Dopo Xiaomi arriva anche Dreame: progetto per una supercar elettrica che sfida Bugatti
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 28 Agosto 2025, alle 08:54 nel canale Auto Elettriche
Dal mondo della tecnologia e degli elettrodomestici a quello delle auto, anche Dreame vuole fare lo stesso percorso di Xiaomi, ma nel settore del lusso
Quando Xiaomi ha annunciato la volontà di entrare nel mercato automobilistico, sono sicuramente tanti quelli che hanno sorriso, ma che ora altrettanto sicuramente sorridono un po' meno. E questa in un prossimo futuro potrebbe non essere l'unica azienda cinese ad aver fatto lo stesso salto.
Oggi Dreame Technology, conosciuta semplicemente come Dreame, ha annunciato ufficialmente il suo ingresso nel mercato automotive, con il target dei veicoli elettrici sportivi extra lusso, con l'intenzione, nemmeno troppo velata, di sfidare nomi come Bugatti.
Dreame ha dimostrato di poter realizzare motori elettrici digitali con rotazione fino a 200.000 giri al minuti, prestazione ufficialmente certificata, e vuole portare questa tecnologia sulle sue auto, con l'aggiunta di intelligenza artificiale ai massimi livelli: "Al settore automobilistico di lusso manca un marchio di hypercar elettriche veramente intelligenti. Mentre i tradizionali marchi di lusso extra come Bugatti e Bentley sono stati lenti ad abbracciare l'elettrificazione e l'intelligenza, Dreame ridefinirà il concetto di lusso extra nella prossima era automobilistica".

L'annuncio è arrivato solo ora, ma a quanto pare le operazioni sono iniziate già da tempo, tanto che la presentazione è prevista per il 2027. Secondo la stampa cinese Dreame avrebbe messo in piedi un team di più di 1.000 esperti, strappando talenti sia dal mondo automotive che da quello della tecnologia e dell'intelligenza artificiale, e il gruppo è destinato a crescere ulteriormente.
Dreame immagina la sua hypercar con un sistema di assistenza basato sull'intelligenza artificiale che apprende e si adatta alle abitudini, alle preferenze e persino agli stati emotivi del conducente. L'assistente vocale di bordo porterà poi l'interazione su un nuovo piano, simulando reali conversazioni, senza le risposte asettiche che abbiamo oggi. Ed ovviamente ci sarà l'integrazione con la smart home e i dispositivi mobile degli utenti.
Anche Dyson aveva tentato di passare dagli aspirapolvere alle auto elettriche, abbandonando poi il progetto per difficoltà e costi ma, come dimostra il caso di Xiaomi, lo strapotere cinese potrebbe vincere anche nel caso di Dreame.










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10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoin che senso.. sfida Bugatti ?.. per quale motivo un cliente di una Bugatti dovrebbe prendere un'aspirapolvere come auto ?.. il ... blasone ?
forse qualcuno non sa perchè una persona compra una Bugatti..
https://www.bing.com/videos/rivervi...amp;FORM=VRDGAR
E qui si capisce perfettamente da quale parte si vuole stare...
Se si è pagati da loro giustamente, anch'io divento filocinese...
E qui si capisce perfettamente da quale parte si vuole stare...
Se si è pagati da loro giustamente, anch'io divento filocinese...
Oh sì certo, mi sono rifatto tutta casa con i soldi che mi danno i cinesi! Tieniti per te le tue accuse ridicole
Io constato quanto viene scritto, semmai sono gli scritti che diventano ridicoli a furia di "incensare" la cina..
Fino a pochi mesi fa era Tesla ( ora in dimenticatoio).
Immagino che qualcosa ne venga in tasca, a leggere gli articoli sembra una succursale cinese di veicoli!
Sulle TUE finanze io non discuto, parlo della redazione che approva gli articoli.
Poi se da come spesso leggo qui, la cina è la nuova terra promessa mi chiedo perchè restate tutti in Italia a lamentarvi di come tutto ( e tutti ) siano retrogradi..
Fino a pochi mesi fa era Tesla ( ora in dimenticatoio).
Immagino che qualcosa ne venga in tasca, a leggere gli articoli sembra una succursale cinese di veicoli!
Sulle TUE finanze io non discuto, parlo della redazione che approva gli articoli.
Poi se da come spesso leggo qui, la cina è la nuova terra promessa mi chiedo perchè restate tutti in Italia a lamentarvi di come tutto ( e tutti ) siano retrogradi..
Cina nuova terra promessa? Oh si, fino a quando il regime deciderà che sarà così! Già in questi ultimi tempi sta facendo capire che l'aria sta per cambiare e presto inizieranno a mettere a frutto la loro supremazia ( non superiorità ma supremazia sulla produzione di batterie e sull'accesso alle materie prime per produrle ), per fare la classica operazione di dumping. Così i capitali occidentali se li sono beccati loro anni fa per le loro manifatture, con il dumping distruggeranno i mercati interni ( BYD Thilandesi docet ) dove esportano, per poi imporre i loro prezzi.
E questo è un altro rischio che l'auto elettrica imposta l'UE ha sottovalutato; hanno pensato alle sanzioni e loro esportano dai loro satelliti partner. Poi presto apriranno le loro fabbriche qui usando le loro tecnologie, i loro semilavorati, le loro componenti... colonizzazione riuscita!!
E questo è un altro rischio che l'auto elettrica imposta l'UE ha sottovalutato; hanno pensato alle sanzioni e loro esportano dai loro satelliti partner. Poi presto apriranno le loro fabbriche qui usando le loro tecnologie, i loro semilavorati, le loro componenti... colonizzazione riuscita!!
se qualche europeo avesse studiato come la Cina 50 anni fa ci fregò la produzione di filato di seta forse avremmo evitato di ripetere gli errori con tutto il resto.. ma ti dicono di studiare la storia per non ripetere gli errori e poi i politici creano gli errori di proposito.. quasi a pensare che sia fatto a posta
ma non fummo noi per primi a fregare loro con la seta e i bachi?
E questo è un altro rischio che l'auto elettrica imposta l'UE ha sottovalutato; hanno pensato alle sanzioni e loro esportano dai loro satelliti partner. Poi presto apriranno le loro fabbriche qui usando le loro tecnologie, i loro semilavorati, le loro componenti... colonizzazione riuscita!!
Io l'ho detto già tante volte, ma essendo considerato solo di parte ( invece che un osservatore di cronaca ) non vengo ascoltato..
Eppure è tutto un : "quanto sono bravi i cinesi", "che belle batterie fanno i cinesi", " come sono evoluti i cinesi" etc. etc...
Bo forse porterà click e denaro a chi lo dice, non saprei. A me non viene in tasca nulla, come non è venuto in tasca nulla a dire i VERI numeri delle Model 3 su autonomia, degrado e costi...Ovviamente tacciato anche in quelle occasioni perchè non potendo usufruire del programma referral ho detto la verità a differenza degli omertosi tirchi...
Fino a pochi mesi fa era Tesla ( ora in dimenticatoio).
Immagino che qualcosa ne venga in tasca, a leggere gli articoli sembra una succursale cinese di veicoli!
Sulle TUE finanze io non discuto, parlo della redazione che approva gli articoli.
Poi se da come spesso leggo qui, la cina è la nuova terra promessa mi chiedo perchè restate tutti in Italia a lamentarvi di come tutto ( e tutti ) siano retrogradi..
Tu puoi constatare quello che ti pare, e può essere legittimo oppure no, poco importa, ma fare illazioni sul fatto che si venga pagati per scrivere certe cose te lo tieni per te, se permetti.
La redazione da sempre ha collaborato con qualsiasi azienda di ogni genere, e gli articoli che scaturiscono da queste collaborazioni sono sempre accuratamente segnalati da apposite intestazioni. Quindi no, le case automobilistiche cinesi non ci pagano per parlare dei loro prodotti, anzi, sono quelle che meno di tutte organizzano eventi e conferenze, pensa te.
Inoltre non c’è nessuna necessità che il direttore della testata approvi dei contenuti, se questi riportano normali fatti di cronaca così come sono alla fonte. Se mai per una singola affermazione posso essere criticato io come autore, sempre senza insinuazioni.
Nel caso specifico, la frase “strapotere cinese” si riferisce alle grandi capacità tecnologiche di Xiaomi, e soprattutto alla grande disponibilità economica, cose che gli hanno permesso di rivaleggiare da subito in un settore in cui erano estranei. Significa che il prodotto è perfetto? Assolutamente no, ma il pochissimo tempo con cui hanno chiuso un gap enorme è rilevante, ed è un fatto, non un’opinione.
La redazione da sempre ha collaborato con qualsiasi azienda di ogni genere, e gli articoli che scaturiscono da queste collaborazioni sono sempre accuratamente segnalati da apposite intestazioni. Quindi no, le case automobilistiche cinesi non ci pagano per parlare dei loro prodotti, anzi, sono quelle che meno di tutte organizzano eventi e conferenze, pensa te.
Inoltre non c’è nessuna necessità che il direttore della testata approvi dei contenuti, se questi riportano normali fatti di cronaca così come sono alla fonte. Se mai per una singola affermazione posso essere criticato io come autore, sempre senza insinuazioni.
Nel caso specifico, la frase “strapotere cinese” si riferisce alle grandi capacità tecnologiche di Xiaomi, e soprattutto alla grande disponibilità economica, cose che gli hanno permesso di rivaleggiare da subito in un settore in cui erano estranei. Significa che il prodotto è perfetto? Assolutamente no, ma il pochissimo tempo con cui hanno chiuso un gap enorme è rilevante, ed è un fatto, non un’opinione.
Dunque stando a quanto dici, se non c'è un compenso o un ritorno economico è "puro amore" verso tali produttori..
Come direbbe il mio ex professore di lettere : "registriamo".
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