Skoda Enyaq: test drive del SUV elettrico da 520km di autonomia
di Paolo Corsini pubblicato il 26 Aprile 2021 nel canale Auto ElettricheIl primo SUV completamente elettrico di Skoda è basato sulla piattaforma MEB del gruppo Volkswagen, comune a ID.4: 3 versioni con la più potente che sfrutta una batteria da 77kWh di capacità abbinata ad un motore da 204CV. Un veicolo di grandi dimensioni pensato per la famiglia, facile da condurre per chi è abituato ai veicoli ad alimentazione termica
E' il primo SUV Skoda completamente elettrico
E' attesa al debutto nelle concessionarie italiane a partire dalla metà del mese di maggio Skoda ENYAQ, primo SUV completamente elettrico dell'azienda della repubblica ceca. Basato su piattaforma MEB, la stessa utilizzata per altri veicoli del gruppo come i modelli Volkswagen ID.4 e Audi Q4 e-tron, è caratterizzato da dimensioni importanti che lo rendono adatto alle esigenze di mobilità di una famiglia: 4,65 metri di lunghezza per 1,88 metri di larghezza, con altezza di 1,62 metri e passo di ben 2,765 metri.
Sono 3 le versioni base proposte da Skoda, differenziate tra di loro per potenza del motore e capacità della batteria:
- Enyaq 50: motore da 109Kw di potenza (148CV), con 220nm di coppia; batteria da 52kWh di capacità netta;
- Enyaq 60: motore da 132Kw di potenza (179CV), con 310nm di coppia; batteria da 58kWh di capacità netta;
- Enyaq 80: motore da 150Kw di potenza (204CV), con 310nm di coppia; batteria da 77kWh di capacità netta.
Per tutte le versioni la trazione è sulle ruote posteriori, con motore collocato nella stessa area. Notiamo come i livelli di capacità della batteria e la potenza del motore ricalchino molto da vicino quelli dei modelli ID.3 e ID.4 di Volkswagen, a rimarcare l'utilizzo della stessa piattaforma con marginali differenze per le versioni d'ingresso tra potenza e capacità della batteria così da meglio segmentare l'offerta di mercato.
Enyaq 50 verrà proposta solo in versione base, mentre per le altre due declinazioni Skoda propone allestimenti Executive e Sportline con differenti livelli di personalizzazione e accessori onboard. Queste le versioni e i prezzi, fermo restando la possibilità di modificare la configurazione onboard anche in misura rilevante attingendo alla ricca serie degli opzional a pagamento.
- Enyaq 50: 35.950€
- Enyaq 60: 39.950€
- Enyaq 60 Executive: 42.300€
- Enyaq 60 Sportline: 44.550€
- Enyaq 80: 46.350€
- Enyaq 80 Executive: 48.450€
- Enyaq 80 Sportline: 50.350€
Nei prossimi mesi la gamma Skoda Enyaq si espanderà con due versioni dotate di trazione integrale, grazie alla presenza di un secondo motore sull'asse anteriore. Enyaq 80x avrà una potenza di 195kW con coppia di 425nm e autonomia oltre i 500km in ciclo WLTP; Enyaq RS manterrà la trazione integrale con potenza che crescerà sino a 220kW, con coppia di 460nm e autonomia sino a 460km. Per quest'ultima velocità massima di 180km/h, superiore rispetto ai 160Km/h di tutti gli altri modelli: si tratta di valori limitati elettronicamente.
Linee squadrate e tanta personalità
Vista da fuori Skoda Enyaq spicca per le dimensioni rilevanti, apparendo forse più grande di quanto non sia. Una lunghezza di 4,65 metri è in effetti importante ma non al punto da rendere difficile la marcia nei centri urbani o negli ambienti più stretti, merito anche di uno sterzo con un raggio di sterzata di poco superiore a 9 metri e che quindi facilita le manovre negli spazi più ridotti. E' il passo di quasi 2,8 metri a conferire questo senso di dimensioni abbondanti: tale caratteristica si ripercuote sull'abitabilità interna, che è estremamente elevata anche con 5 occupanti ed è abbinata ad un vano bagagli capiente.
La vettura che abbiamo potuto provare è una versione Enyaq 80 Executive con cerchi opzionali da ben 21 pollici di diametro, con pneumatici leggermente più larghi per l'assale posteriore: anche questi contribuiscono ad accentuare l'impatto visivo di questa vettura, che spicca nel frontale per la calandra frontale chiusa come in tutti i veicoli elettrici (e anche da questo deriva l'ottimo CX pari a 0,257), ai cui lati trovano posto i fari full LED che possono essere LED Matrix con allestimento Sportline. Skoda propone quale opzione accessoria Crystal Face, un elemento di design composto da 131 LED che possono illuminarsi durante la marcia e che sono stati ripresi dalla vettura concept Skoda Vision iV: Crystal Face ha unicamente una funzione estetica ed è significativo che Skoda, azienda da sempre votata alla praticità con le proprie vetture, abbia scelto di offrire questo tipo di accessorio opzionale nel proprio primo SUV elettrico.
Nella parte posteriore spicca lo spoiler che si sviluppa senza soluzione di continuità a coprire in parte il portellone posteriore, così da meglio incanalare i flussi d'aria dietro il veicolo riducendo il CX e aumentando l'efficienza soprattutto alle velocità più elevate. Fari LED anche dietro, con il portellone molto ampio che una volta aperto offre un piano di carico livellato dal quale è agevole caricare i bagagli.
La ricarica delle batterie avviene con la tradizionale presa CSS Combo, con la quale poter ricaricare il veicolo sia alle colonnine a corrente alternata o ai wallbox domestici sia in corrente continua presso le colonnine fast. Enyaq 50 ricarica in corrente alternata sino ad un massimo di 7,2kW, mentre le versioni 60 e 80 sono dotate di convertitore in grado di gestire una potenza d'ingresso sino a 11kW. Al momento attuale tutte le versioni di Skoda Enyaq possono ricaricare in corrente continua sino ad una potenza massima di 50kW: per Enyaq 60 e Enyaq 80 è possibile espandere questa capacità con un pacchetto opzionale, rispettivamente sino a 100kW e 125kW, ottenendo anche una tariffa promozionale di 0,25€ al kWh presso la rete di ricarica Ionity contro un listino di 0,79€, tariffa valida per 1 anno.
Interni curati, una sorpresa
Entrando nel veicolo spicca la cura nella costruzione, soprattutto nel confronto con la sorella Volkswagen ID.4: le plastiche sono di fattura molto valida e in questo allestimento Executive la cura si spinge sino ad un inserto in pelle che attraversa tutto il cruscotto. Al centro troviamo lo schermo da 13 pollici del sistema di infotainment, affiancato da uno schermo più piccolo posto di fronte al volante: il secondo permette di visualizzare sino a 3 schermate affiancate con informazioni sulla marcia e sulla direzione impostata dal navigatore satellitare, mentre il primo è il cuore del sistema. Da esso è quindi possibile configurare la riproduzione audio, gestire il navigatore satellitare e infine avere informazioni dettagliate sul funzionamento del veicolo e sullo stato della batteria.
Il funzionamento complessivo ricalca quello del sistema implementato in ID.3 e ID.4 ma qui abbiamo potuto notare una notevole fluidità nell'utilizzo, senza impuntamenti e lag nello scorrimento delle varie schermate. Non manca la possibilità di dotare Enyaq anche di Head up display con realtà aumentata, un accessorio che aiuta nella guida permettendo di ricevere informazioni di marcia senza dover togliere gli occhi dalla strada.
La percezione che si ha salendo a bordo di questa vettura è di un prodotto molto curato qualitativamente, ben più di quello che un tipico utente tende ad attendersi dal marchio Skoda. Nel corso degli ultimi anni l'azienda ha svolto un notevole lavoro di sviluppo mirante ad elevare la propria qualità costruttiva, ora sempre più vicina a quanto offerto dai marchi premium del gruppo. La ricca dotazione accessoria del modello Enyaq 80 Executive da noi provata è stata sicuramente d'aiuto ma salendo a bordo non si ha di certo la percezione di mettersi al volante di una macchina che sia qualitativamente inferiore al corrispondente modello Volkswagen. Casomai vale il contrario, grazie ad una scelta delle plastiche e delle superfici interne che offrono una percezione di qualità superiore.
Accanto alla cura spicca poi lo spazio interno: Enyaq è molto comoda tanto davanti come dietro, con la panca posteriore in grado di ospitare comodamente 3 persone grazie anche all’assenza del tunnel centrale per la trasmissione. Il baule è solo di poco inferiore a quello di Skoda Octavia, la station wagon della famiglia che spicca per l’incredibile capacità del vano bagagli: in Enyaq troviamo un vano da 585 litri che diventano oltre 1.700 abbattendo i sedili posteriori. Non manca un sottovano per riporre il cavo per il collegamento alle colonnine, molto pratico.
ADAS: la sicurezza prima di tutto
Enyaq vanta una ricca serie di soluzioni di sicurezza attiva e passiva come da tradizione del marchio. La dotazione di serie include i fari anteriori e posteriori in tecnologia full LED, il sistema di frenata automatica con riconoscimento pedoni e ciclisti Front Assistant, il sistema Lane Assistant per il mantenimento della corsia di marcia e il sistema di riconoscimento della segnaletica stradale, il Collision Avoid Assistant che aiuta il conducente nelle manovre di scarto improvvise e il Turn Assistant, per la frenata di emergenza durante l’attraversamento delle corsie con senso di marcia opposto. L’auto è dotata di serie di 7 airbag oltre ai controlli elettronici di trazione e stabilizzazione.
È possibile integrare queste dotazioni con il pacchetto Assisted Drive Plus che include tutte le più recenti tecnologie di guida assistita tra cui ACC predittivo (regola automaticamente la velocità in base alla lettura dei cartelli stradali e alle indicazioni della cartografia), Emergency Assistant (in caso di malore del conducente porta l’auto allo stop mantenendo l’auto in corsia e accendendo il lampeggio di emergenza), Side Assistant (permette di monitorare l’area retrostante per oltre 70 metri e segnalare in fase di retromarcia il traffico sopravveniente innescando una frenata automatica in caso di emergenza) oltre a Exit Warning (segnala la presenza di un veicolo o una bicicletta in avvicinamento al momento di aprire la portiera dell’auto). Fanno parte del pacchetto anche Adaptive Lane Assistant che mantiene attivamente il veicolo al centro della corsia e Traffic Jam Assistant per la guida assistita in caso d’incolonnamento. I gruppi ottici Matrix LED sono di serie sulla versione SportLine
Al volante: un SUV elettrico per chi viene dal termico
A dispetto delle dimensioni importanti, Skoda Enyaq si guida con notevole facilità: la posizione di guida rialzata permette di ben vedere la strada e lo sterzo dal raggio molto ridotto di muoversi agevolmente anche per le strette viuzze di un centro storico. Certo, la larghezza della vettura è importante come sempre parlando di SUV ma una volta seduti al posto di guida la percezione è quella di poter andare un po' dove si voglia con questa macchina, senza difficoltà.
Per chi proviene dal mondo dei veicoli ad alimentazione termica Skoda Enyaq è un veicolo elettrico che ci fa sentire, potremmo dire, subito a casa: la guida ricalca infatti lo stesso tipo di esperienza che avremmo con un veicolo termico dotato di cambio automatico, pur con le peculiarità proprie dell'universo full electric. Il motore, qui nella versione più potente da 150kW (204CV), permette di muoversi agevolmente nel traffico offrendo un certo brio pur con i limiti rappresentati dal peso complessivo. Lo spunto, viste le dimensioni, è buono: non siamo a valori record ma questa non è di certo una vettura pensata per bruciare lo scatto da fermo al semaforo quanto per condurre una famiglia lungo la strada in sicurezza e fluidità di marcia, con il plus della coppia istantanea dei motori elettrici che aiuta nei sorpassi e quando c'è da guadagnare rapidamente velocità come durante un innesto autostradale.
Il pacco batterie contribuisce in misura rilevante a definire il peso complessivo di questo veicolo: nella versione 80 il blocco ha un peso di poco inferiore a 500Kg, dato che ovviamente cala per le due declinazioni con batterie più compatte. Il posizionamento sotto il pianale, unito alle generose gomme su cerchio da 21 pollici, aiutano però a mantenere una buona maneggevolezza complessiva: il baricentro è basso e per questo motivo il peso complessivo si sente ma non generando fastidiosi trasferimenti di carico che risulterebbero più evidenti con un veicolo termico di simili dimensioni vista la sua costruzione.
Grazie alla batteria da 77kWh di capacità effettiva Enyaq 80 vanta un'autonomia di funzionamento sino a 520km nel ciclo WLTP. Nel corso del nostro test drive abbiamo potuto provare l'auto in un percorso misto comprendente autostrada, statale e attraversamenti cittadini: l'impressione è che non sia difficile raggiungere una percorrenza effettiva di 400km stando attenti a non eccedere con la velocità nei tragitti autostradali. Il sistema di infotainment della vettura permette di avere sotto controllo, con le informazioni riportate nei due schermi, autonomia residua in km, percentuale di carica della batteria e una serie di parametri legati al percorso che stiamo effettuando con la sempre preziosa indicazione del consumo medio in kWh per 100km. L'autonomia scende con le altre due versioni per via del pacco batteria di inferiore capacità: per Enyaq iV 50 il dato dichiarato è di oltre 350Km nel ciclo WLTP, mentre per Enyaq iV 60 l'autonomia dichiarata è di oltre 400km. Viste le dimensioni complessive e il tipo di veicolo il consiglio è quello di optare, se il budget lo permette, sulla versione 80 che garantisce l'autonomia più elevata anche a fronte di qualche rinuncia in termini di allestimento: questo è un veicolo pensato tanto per la mobilità giornaliera come per le esigenze di trasporto di una famiglia, adatto quindi anche ai lunghi viaggi.
Skoda Enyaq sarà presentata nelle concessionarie italiane attorno alla metà del mese di maggio, con listini a partire da poco meno di 36.000€ per la versione d'ingresso. La prima impressione che ne abbiamo ricavato in questo test drive, in attesa di una prova su strada di più lungo periodo, è quella di una macchina estremamente concreta, che abbina soluzioni brillanti e intelligenti tipiche del mondo "simply clever" di casa Skoda ad una facilità di guida che rassicura chi vede l'alimentazione elettrica come il futuro dell'automobile, vuole affacciarsi a questo mondo ma è ancora titubante e legato ai veicoli ad alimentazione termica.
31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA mio modesto parere, in citta' solo veicoli elettrici sotto i 1000 Kg, mentre fuori citta' l'endotermico puo' avere ancora senso, almeno fino a quando i veicoli della generazione attuale funzioneranno ancora. Dopo spero che avremo abbastanza treni veloci e sistemi di sharing integrato da poter fare a meno dell'automobile personale nel 90% dei casi. Ma le automobili da 3 tonnelate per favore no.
il peso dei veicoli è cresciuto per le esigenze di sicurezza e siamo passati dalla scatolette di sardine ai carri armati..
se poi le strade sono sempre più un colabrodo la gente andrà sempre di più sui carroarmati suv-style visto che ormai è impossibile non prendere 100 buche in 10 km..
sullo stile non mi esprimo, io non ho suv, ma non mi tocca il fatto che ci sia libertà di scelta anzi.
il carsharing va benissimo per chi lo vuole e non deve essere un obbligo per chi non lo vuole. le opportunità non devono essere obblighi a meno di non finire in tirannia.
beh, non proprio
3000kg la mamma ci porta anche il pargolo fino davanti l'ingresso di scuola
il peso dei veicoli è cresciuto per le esigenze di sicurezza e siamo passati dalla scatolette di sardine ai carri armati..
se poi le strade sono sempre più un colabrodo la gente andrà sempre di più sui carroarmati suv-style visto che ormai è impossibile non prendere 100 buche in 10 km..
sullo stile non mi esprimo, io non ho suv, ma non mi tocca il fatto che ci sia libertà di scelta anzi.
il carsharing va benissimo per chi lo vuole e non deve essere un obbligo per chi non lo vuole. le opportunità non devono essere obblighi a meno di non finire in tirannia.
Concordo sul fatto che la sicurezza in caso di incidenti sia globalmente aumentata, in particolare quella dei passeggeri del veicolo, un po' meno quella dei pedoni/ciclisti che dal veicolo devono guardarsi. Pero' la sicurezza non e' certo stato l'unico vettore della crescita del peso dei veicoli, il confort (in senso lato) ha fatto la sua parte.
Neanche io mi permetto di criticare lo sile del SUV (elettrico o meno), ad ognuno il suo, ma allo stesso tempo non credo che il loro utilizzo sia compatibile con il contesto cittadino. Per esempio a me piaciono i trattori, ma giustamente non mi e' consentito portare mia figlia a scuola in citta' col trattore. Il discorso cambia completamente in un contesto non cittadino dove sia il SUV che il trattore potrebbero avere perfettamente senso.
Io credo che esprimere un idea peronale in maniera rispettosa sia quanto di piu' lontano ci sia dalla tirannia, anzi sia proprio il suo opposto, ovvero la democrazia, che si basa sulla sintesi di idee differenti e non sull'omologazione, come invece fa la tirannia.
Tornando al SUV elettrico dell'articolo, io credo solo che sia ancora presto per queso genere di veicoli elettrici ad ampia autonomia. Al momento vedo piu' appetibili le utilitarie con <100Km di autonomia per uso cittadino e l'endotermico (magari con una bella quota di GPL/Metano e un giorno idrogeno) in contesto extra-urbano.
La liberta' e' una cosa bellissima ma per mantenerla bisogna costantemente reinventarla.
e si.. il peso è salito per sicurezza ma anche per il comfort.. se penso ai sedili di oggi con 8-12 regolazioni e quelli dell'epoca con avanti-indietro e inclinazione è ovvio che il comfort ha fatto lievitare il peso di svariati Kg..
io ho notato che l'attuale auto da 4,7 metri ha meno bagagliaio di quella da 4,2 metri che avevo una volta. ha meno spazio per le gambe di chi sta dietro e i sedili sono più vicini fra loro nonostante la macchina sia più larga di 20 cm..
ma è più silenziosa a velocità anche più alte.
è più sicura di prima per assistenza attiva e passiva
è più confortevole per viaggi lunghi rispetto a prima
ha una marea di ammennicoli che aiutano a spostarsi da A a B in comodità e tranquillità.
mi scoccia da morire il peso quando penso che la vecchia MG da 160 cv pesava appena 1 Tonnellata e nelle curve e nei cambi di direzione era un gokart mentre oggi per avere le stesse prestazioni con 2 tonnellate si devono avere 350 cv e poi quando freni l'inerzia non la puoi far scomparire..
ma la direzione è stata quella.. io sono contento che BMW ha dichiarato che dall'anno prossimo parte la produzione commerciale di automobili ad idrogeno e che entro 5 anni avrà una gamma completa ad idrogeno.. forse faremo a meno delle pile e di tutte le rogne ad essere collegate..
sono contento quando vedo snam parlare di progetti per ridurre del 75% il costo dell'idrogeno da elettrolisi entro "pochi anni " (chissà che vuol dire..) etc..
se tutto fila liscio le auto a pile potrebbero essere solo una parentesi verso un sistema migliore e realmente più ecologico
temo però che il peso dei veicoli non cambierà..
oggi abbiamo 2 tonnellate per 4 occupanti (o 5.. se è piccolo)
per inciso un ETR 500 puo' portare 574 persone con un peso a vuoto di 592 tonnellate e quindi circa 1 tonnellata a persona contro i 500 kg/persona di un veicolo normale.
non è che portare a spasso la gente seduta e comoda pesi poco.. credo che solo gli autobus per sardine o le metro da stoccaggio umani hanno un peso/persona contenuto quando viaggiano pieni ma in condizioni normali e la sera è facile vedere autobus da 10 tonnellate andare a spasso con 1 persona dentro per cui non ne farei una questione di peso/persona
esistevano.. poi la gente ha chiesto abs airbag barre laterali etc etc etc e le macchine si sono appesantite
pensa che le passat degli anni '90 con 90 cv di motore 1.9 tdi facevano 1.300 km con un pieno senza fare fatica.. se i motori ad alta efficienza di oggi fossero montati su macchine di una volta 1.500-1.700 km con 60 litri di gasolio sarebbero fattibili.. ma c'è stato detto che servivano auto più sicure e abbiamo aggiunto kg per telai deformabili, per scocche indeformabili per barre di qua e di la..
poi la gente ha detto che voleva stare più comoda e allora sedili più pesanti, condizionatori più prestazionali etc etc
è la gente e i governi che hanno creato le auto da 2 tonnellate..
sicurezza e comfort.. il mercato li ha chiesti e i produttori li hanno dati
adesso far finta che non siamo stati noi a volere queste auto è da ipocriti..
si puo' tornare alla panda degli anni '80 che con 670 kg avevi una macchina.. bastava non volere condizionatore, finestrini dietro, sicurezza etc.. e il gioco è fatto.. ma oggi quando vediamo quelle scatolette di lamiera che vengono dalla cina tutti a dire che non sono sicure.. lo sono.. come le panda di 40 anni fa ..
botte piena e moglie ubriaca non si puo'.. leggera e sicura solo se usi carbonio e altre cose e quindi con 1 milione di euro ce la fai.. compri una F1 e hai leggero, efficiente etc etc.. solo che costa un po' non ha bagagliaio e dura solo 3 mila km e poi la butti.. ma pesa molto molto poco ed è molto ma molto sicura.. un filo scomoda
pensa che le passat degli anni '90 con 90 cv di motore 1.9 tdi facevano 1.300 km con un pieno senza fare fatica..
si fanno ancora oggi con un po di accortezza
se montassimo motori di oggi SENZA TAPPI anti inquinamento vedi DPF FAP EGR ecc allora farebbero 1500 in scioltezza
è un controsenso che per inquinare meno in alcuni ambiti (nox pm10 ecc) all'atto pratico si faccia emettere più co2 che vuol dire tra le altre cose consumare più combustibile fossile
se montassimo motori di oggi SENZA TAPPI anti inquinamento vedi DPF FAP EGR ecc allora farebbero 1500 in scioltezza
è un controsenso che per inquinare meno in alcuni ambiti (nox pm10 ecc) all'atto pratico si faccia emettere più co2 che vuol dire tra le altre cose consumare più combustibile fossile
concordo.. io arrivo ai mille km con un pieno e immagino che se avessi preso il motore più piccolo i 1.200 anche con il mio stile di guida si sarebbero fatti
piuttosto di aggiunge biodiesel al gasolio e etanolo alla benzina abbiamo montato di tutto per castrare i motori senza particolari benefici perchè nessuno li cambia quando esausti fap catalittica etc perchè costano troppo..
A mio modesto parere, in citta' solo veicoli elettrici sotto i 1000 Kg, mentre fuori citta' l'endotermico puo' avere ancora senso, almeno fino a quando i veicoli della generazione attuale funzioneranno ancora. Dopo spero che avremo abbastanza treni veloci e sistemi di sharing integrato da poter fare a meno dell'automobile personale nel 90% dei casi. Ma le automobili da 3 tonnelate per favore no.
E uno che non si può permettere due auto cosa fa ? e vive pure in città.
Io vivo in città, ho un crossover (ma fosse un suv non farebbe differenza) e lo uso solo quando serve.
In città quasi mai...... ma se mi serve la macchina la uso.
Quindi vietarla no, usarla con intelligenza si.
Detto questo....... per me sono ancora assurde le elettriche batterie troppo costose e pesanti..... ci vorrebbe una plugin con 80 km di autonomia circa, ed un termico non troppo grosso per ricaricare le batterie ed alimentare il motore elettrico in autostrada. Diciamo un termico da 55 Kw può bastare. Per gli spunti dove serve tanta potenza basta usarli assieme, altrimenti l'elettrico e in autostrada il termico che alimenta l'elettrico...... così si mantiene l'autonomia ed il risparmio dell'elettrico senza stare a crescere troppo con il peso.
Forse le full electric possono andar bene per un car sharing cittadino......
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