli spazi pubblici e privati (soprattutto in questi ultimi). Nelle ultime settimane abbiamo avuto modo di provare Xiaomi Electric Scooter, uno dei monopattini che ha scatenato maggiore interesse fra gli appassionati di tecnologia soprattutto perché realizzato in collaborazione con una delle aziende cinesi a più rapida crescita in questo periodo.
Xiaomi Electric Scooter ha un prezzo importante (circa 390€ in Italia) ma basta tirarlo fuori dalla scatola per capire che si tratta di un prodotto di qualità caratterizzato da dimensioni e soluzioni che lo rendono uno dei migliori compagni di viaggio all'interno della categoria a cui appartiene.
Monopattini elettrici: dove posso usarli?
Prima di cominciare c'è da dire che le leggi italiane sono piuttosto limitanti in materia, e questo potrebbe essere il più grosso difetto del monopattino elettrico di Xiaomi per gli abitanti dello Stivale. I veicoli di questo tipo vengono considerati in Italia dei microciclomotori elettrici, e non degli acceleratori di andatura, visto che la propulsione non è di tipo esclusivamente muscolare ma via motore. Nel caso del mezzo di Xiaomi si tratta di una propulsione di tipo elettrico. Per legge la definizione è:
"Veicoli a motore a due o tre ruote aventi una velocità massima – per costruzione – superiore a 6 km/h e che non siano velocipedi a pedalata assistita, né costruiti per uso di bambini o invalidi, sono da considerare tra i ciclomotori o motoveicoli".
Teoricamente se un monopattino elettrico è omologato, è provvisto di targa, è assicurato e viene guidato con casco e patentino, si è a norma di legge. Nella pratica però tutte queste clausole non sempre possono essere rispettate (in realtà quasi mai), e la legge più diffusa nel nostro paese è che le autorità tendono a vietarne l'utilizzo in qualsiasi strada o pista pubblica o al di fuori di aree ben specifiche. In Italia è possibile utilizzare un monopattino elettrico in aree private, nei parchi, o ad esempio nelle zone che fiancheggiano le piste, ma non è possibile scorrazzare a bordo di un veicolo di questa categoria su strada, sui marciapiedi o sulle piste ciclabili.
Un caso differente è rappresentato da quei monopattini il cui motore non supera la potenza di 1 KW e la cui velocità massima è inferiore a 6 km/h. In quel caso si tratta di "macchine per uso di bambini", che possono circolare stando attenti a non intralciare i pedoni.
Sembra però che qualcosa si stia movendo al fine di regolamentare in maniera più precisa la possibilità di sfruttare i monopattini elettrici in contesti più variegati, grazie ad un emendamento di Stefano Nobili approvato a Dicembre 2018 in Commissione Bilancio alla Camera. L'Italia ha dato così il via ad una fase di sperimentazione, alla quale i singoli comuni possono decidere di partecipare (alcune grandi città, come Milano, lo hanno già fatto). L'obiettivo è di capire quali dei veicoli per la "mobilità nell'ultimo miglio" possano essere considerati idonei per la circolazione su strada, e capire anche quali siano gli accessori di sicurezza da implementare per garantirne l'omologazione per le nostre strade. In questo modo sarà possibile avere un quadro normativo chiaro, con limitazioni non più concettuali ma imposte sulla base di test compiuti in contesti reali.
Xiaomi Electric Scooter, caratteristiche e prestazioni
Tornando al nostro prodotto in prova, il Monopattino Elettrico di Xiaomi si caratterizza per dimensioni che non possono essere definite compatte, almeno per un prodotto della categoria. Da ripiegato abbiamo una lunghezza di 108 centimetri, un'altezza di circa 49 centimetri nel punto più alto, e una larghezza di 43 centimetri. Una volta sbloccato il manubrio e posizionato nella sua configurazione adatta per la circolazione cambia l'altezza, che diventa di circa 114 centimetri. Il peso è di circa 12 chilogrammi e mezzo, caratteristica che lo rende comodo per il trasporto solo in piccoli spostamenti. L'ingombro è invece esagerato per lunghi tragitti, ma non è questa la destinazione d'uso del piccolo veicolo dell'azienda cinese.
Una volta saliti sulla pedana ci si abitua con relativa velocità, con il sistema di sgancio del manubrio che è abbastanza comodo se si capisce il funzionamento: per sganciarlo è necessario ruotare la sicura, tirare una leva, tirare su il manubrio sganciando il meccanismo di blocco sulla parte posteriore, e poi di nuovo azionare la leva e chiudere la sicura. Funziona alla stessa maniera il sistema di chiusura, ma al contrario: bisogna posizionare il piccolo meccanismo per suonare il campanello all'interno della slitta nella parte posteriore del monopattino. Il manubrio è estremamente stabile in entrambe le posizioni, rendendo il trasporto abbastanza comodo e potenzialmente privo di spiacevoli inconvenienti.
Lo "scooter" è realizzato con una lega d'alluminio di tipo aeronautico, che dà un senso di notevole solidità alla vista e al tatto, mentre ruote e motore hanno un diametro di, rispettivamente, 22 centimetri e 17 centimetri. Solo la ruota posteriore utilizza un freno di tipo tradizionale, mentre quella anteriore si affida al motore elettrico per offrire la sua forza frenante (regolabile via app). Non mancano, lungo il telaio, un faro frontale e una luce di stop posteriore, e ci sono naturalmente anche un campanello (il cui suono ricorda quello delle biciclette tradizionali) e un cavalletto per favorire gli stop brevi. Una mancanza più o meno grave è l'impossibilità di fissare con catena e lucchetto il veicolo in modo da prevenirne il furto.
Sul fronte delle prestazioni pure abbiamo una velocità massima dichiarata di 25 km/h con un'autonomia di 30 km. Anche in quest'ultimo caso il dato è quello dichiarato dalla casa, ma in base al nostro utilizzo possiamo dire che è possibile fare anche qualcosa di più. Xiaomi Electric Scooter adotta pneumatici con camera d'aria, e non con gli interni in gomma e, come abbiamo specificato poco sopra, utilizza due diversi metodi di frenata: sul posteriore abbiamo un freno a disco, sull'anteriore un freno di tipo regenerativo che può essere usato anche per ricaricare la batteria integrata. La distanza massima di frenata è dichiarata essere di circa 4 metri, e anche durante le nostre prove abbiamo assistito ad una frenata poderosa, stabile e sicura, anche grazie alla stazza del motoveicolo.
Altri dati importanti: il motore ha una potenza dichiarata di 250W con una potenza di picco di 500W, ed è capace di offrire una coppia massima di 16 Nm. Grosso difetto, a nostro avviso, la certificazione ottenuta per la resistenza a liquidi e polveri: abbiamo solo una IP-54, con Xiaomi che ne sconsiglia, di fatto, l'uso in caso di pioggia. Tolgono l'amarezza solo in parte le ruote da sterrato aggiuntive con tasselli più profondi che sono fornite nella dotazione originale. Non manca una modalità di "Power-Saving", che permette di raggiungere 18 km/h con un'accelerazione più delicata. Il monopattino elettrico di Xiaomi è infine indicato per "piloti" da massimo 2 metri d'altezza, che hanno un peso massimo di 100 chilogrammi.
Si può gestire con l'app, e si abbina via Bluetooth
Xiaomi Electric Scooter è un dispositivo di ultima generazione e non può mancare la possibilità di gestire le sue funzioni con un'app per smartphone. Per il "microciclomotore elettrico" di Xiaomi dobbiamo scaricare Mi Home (Android - iOS) ed effettuare il pairing via Bluetooth, un'operazione che nel nostro caso ha avuto una durata di pochi secondi. Via app abbiamo la possibilità di monitorare tutte le caratteristiche del veicolo, anche se non c'è modo di agganciare lo smartphone al monopattino per visionarle in tempo reale. Questa possibilità sarebbe stata utile ad esempio per conoscere la velocità di percorrenza, disponibile nella schermata principale dell'app insieme a livello della batteria, velocità media percorsa, chilometraggio dell'ultimo tragitto.
Nelle impostazioni abbiamo la possibilità di configurare il nostro veicolo: ad esempio possiamo fissare il Cruise Control, che bloccherà la velocità quando si raggiunge quella massima fino a quando non si frena; possiamo poi tenere la luce posteriore sempre accesa o configurare la forza di recupero dell'energia cinetica per il motore elettrico. Possiamo inoltre impostare una password per il monopattino (che sopperisce alla mancanza della catena), aggiornare il firmware o visionare una serie di informazioni utili sul veicolo: fra queste ad esempio la temperatura del telaio, lo stato e le condizioni della batteria integrata e il chilometraggio percorso (totale e singolo). L'app non è indispensabile per utilizzare il monopattino, ma è comunque utile per ottimizzarne la durata e gestire le sue funzioni.
Considerazioni finali ed esperienza di guida
Ma parliamo di quello che più importa nella scelta di un dispositivo di questo tipo: com'è l'esperienza di guida e come si comporta su strada? Prima di imbattermi nello Xiaomi Electric Scooter non avevo mai guidato un monopattino elettrico, tuttavia abituarsi al suo particolare sistema di guida è stato semplice e veloce. Non è per niente difficile mantenersi in equilibrio già la prima volta che si sale sulla pedana, e servono solo un paio di minuti per affinare lo stile di guida. Il monopattino di Xiaomi si guida in maniera agevole e scorrazzare a 20 km/h può essere anche insospettatamente divertente: provandolo mi è sembrato di tornare sedicenne per qualche minuto!
Ho riscontrato solo una lieve difficoltà nella gestione del manubrio, che è a mio avviso troppo sensibile anche al minimo spostamento, ma ovviamente incide parecchio la scarsa lunghezza dello stesso: a volte è sufficiente attraversare una piccola asperità nel terreno per compiere inavvertitamente piccoli cambi di direzione, anche per via della mancanza di un sistema di ammortizzazione. Il monopattino elettrico di Xiaomi rimane comunque sempre estremamente stabile anche alle velocità più elevate raggiungibili ed è decisamente comodo da utilizzare per percorsi della durata di qualche chilometro. È molto comoda anche la pedana grazie alle sue generose dimensioni: durante la prova è stata capace di accogliere le mie scarpe misura 42 senza alcun problema, con il mezzo che è risultato comodo anche per il nostro operatore video che ha una stazza superiore rispetto alla mia.
Insomma, il monopattino elettrico è un tassello fondamentale della urban mobility? Purtroppo al momento in Italia si può parlare solo di futuro della mobilità urbana, e non di presente, visto che le leggi sono piuttosto lacunose. Ad eccezione di alcuni contesti sperimentali ben precisi potreste avere seri problemi circolando con uno di questi mezzi in pubblico, e allo stato attuale possono essere guidati solo in parchi o in percorsi privati. Si tratta di un fattore che limita seriamente l'utilità dei prodotti della categoria, visto che Xiaomi Electric Scooter può essere acquistato a circa 390,00€, una cifra un po' troppo elevata per divertirsi nel giardino di casa, e farci poco altro.
Lo vediamo come un compagno ideale in tutti quei contesti in cui si cammina tanto a piedi in zone private (ad esempio manifestazioni sportive in pista, o sport in cui si devono percorrere lunghe distanze), anche se nei prossimi mesi la situazione legislativa italiana dovrebbe migliorare, dando il via a un nuovo modo di circolare più veloce, comodo e - perché no - dannatamente divertente!
152 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAdesso questi, perche si chiamano xiaomi, pretendono di spararlo a quasi 400€ e 12 kg di peso?
Ma che se lo tengano pure.
in italia è tutto normato e vietato.. ed è un peccato..
ma se lo vendono avranno le autorizzazioni per farlo.. e lo stato poi ti impedisce di usarlo ?... ottimo userò una moto convenzionale o un'automobile visto che questo qui a pile lo stato mi impedisce di usarlo.. alla faccia dell'ecologia..
in italia è tutto normato e vietato.. ed è un peccato..
ma se lo vendono avranno le autorizzazioni per farlo.. e lo stato poi ti impedisce di usarlo ?... ottimo userò una moto convenzionale o un'automobile visto che questo qui a pile lo stato mi impedisce di usarlo.. alla faccia dell'ecologia..
Non è vietata la vendita ma l'utilizzo quasi, ovvero lo si può utilizzare in aree private, grande cacchiata secondo me poiché in Città per chi deve fare pochi km per andare al lavoro sarebbe un ottimo mezzo IMHO. Ma noi siamo il paese delle migliaia di leggi le quali, puntualmente, valgono per "quasi" tutti. Vorrà dire che per andare al lavoro si continuerà ad usare l'auto a gasolio che tanto inquina...
Magra consolazione visto che le piste ciclabili sono poche e mal collegate fra loro, ma tant'è...
una bici no?
Ma io non faccio testo, bisogna a mio avviso pensare più in generale: a Milano ne ho visti un po' e mi sono sembrati comodi da usare e più gestibili di una bici, ad esempio arrivi in metro, lo chiudi sali fai x chilometri poi scendi, lo riapri e raggiungi la meta desiderata.
è la COPPIA, che cristo è la torsione??
Poi casco obbligatorio, come minimo.
La legge è uguale per tutti.
Se si pensa siano obblighi eccessivi, sono eccessivi anche per gli altri veicoli massacrati di regole nei decenni.
Poi casco obbligatorio, come minimo.
La legge è uguale per tutti.
Se si pensa siano obblighi eccessivi, sono eccessivi anche per gli altri veicoli massacrati di regole nei decenni.
Genio... bisogna incentivare i veicoli non inquinanti e soprattutto che non emettono rumore, ora: paragonare un monopattino a un ciclomotore qualsiasi è follia (e te lo dice uno che gira in moto e si paga i suoi 100€ di bollo ogni hanno).
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