Due parchi eolici al largo di Sicilia e Sardegna: produrranno più di 2000 gigawattora l'anno
di Manolo De Agostini pubblicata il 07 Aprile 2022, alle 12:01 nel canale Energie RinnovabiliTra il 2026 e il 2028 sorgeranno al largo delle coste di Sicilia e Sardegna due parchi eolici off-shore in grado di produrre più di 2000 GWh / anno di energia elettrica. A spingere il progetto è GreenIT, joint venture tra Plenitude (Eni) e CDP Equity, e il fondo Copenhagen Infrastructure IV.
Due parchi eolici offshore galleggianti nasceranno al largo delle coste di Sicilia e Sardegna tra il 2026 e il 2028. GreenIT, joint venture tra Plenitude (Eni) e CDP Equity, ha siglato un accordo con il fondo CI IV gestito da Copenhagen Infrastructure Partners (CIP) per realizzare i due progetti a oltre 35 chilometri dalle coste delle due isole, al fine di ottenere una potenza nominale complessiva di 750 MW.
L'impianto siciliano sorgerà al largo di Marsala e sarà costituito da 21 turbine con una potenza di circa 12 MW ciascuna per un valore complessivo di circa 250 MW. L'operatività è prevista per il 2026. Per quanto concerne invece il progetto in Sardegna, il parco nascerà nella zona di mare antistante la costa sudoccidentale e sarà composto da 42 turbine eoliche da 12 MW per un totale di oltre 500 MW.
Ai progetti parteciperanno, come soci di minoranza, le società italiane Lilybeo Wind Power per la Sicilia e Nice Technology e 7 Seas Wind per quanto riguarda il parco eolico situato in Sardegna.
Si prevede che i due parchi eolici produrranno più di 2000 gigawattora all'anno, pari al consumo energetico medio annuo di quasi 750 mila famiglie presenti nelle aree interessate. Inoltre, si prevede la mancata emissione di anidride carbonica per circa 1 milione di tonnellate su base annua contribuendo così agli obiettivi di decarbonizzazione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima 2030 e alla crescita del settore eolico offshore galleggiante in Italia.
Il primo parco eolico offshore italiano è pronto a partire, dopo un'attesa di 14 anni
Gli impianti prevedono piattaforme galleggianti basate su soluzioni tecnologiche mirate a "minimizzare l'impatto ambientale e visivo e a favorire lo sviluppo dell'industria locale e nazionale".
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer ridurre la burocrazia in Italia bisognerebbe cambiare forma di governo.
Mica si comprano al supermercato! vanno progettate in base ai venti ove si devono installare, e oltretutto questo è un momento in cui sia materiali che componenti elettronici scarseggiano.
Ma tanto stai SICURO che tra 4 anni ne avranno costruite meno della metà, di cui una parte sicuramente saranno ferme per lavori di manutenzione.
Siamo in ITAGLIA e le cose qui funzionano in questo modo.
tempi per la burocrazia: minimo 4 anni, media 6/7 anni
tempi di costruzione: 1 anno
Ritengo che l'eolico sia una soluzione ideale (magari affiancato da una qualche tipologia di sistema di accumulo, non necessariamente batterie... con l'acqua per gravità o con produzione di idrogeno)
E come diceva baruk coi materiali adesso è un dramma.
ben vengano questi progetti.
Dando un'occhiata all'articolo che viene riportato nella pagina https://auto.hwupgrade.it/news/ener...nni_104983.html mettete anche in conto il "problema paesaggistico".
A quanto pare a Taranto l'amministrazione locale ha protestato perchè evidentemente non gli piacevano. e quindi altre lungaggini.
A memoria un progetto molto grande di pale eoliche venne pensato in puglia, ma poi rovinava il paesaggio quindi nada.
Come i termovalorizzatori. sento tanti che la trovano un ottima idea, basta che non sia vicino casa loro.......
Penso che in Italia se c'è modo di fare le cose veloci o lente......le facciamo lentissime. Ma non è sempre colpa dello stato.
Capisco già di più le perplessità sul termovalorizzatore (che, per quanto "filtrato", qualche merda la butta fuori lo stesso), ma le pale eoliche anche no, dai...
per qualunque tipo di impianto (termovalorizzatore, nucleare, inceneritori.....) se lo fai e ed esegui i controlli come dio comanda, non credo facciano tutti questi danni.
Da ignorante in materia però.
Comunque resta il fatto che l'energia serve, e in un qualche modo va prodotta.
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