Hyperloop One, svelati 10 possibili rotte in tutto il mondo ad altissima velocità
di Nino Grasso pubblicata il 15 Settembre 2017, alle 17:01 nel canale Tecnologia
I dieci team che hanno vinto il nuovo contest per la realizzazione dei "binari" per Hyperloop One hanno proposto dieci rotte alternative che collegheranno diversi punti di cinque nazioni del mondo
Hyperloop One ha annunciato dieci possibili rotte in cui poter costruire le strutture necessarie per far circolare il velocissimo mezzo, considerando i posti migliori possibili. L'argomento è stato affrontato all'interno di un contest a cui hanno partecipato diversi team che hanno offerto 2.600 opzioni, da cui poi sono state estrapolati dieci team di cinque nazioni differenti (Messico, India, Stati Uniti, Regno Unito e Canada), con percorsi che spaziano da 300 a oltre 1.100 chilometri.
Nella galleria qui di seguito trovate le 10 rotte vincitrici.
La compagnia fa sapere che sta dando il via ad uno studio con il Colorado Department of Transportation che esaminerà "domanda, benefici economici, percorsi valutati e strategie potenziali in essi, aspetti normativi" sulla nuova tecnologia di trasporto e sulle strutture necessarie. Parrebbe entusiasta il Dipartimento dei Trasporti del Colorado: "La tecnologia Hyperloop potrebbe essere fondamentale per migliorare mobilità e sicurezza in Colorado", ha dichiarato un dirigente.
Hyperloop One ha già avviato e, in alcuni casi, concluso test di fattibilità in diverse località del mondo, fra cui Olanda, Svizzera, Mosca, Los Angeles, Regno Unito, Finlandia e Svezia. Uno di questi test ha trovato la conclusione che per costruire binari Hyperloop che collegano Helsinki e Stoccolma (quindi 500 chilometri, ma dipende anche dal tipo di percorso) bisogna investire una somma leggermente superiore a 20 miliardi di dollari.
Quest'estate invece la compagnia ha effettuato un ulteriore test nel deserto del Nevada in cui un pod ha sfiorato i 320 km/h. Hyperloop rimane ad oggi, però, una tecnologia da sogno quasi irrealizzabile: tuttavia il contest che si è appena concluso vuole dimostrare il contrario. I vari team non solo hanno portato i progetti di costruzione dei binari, ma anche esempi di investitori ed enti regolatori che verranno coinvolti nei vari progetti per assicurarne la realizzazione.
11 Commenti
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non hanno inserito il tempo per lo scanner dei bagagli? non vorrete stare in un vagone pressurizzato senza norme di sicurezza?
a sensazione mi sembra che ci sia [S]molto[/S] troppo marketing (al limite della fuffa)
anche il ROI sarà come i binari dell'hyperloop ?
non ricordo chi diceva che sarebbe costato poco.. 20 miliardi per 500 km ?... follia allo stato puro..
infatti l'hanno fatto in paesi avanzati e pragmatici (Giappone, Corea del Sud, Cina,Taiwan, Francia e Spagna)...se non c'è business non si investe.
non ricordo chi diceva che sarebbe costato poco.. 20 miliardi per 500 km ?... follia allo stato puro..
La tratta Modena Milano, 170km, per l'alta velocità è costata 9.8 Miliardi di euro, la tratta Bologna Firenze 75km, 11 Miliardi. Firenze Roma 250km 12 Milardi. 20 Miliardi sono molto pochi, ma non credo siano questi i costi alla fine, soprattutto in Italia.
Quello che si sa è che i costi energetici sono una frazione di quelli per l'alta velocità, la propulsione avviene solo per accelerare e poi va di inerzia, non essendo un vuoto perfetto oggi tanto gli serve una spintarella ma veramente poco. L'energie per mantenere la pressione è prossima allo zero, è quasi nulla, una volta raggiunta bisogna solo mantenerla. Poi quando frena tutta l'energia rilasciata sarà rimessa in rete, e se ne recupererà una buona parte di quella usata per accelerare. Dal punto di vista teorico se io accelero un corpo nel vuoto da 0 a 100 l'energia recuperata durante la decelerazione da 100 a 0 è identica. Stando nel quasi vuoto, il guadagno sta tutto nell'efficienza della propulsione magnetica e nei trasformatori. Quindi se tutto il sistema ha una efficienza del 70% con la frenata ne guadagni poco meno da quanto ne hai spesa durante l'accelerazione. La manutenzione e la sicurezza immagino siano più care, ma credo che alla fine complessivamente i costi di esercizio siano di gran lunga più bassi.
No, perché una volta che hai usato energia per raggiungere il vuoto, e non ti credere che ne serva tanta, poi il vuoto si mantiene, nelle stazioni ci saranno delle doppie camere, come nelle stanze dove si esce per fare attività extra-veicolari nella ISS. Cioè il tunnel nella stazione sarà chiuso all'estremità del treno, le porte delle capsule coincideranno con quelle del tunnel, ovviamente un po' di aria entrerà ma rimarrà circoscritta ai 200m della stazione, una volta chiuse le porte, porti a pressione 0 il tunnel della stazione poi apri il tunnel avanti al treno e quest'ultimo riparte. In questa maniera i tunnel fra le stazioni manterranno per lunghissimo tempo il vuoto, dipende ovviamente dalle guarnizioni, ma visto che siamo in grado di costruire delle stazioni orbitanti, dove non esce mai aria credo che saremmo in grado di creare tunnel allo stesso modo.
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