Aeromine si aggiudica 1 milione di dollari per continuare la sua ricerca per l'eolico residenziale
di Giulia Favetti pubblicata il 03 Novembre 2023, alle 17:45 nel canale Energie RinnovabiliLa start up danese ha messo a punto una turbina verticale efficiente 'come 16 pannelli solari'; ad un anno dalla presentazione del prototipo, l'azienda ha ricevuto 1,1 milione di dollari di sovvenzioni per proseguire la sua ricerca
Ad ottobre dello scorso anno abbiamo dedicato questo articolo alle turbine "domestiche" della Aeromine Technologies, presentata dalla stessa società con una frase provocatoria che ha fatto alzare più di un sopracciglio "ognuna delle nostre turbine equivale a 16 pannelli fotovoltaici".
L'azienda ha voluto giocare su più di un aspetto (o punto di forza, a seconda di quanto si sia scettici rispetto a questa tecnologia) mettendo in luce lo spazio occupato da una singola unità, decisamente contenuto rispetto alla superficie necessaria ad ospitare 16 moduli solari e sull'efficienza dei suoi prodotti.
Ad oggi però non sono stati diffusi dati riguardo la produzione delle turbine, portando le affermazioni dei due fondatori (Martin Manniche e del Dr. Carsten Westergaard, in collaborazione con il veterano della tecnologia climatica David Asarnow) a somigliare (secondo alcuni) più a slogan pubblicitari che ad affermazioni concretamente dimostrabili.
Una ricerca congiunta fra i Sandia National Laboratories di Albuquerque e la Texas Tech University ha però convalidato l'efficienza del progetto e del sistema produttivo ideato da Aeromine Technologies che a sua volta ha fornito alcune unità alla BASF Corporation in modo da poterle sperimentare presso lo stabilimento di produzione di BASF a Wyandotte, nel Michigan.
Il Programma di sviluppo e dimostrazione delle tecnologie energetiche (EUDP) dell'Agenzia danese ha deciso di assegnare 1,1 milioni alla società per portare avanti la sua ricerca nel settore eolico "residenziale". La società è stata selezionata sulla base di nove criteri, tra cui il livello di innovazione, gli obiettivi di politica climatica e il potenziale di commercializzazione.
Aeromine utilizzerà i fondi per condurre test prestazionali della tecnologia di raccolta del vento senza pale su vari tipi di edifici e in diverse condizioni di vento, collaborando con Christian Bak, capo della sezione di progettazione di profili aerodinamici e rotori presso l'Università Tecnica della Danimarca (DTU).
"Aeromine rappresenta un enorme passo avanti per aiutare le aziende e i proprietari di edifici nel loro percorso verso l'indipendenza energetica e l'azzeramento delle emissioni nette di carbonio", ha affermato il Dott. Carsten Westergaard, CTO e fondatore di Aeromine. "Siamo orgogliosi di ricevere questa sovvenzione in un paese in cui è stata pioniera la grande tecnologia dell'energia eolica e dove sono nate le principali società mondiali di energia eolica onshore e offshore. Questo ci aiuterà a espandere questa nuova tecnologia in Danimarca e in altre parti d'Europa".
"DTU Wind eseguirà modelli di flusso per diversi tipi di edifici e misurerà le prestazioni dell'Aeromine per ricavare algoritmi migliorati per stimare la produzione di energia e il posizionamento ottimale sul tetto" ha aggiunto il professor Christian Bak, spiegando che il fulcro del progetto sarà studiare la connessione tra le condizioni del vento e la produzione di energia Aeromine negli ambienti edificati.
"Stiamo ricevendo un enorme interesse per questa tecnologia e stiamo aumentando la produzione per soddisfare le richieste", ha commentato Martin Manniche, cofondatore di Aeromine. "Il vento è la fonte energetica più affidabile disponibile, ma fino ad ora non si è rivelata particolarmente adatta per gli imprenditori locali. In combinazione con l'energia solare, Aeromine può fare un'enorme differenza per le aziende e l'ambiente".
31 Commenti
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Il responsabile dell'ufficio stampa della start-up mi ha proposto un'intervista con i due fondatori della Aeromine Technologies (o solo uno, dipende dal tempo a disposizione).Dal momento che l'articolo precedente avevano scatenato molta curiosità, ho deciso di aprire quest'opportunità anche a voi, quindi se avete domande, mandatemele via messaggio privato (non elencatele qui sotto, perché non è detto che le legga).
Per mia esperienza diretta l'intervista potrebbe non vedere mai la luce, però ho la possibilità di fare da tramite fra voi lettori e un'azienda che - al netto di alcune polemiche sterili ed inutili - vi ha incuriosito, quindi sono felice di coglierla.
Poi c'è pure da capire il rendimento sul campo perchè, almeno dove vivo io, non è che ci sia poi sto gran vento.. su un mese le giornate con un po' di brezza saranno due o tre di media..
Così a intuito (poi i dati reali non li conosco) direi che 16 pannelli fotovoltaici hanno una produzione superiore sul lungo periodo.
qua a Vicenza sono caduti alberi in questi giorni per il vento.. come vanno ancorate queste enormi vele su un tetto normale ?
aspetto con interesse l'intervista sperando che esca qualche numero concreto.
interessanti come idea, troppo grandi per finire realmente sulle nostre case
Inoltre non saprei come inviarti una domanda per messaggio privato.
Per cui te la scrivo qui casomai la leggessi: l'esrogemeratore è omnidirezionale? Inoltre quanto vento serve come minimo per muoverlo?
A me non serve, ma potrei mettere una sonda di prova sul tetto di mio suocero. Lui abita vicino al mare.
Ma un accrocchio simile sopra un tetto residenziale.. brrr
Che poi non mi è chiaro come intendano posizionarli perché sembra debbano stare verticali ma i nostri tetti sono tutti a spiovente
Vaglielo a spiegare a tanti...
Ma un accrocchio simile sopra un tetto residenziale.. brrr
Che poi non mi è chiaro come intendano posizionarli perché sembra debbano stare verticali ma i nostri tetti sono tutti a spiovente
Nei palazzi davanti a me ci sono delle antenne telefoniche, altrettanto brutte, ma essendo palazzi di 9 piani, nessuno ci fa caso.
Ma un accrocchio simile sopra un tetto residenziale.. brrr
Che poi non mi è chiaro come intendano posizionarli perché sembra debbano stare verticali ma i nostri tetti sono tutti a spiovente
Sicuramente sono una cosa che si nota.. e pure tanto.
Se ne tieni conto direttamente in fase di porgettazione di un nuovo edificio puoi riuscire ad integrarli abbastanza bene con la facciata e la sagoma dello stabile.
Vanno anche più che bene su capannoni industriali.
Decisamente non adatti ad essere piazzati su una stuttura di supporto sopra un tetto a falde. Sarebbe come andare in giro con le mutande sopra i pantaloni.
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