Ford rivoluziona le auto elettriche: "cambiamento epocale come la Model T"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 13 Agosto 2025, alle 15:42 nel canale Auto Elettriche
È pronta la nuova piattaforma universale per costruire veicoli elettrici innovativi ma più economici. Nuova catena di montaggio con moduli che si incontrano alla fine
Ford lo ha spiegato in tante occasioni: costruire auto elettriche è difficile e costoso. Un concetto ribadito nelle varie occasioni in cui ha comunicato le perdite messe a bilancio per ogni auto elettrica venduta.
Per questo il CEO Jim Farley tempo fa ha messo in piedi un team a cui ha dato carta bianca per sviluppare un nuovo progetto, che permettesse di costruire veicoli elettrici innovativi ma anche economici da produrre. A quanto pare ora siamo arrivati al dunque.
Ford ha presentato la nuova piattaforma EV universale, che non è solo un hardware diverso, ma propone un modo completamente nuovo di assemblare i veicoli. Il tutto è schematizzato nell'immagine qui sotto: non più una linea di montaggio convenzionale, ma tre linee che producono moduli in contemporanea, per poi unirli a un certo punto della produzione.

I moduli saranno la sezione anteriore, posteriore e centrale con la batteria, realizzati con grandi monoblocchi di alluminio. Ford pensa così di avere migliore ergonomia per gli addetti all'assemblaggio, con tempi di assemblaggio fino al 40% inferiori rispetto agli attuali modelli.
Parte di quel tempo sarà reinvestito in internalizzazione e automazione per migliorare qualità e costi, con un conseguente miglioramento della velocità del 15%. Il numero dei componenti cala del 20%, con il 25% in meno di elementi di fissaggio, e addirittura il 40% in meno di postazioni di lavoro. I vantaggi si ritrovano anche nell'impianto elettrico dei veicoli, con cablaggi più corti di 1,3 km, e quindi anche più leggeri di 10 kg.
Per ora il modello di partenza di questo nuovo progetto dovrebbe essere un nuovo pick-up elettrico, con una versione base da circa 30.000 dollari. Probabilmente la batteria sarà da circa 50 kWh, con chimica LFP, di derivazione cinese ma comunque prodotta negli Stati Uniti.










Recensione vivo X300 Pro: è ancora lui il re della fotografia mobile, peccato per la batteria
Lenovo Legion Go 2: Ryzen Z2 Extreme e OLED 8,8'' per spingere gli handheld gaming PC al massimo
AWS re:Invent 2025: inizia l'era dell'AI-as-a-Service con al centro gli agenti
Il nucleo della cometa interstellare 3I/ATLAS potrebbe avere un diametro compreso tra gli 820 metri e i 1050 metri
La Russia potrebbe sviluppare un'arma per distruggere più satelliti, compresi quelli Starlink
Manda la RAM Corsair in assistenza, riceve indietro due moduli di memoria finti








9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA leggere il titolo, per chi non conoscesse la storia, si potrebbe pensare che esista un modello T in arrivo. In realtà si riferisce in senso figurato ad un 'model T moment', similmente al 1908 quando il modello T segnò l'inizio di un'era per la casa automobilistica ed il mondo dell'automobile.
Il cablaggio più corto di 1km non è certo dovuto alla struttura a moduli, se un cavo deve andare da dietro a davanti ci va comunque, solo che ora ci sono 2 connettori in mezzo (con i conseguenti problemi di falsi contatti negli anni) e prima era (magari) in un pezzo solo che andava steso con conseguente perdita di tempo.
Al limite i mille Mila collegamenti e componenti in meno ci saranno se si confronta con una termica, grazie a una opportuna disposizione dei componenti (inverter, batteria, motore, ecc) e alla mancanza del termico che da solo fa metà dei componenti di una vettura tradizionale.
Il cablaggio lo semplifichi facendo come già ora si fa: un cavo di trasmissione dati che fa il giro a tutte le centraline, se schiaccio i freni la centralina manda il comando sul bus dati e l'altra centralina al posteriore accende le luci.
Tra l'altro già ora l'assemblaggio è fatto con sotto moduli più o meno grandi a seconda del tipo di auto, quelle sportive a motore centrale posteriore spesso hanno una struttura separata che rappresenta tutto il posteriore dell'auto: telaio posteriore, motore, trasmissione, sospensioni, cablaggi, ecc. Quindi l'idea non è proprio rivoluzionaria come lo fu la prima catena di montaggio.
Praticamente dopo MEB+/LFP un altro costruttore si infila nel solco tracciato dai cinesi.
Finalmente si smetterà di produrre auto termiche a cui è stata appiccicata una batteria.
.....Tesla Comprsa.... doveva essere la "Nuova Ford" per l'elettrico...
.....ma alla fine sforna auto per pochi.....
Senza considerare che, alle cifre delle Tesla personalmente non c'è nulla di paragonabile.
Renault di vende le R5 e le Megane... E l'usato idem.
Con tutti i suoi limiti, Tesla è stata revoluzionaria a parere mio.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".