Renault

Anteprima Renault Austral hybrid: la giusta ricetta per riconquistare il segmento C-SUV

di pubblicato il nel canale Auto Elettriche Anteprima Renault Austral hybrid: la giusta ricetta per riconquistare il segmento C-SUV

Renault presenta il nuovo Austral, SUV di segmento C con il quale la casa francese punta a una fetta del mercato più importante a livello europeo. Tecnologia e motori ibridi sono i suoi punti forti, unendo diversi progetti in un unico veicolo

 

Se andassimo ad analizzare il passato di Renault nel segmento dei SUV, troveremmo chiari segnali di una storia di amore e odio. In più occasioni la casa francese ha provato a dire la sua in un trend nato negli Stati Uniti e letteralmente fiorito in Europa, ma non sempre i risultati sono stati all'altezza delle aspettative. Oggi prova a rompere con il passato con il nuovo Austral, SUV di segmento C, parte del progetto ad ampio respiro "Renaulution", che porta con sé tante innovazioni e idee sviluppate dalla Losanga nell'ultimo periodo.

Partiamo subito da un punto fondamentale. Per Austral, Renault non ha scelto la strada dell'elettrico, e nemmeno quella del plug-in hybrid, che pure aveva dato soddisfazioni per altre vetture. Il nuovo C-SUV sarà - almeno per il momento - solo full hybrid e mild hybrid, segno che si punta al grande pubblico, da subito. Per la soluzione ibrida è ancora protagonista la tecnologia E-Tech Hybrid già vista in passato, ulteriormente affinata e migliorata, con al suo fianco due versioni mild hybrid, rispettivamente da 12 volt e 48 volt.

[HWUVIDEO="3221"]Anteprima Renault Austral, tutto su motori hybrid, design e tecnologia[/HWUVIDEO]

La piattaforma su cui è basata la nuova vettura è la CMF-CD, usata in diversi modelli dell'Alleanza Renualt-Nissan-Mitsubishi che, come vedremo più avanti, consente alcune soluzioni interessanti, in rottura con la tradizione dei veicoli ibridi. Partiamo come sempre dall'esterno della vettura. Le dimensioni sono quelle abbastanza tipiche del segmento, con lunghezza di 4,51 metri, larghezza di 1,83 e altezza di 1,62. Il passo è nella norma, con i suoi 2.670 mm, diversamente dalle piattaforme per auto elettriche, dove invece le ruote sono poste agli estremi del telaio. Il cofano, scolpito con venature che accentuano la dinamica, è la parte più importante del corpo vettura, ma lo spazio a bordo non manca, anche grazie a un posteriore troncato. Il montante C, molto inclinato, contribuisce comunque ad alleggerire il colpo d'occhio laterale. Lo stesso risultato è ottenuto con gli intagli e le linee orizzontali, che creano una sorta di "trio" estetico, ed ingannano l'occhio, soprattutto per quanto riguarda l'altezza. I cerchi da 20" e altezza da terra di 17 cm contribuiscono ad offrire una sensazione di robustezza e aggressività.

Renault Austral

La fanaleria è un mix di soluzioni viste in altri modelli di Renault. La forma ricorda i fari di Arkana, ma con familiarità anche con la nuova Megane. Proprio a quest'ultima si ispira la lama sportiva sotto la calandra. Al posteriore troviamo sempre fari con design tipico Renault, ma non uniti dal LED orizzontale che va tanto di moda ultimamente. Il logo Renault, che è quello nuovo, spezza la continuità. Osservando bene le fiancate, non si può non notare il badge Esprit Alpine. Questo perché Austral è la prima vettura che utilizza il brand sportivo per personalizzare un veicolo della gamma Renault. L'estetica è leggermente rivista, con tanti dettagli - soprattutto negli interni - che richiamano lo spirito Alpine, anche nei colori. L'azzurro è infatti molto presente in questa versione, e lo ritroviamo anche nelle marchiature posteriori, dove una "e" segue il nome Austral, ad indicare la variante del motore E-Tech hybrid, indicato anche da una seconda targhetta.

Renault Austral

Fin qui dunque abbiamo trovato richiami agli stilemi e alla gamma già esistente, volontà che diventa ancora più chiara salendo a bordo. Il cruscotto è dominato dal nuovo sistema infotainment OpenR, che è in tutto e per tutto simile a quello che ha esordito con la Megane elettrica. Troviamo la stessa forma ad L ribaltata, con due display da 12" che vanno a creare quasi una superficie unica. Il tutto è ovviamente ancora una volta animato dal sistema basato su Android per automotive, con tutta l'integrazione dei vari servizi Google.

Anche il resto del cruscotto segue in parte il design di Megane, ma troviamo invece sostanziali differenze nella console centrale. Non abbiamo in questa zona controlli di marcia, spostati praticamente tutti sul volante, cosa che ha permesso di sfruttare molto bene gli spazi e la modularità. La ricarica wireless per gli smartphone è posizionata in una inedita piattaforma in grado di scorrere sulla console, e che muovendosi rivela alternativamente il poggia bottiglia o un capiente vano di riponimento. In posizione più arretrata c'è un secondo scomparto con apertura a farfalla.

Renault Austral

Nota distintiva per i sedili, che hanno diverse finiture in base agli allestimenti, ma che sempre hanno una forma dal taglio sportivo e particolarmente contenitivo. Come vedremo più avanti, non parliamo di una vettura con prestazioni particolarmente esaltate, ma un sedile di questo tipo contribuisce sempre a dare comfort di marcia e senso di sicurezza. Spostandosi sui sedili posteriori si ha tutta la percezione dello spazio a disposizione. Pur con sedili anteriori regolati per un guidatore piuttosto alto, anche chi è seduto dietro ha tanti centimetri per le gambe, compreso il passeggero centrale. Il pavimento non è piatto, trattandosi di una vettura endotermica, ma la posizione rialzata dei sedili minimizza lo scalino, lasciando ben comode sul divanetto anche tre persone.

Per completare l'analisi del design, vediamo anche lo spazio di carico posteriore. Il vano, come spesso accade nel segmento C, appare di dimensioni contenute, ma anche grazie ad una forma molto regolare può arrivare a circa 500 litri di capacità. La soglia di carico è abbastanza alta, ma non ha uno scalino fastidioso, ridotto a pochi cm. La versione con motorizzazione full hybrid perde qualcosa, scendendo a 430 litri. L'optional dei sedili posteriori scorrevoli (che si possono comunque abbattere, con divisione 60-40) permette di recuperare 16 cm, con la capacità che aumenta rispettivamente a 575 e 555 litri. Nelle versioni top di gamma ovviamente il portellone è elettroattuato.

Renault Austral

Come abbiamo accennato all'inizio, Renault ha scelto per Austral una gamma completamente elettrificata, ma solo nelle declinazioni mild e full hybrid. Il primo step è rappresentato dal Mild Hybrid con batteria da 12 volt, con lo starter elettrico inserito in un motore turbo benzina a quattro cilindri da 1,3 litri, disponibile con potenza di 140 o 160 CV. A questa soluzione è abbinato il cambio automatico X-Tronic, oppure manuale solo per il 140 CV. In ciclo misto i consumi si attestano a 6,2 L/100 km, con emissioni di CO2 di 136 g/km.

Si passa poi a quello che Renault chiama Mild Hybrid Advanced, dove troviamo un motore endotermico leggermente più piccolo, da 1,2 litri, sempre turbo benzina, ma abbinato a uno starter più potente, con batteria da 48 volt. In questo caso l'unità elettrica interviene in maniera più consistente nelle partenze e nelle accelerazioni, lasciando poi al motore turbo il compito di spingere la vettura alle più alte velocità, ma dando comunque la sensazione di girare con un 4 cilindri. Questo si traduce ovviamente in minori consumi, con valori di 5,3 L/100 km e 123 g/km di CO2. La potenza è di 130 CV, stranamente meno del primo step, ma forse perché Renault consiglia questa motorizzazione come migliore alternativa al diesel.

Renault Austral

La motorizzazione top di gamma è la ormai nota E-Tech Hybrid. La base è sempre un motore turbo benzina da 1,2 litri e 3 cilindri, che da solo esprime 96 kW di potenza e 205 Nm di coppia. In abbinata troviamo il motore elettrico, che aggiunge altri 50 kW e 205 Nm. Questa unità è alimentata da una batteria piuttosto generosa (per un full hybrid) con capacità di 1,7 kWh, funzionante a 400 V, ed il tutto è controllato da un cambio a 7 velocità, 2 per la modalità elettrica e 5 per quella ibrida. Questo powertrain è stato realizzato per una potenza totale di 200 CV, ma è disponibile, con le stesse identiche componenti, con 160 CV. Come lecito attendersi, i consumi scendono ulteriormente, fino a 4,6 L/100 km ed emissioni di CO2 pari a 105 g/km. La scelta della potenza non va ad influire su questi dati, dato che la differente potenza è ottenuta solo modulando la combinazione termico-elettrico.

Renault Austral

In una vettura che deve essere simbolo di un rilancio non poteva mancare la giusta dose di tecnologia. Descrivendo gli interni abbiamo parlato del generoso display e del sistema OpenR, compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, ma che integra anche al suo interno i servizi Google. Troviamo Maps, per gestire la navigazione, con dati sul traffico e sui POI in tempo reale, Assistant, per gestire con controlli vocali diverse funzionalità dell'auto, e infine Google Play, per arricchire l'infotainment con nuove app. L'esperienza a bordo è curata anche per la parte audio, con il tipico sistema Arkamys, ma anche con la collaborazione con Harman Kardon. Questo impianto premium offre 12 speaker con una potenza totale di 485 watt, sommando ai tipici altoparlanti anche un midrange centrale e il subwoofer nel bagagliaio.

Renault Austral

Ma tecnologia significa anche aiuti alla guida, e nella Austral non mancano. Gli ADAS sono ben 32, a partire dall'utile e comodo Head Up Display, con una diagonale corrispondente di 9,3". La dotazione comprende tutto quello che ci si potrebbe attendere, ed anche qualcosa in più. Adaptive Cruise Control utilizza la videocamera frontale per ottenere informazioni dai segnali stradali, ma è anche aiutato dall'Active Driver Assist, che sfrutta la geo-localizzazione e mappe speciali, grazie alle quali la vettura può rallentare da sola, ad esempio all'avvicinarsi di una rotatoria, per poi riaccelerare al massimo consentito, senza che il conducente debba compiere nessuna azione. La lista è davvero infinita, e cercheremo nei nostri test futuri di mettere alla prova tutta la dotazione, che comprende tra le altre cose Lane Centering, Park Assist, Blind Spot, Autonomous Braking, e molto altro. Chiudono il capitolo tecnologia, ma assolutamente non per ordine di importanza, i fari Matrix LED Vision. Con questa aggiunta i guidatori possono continuare ad utilizzare i fari alla massima potenza, senza preoccuparsi di abbagliare chi precede o che arriva in senso contrario. Sarà la matrice ad adattarsi a ciò che circonda l'auto, creando coni d'ombra dove necessario.

Renault Austral

Come dicevamo nel titolo, Austral sembra avere la giusta ricetta per fare bene sul mercato, unendo design moderno, tecnologia ed elettrificazione, puntando però su motorizzazioni alla portata di tutti e più facilmente accessibili. Non abbiamo ancora informazioni sui prezzi e sugli allestimenti, ma confidiamo che la casa non tardi molto a comunicarli, in quanto si prevedono ordini in apertura a metà anno, con consegne in autunno. Vi terremo certamente aggiornati, e cercheremo di provare l'auto su strada non appena possibile.

10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Goofy Goober08 Marzo 2022, 13:09 #1
Carina, ma mi chiedo dove pensano che ce le mettiamo queste auto sempre più lunghe
DjLode08 Marzo 2022, 13:39 #2
Originariamente inviato da: Goofy Goober
Carina, ma mi chiedo dove pensano che ce le mettiamo queste auto sempre più lunghe


Se vogliono inserire nuovi segmenti devono crearli.
Se serve più piccola c'è la Catpur (o comunque quel segmento se non piace).
Comunque questa è sicuramente più carina della Kadjar
Paganetor08 Marzo 2022, 14:36 #3
12V
48V
800V

Ormai non si chiede più la potenza o la cilindrata di un'auto, ma la tensione delle batterie

Per il resto, ci sta che si "sperimenti" su modelli diversi per arrivare poi su quelli più piccoli con prezzi più aggressivi (speriamo presto )
Goofy Goober08 Marzo 2022, 15:44 #4
Originariamente inviato da: DjLode
Se vogliono inserire nuovi segmenti devono crearli.
Se serve più piccola c'è la Catpur (o comunque quel segmento se non piace).
Comunque questa è sicuramente più carina della Kadjar


Purtroppo le stanno ingrassando fronte/retro in nome di sicurezza e adas...

Per avere la stessa spaziosità di un auto da 4,20 metri di 10/15 anni fa, oggi siamo arrivati a 4,50 metri. Salvo procurarsi le ultime monovolume esistenti.

La Captur è una Clio rialzata, se voglio il corrispettivo rialzato della Meganè che è 4,36 in segmento C, mi tocca sforare il i 4.50 per questo (anche l'Arkana è un treno inutile da 4,57)

Differenze non proprio marginarli in lunghezza.
Non è problema di Renault, chiaramente, ma di tutto il mercato.
Anche le station ormai sono assurde, nel 2000 avevo la Impreza SW, stava in 4,35mt e ci si stava belli larghi. Oggi una station di simile segmento arriva a 4,70 easy
Va bene tutto, ma con un box da 5m di profondità se vanno avanti così a breve dovrò togliere i due piccoli scaffali che ho in fondo sennò non riesco più a chiuderlo

Peccato che gli spazi non si allunghino o allarghino di pari passo ai veicoli.
DjLode08 Marzo 2022, 16:56 #5
Originariamente inviato da: Goofy Goober
Purtroppo le stanno ingrassando fronte/retro in nome di sicurezza e adas...

Per avere la stessa spaziosità di un auto da 4,20 metri di 10/15 anni fa, oggi siamo arrivati a 4,50 metri. Salvo procurarsi le ultime monovolume esistenti.

La Captur è una Clio rialzata, se voglio il corrispettivo rialzato della Meganè che è 4,36 in segmento C, mi tocca sforare il i 4.50 per questo (anche l'Arkana è un treno inutile da 4,57)

Differenze non proprio marginarli in lunghezza.
Non è problema di Renault, chiaramente, ma di tutto il mercato.
Anche le station ormai sono assurde, nel 2000 avevo la Impreza SW, stava in 4,35mt e ci si stava belli larghi. Oggi una station di simile segmento arriva a 4,70 easy
Va bene tutto, ma con un box da 5m di profondità se vanno avanti così a breve dovrò togliere i due piccoli scaffali che ho in fondo sennò non riesco più a chiuderlo

Peccato che gli spazi non si allunghino o allarghino di pari passo ai veicoli.


Le stanno ingrassando per infilarci anche le altre categorie.
Se ti guardi i listini di qualche tempo fa le grandi case avevano poche categorie, ora c'è la city car, la city car rialzata, la media e la media rialzata, il suv medio, quello piccolo e quello grande... poi ovviamente per la sicurezza hanno tutti musoni lunghissimi (di cui alcuni) mezzi vuoti.
Le station medie ora come ora sono tutte sui 4.70m e ho il box abbastanza grande (un collega ha un box dove non entra in larghezza un Qashqai) ma di doverla mettere in garage col calibro, sinceramente non mi andava.
Alcuni suv medi, sfondano i 4.70m aggiungendo 20cm alla serie precedente.
Ormai tutte le case fanno questi "giochetti".
Aumentando ovviamente i prezzi di pari passo con la lunghezza
Goofy Goober08 Marzo 2022, 20:12 #6
Originariamente inviato da: DjLode
Le stanno ingrassando per infilarci anche le altre categorie.
Se ti guardi i listini di qualche tempo fa le grandi case avevano poche categorie, ora c'è la city car, la city car rialzata, la media e la media rialzata, il suv medio, quello piccolo e quello grande... poi ovviamente per la sicurezza hanno tutti musoni lunghissimi (di cui alcuni) mezzi vuoti.
Le station medie ora come ora sono tutte sui 4.70m e ho il box abbastanza grande (un collega ha un box dove non entra in larghezza un Qashqai) ma di doverla mettere in garage col calibro, sinceramente non mi andava.
Alcuni suv medi, sfondano i 4.70m aggiungendo 20cm alla serie precedente.
Ormai tutte le case fanno questi "giochetti".
Aumentando ovviamente i prezzi di pari passo con la lunghezza


Per me è un bel problema perchè per avere la stessa comodità/spaziosità di una vecchia station, oggi mi toccherebbe avere un box più grande, mentre le auto sui 4,70 de facto hanno tanta imbottitura in più, ma spazio sfruttabile spesso tanto uguale.
Infatti ormai devo guardare veicoli leggermente più alti, meno spaziosi delle station di una volta, ma che recuperano qualcosa per il maggior spazio in altezza una volta abbattuti i sedili.

Comunque più che la larghezza del box a me frega la profondità, in larghezza ci entra tranquillamente un Transit cassonato
Paganetor09 Marzo 2022, 08:33 #7
be' io ho un box di 5 metri x 2,20 (EDIT: 2.20 è la larghezza della porta, poi dentro è 2,40): in lunghezza ci entra un po' di tutto, è in larghezza che potrei faticare ad aprire la portiera.
Chiaro che le categorie si sono "spostate" (per dimensioni) in avanti di 20/30 cm rispetto a una dozzina di anni fa. Non so se sia per la sicurezza, per i costi o per altro, però in effetti guidare vetture da 4 metri e mezzo in città da noi non sempre è agevole. Non è come in certi stati americani, dove i parcheggi sono 8x3 metri per farci entrare un pickup e quindi con il berlinone da 5 metri ci balli dentro
ramses7709 Marzo 2022, 10:07 #8
Continuano a presentarci come rivoluzionarie auto che fanno 16km/l nominali e che nella migliore delle ipotesi quando sono un pochino cariche per una vacanza ne faranno 12.
Con la benzina a 2 euro all litro e in aumento, muoversi per una gitarella domenicale diventerà un lusso.
Dove sta il progresso?
maxnaldo09 Marzo 2022, 10:42 #9
Originariamente inviato da: ramses77
Continuano a presentarci come rivoluzionarie auto che fanno 16km/l nominali e che nella migliore delle ipotesi quando sono un pochino cariche per una vacanza ne faranno 12.
Con la benzina a 2 euro all litro e in aumento, muoversi per una gitarella domenicale diventerà un lusso.
Dove sta il progresso?


i carrozzieri sono più contenti, questo continuo gonfiaggio delle dimensioni esterne porta a prezzi decisamente più alti per la manutenzione. Senza contare che ormai è pieno di sensori ed elettronica ovunque.

lo trovo decisamente ridicolo, già il 90% delle persone in città non sa guidare, si comprano questi transatlantici per poi cercare di parcheggiarli nei minuscoli spazi cittadini, il più delle volte con risultati imbarazzanti.

pare che oggi abbiano tutti bisogno del SUV di due tonnellate per fare il tragitto casa-lavoro.
bobby1009 Marzo 2022, 13:07 #10
Nel garage dei miei negli anni 90 ci entravano una Uno e una Fiesta insieme.
Oggi una Polo e una Ypsilon è praticamente impossibile infilarcele

Ci sono degli accessi ai garage sotterranei poi talmente angusti dove non si riesce nemmeno ad accedere.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^