Alla guida di nuova Citroën C5 Aircross plug-in hybrid: come sfruttare una PHEV verso una location a sorpresa

Forte di 325.000 esemplari venduti dal suo lancio, nel 2018, Citroën C5 Aircross si rinnova cercando di migliorare e perfezionare un pacchetto già molto apprezzato dai clienti. Analizzando i dati più nel dettaglio, sul totale delle vendite, 245.000 sono state finalizzate in Europa, e ben 18.000 nella sola Italia. C5 Aircross è scelta spesso da chi cerca abitabilità e comfort, anche per la famiglia, e lo testimonia il fatto che il 46% dei clienti ha scelto le versioni top di gamma, e addirittura il 98% degli ordini è stato fatto includendo i sedili Advanced Comfort.

Ma un altro dato molto interessante è che il 41% delle configurazioni ha puntato sulla motorizzazione plug-in hybrid, che come abbiamo visto in più occasioni nelle nostre prove è un po' un fiore all'occhiello per il Gruppo Stellantis. Anche in questa occasione ci siamo messi al volante di questa versione, mettendo alla prova nuova C5 Aircross in un modo alternativo, cercando di scoprire pregi e difetti di una PHEV. Siamo così partiti da Milano, con batteria completamente carica, in direzione lago di Garda, sfruttando per un lungo tratto l'autostrada.

Prima di tornare ai dettagli del test drive, rivediamo qualche caratteristica. La vettura monta la soluzione con cui abbiamo ormai familiarizzato, ovvero un motore benzina PureTech da 180 CV, con cambio automatico a 8 rapporti, unito a un'unità elettrica da più di 80 kW aggiuntivi. Quest'ultima è in grado di spingere la vettura fino a una velocità di 135 km/h in elettrico puro, e fino a circa 60 km grazie alla batteria al litio da 13,2 kWh.

E proprio l'accumulatore della parte ibrida ricaricabile (caricatore di bordo da 7 kW) è stato oggetto della nostra prova, cercando di ottimizzare l'energia elettrica, senza sprecarla in autostrada. Abbiamo dunque percorso l'autostrada in un primo momento lasciando gestire al computer di bordo la parte ibrida, con il rischio però di scaricare completamente la batteria ad alte velocità, ottenendo però un vantaggio minimo in termini di consumi e prestazioni. Abbiamo quindi attivato la modalità e-Save, che permette di salvaguardare una quantità di carica per un secondo momento, optando per il risparmio totale di kWh.

Siamo quindi usciti in anticipo dall'autostrada, leggermente in anticipo rispetto alla nostra meta, per percorrere il tratto finale in urbano, attraverso zone turistiche e di città, tra le comunità del Garda. Quasi spontaneo dunque attivare la modalità 100% elettrica, per un'autonomia totale di poco più di 50 km, quasi identica ai km mancanti al nostro traguardo. Lo sfruttamento del motore elettrico da 80 kW è stato ideale in questo frangente, riducendo l'inquinamento in una zona fortemente popolata, abbassando il rumore, e garantendo una guida fluida e morbida, nel tratto che avrebbe avuto ovviamente più star e stop.

Il viaggio è stato decisamente comodo per la buona insonorizzazione generale del veicolo, ma anche grazie alle sospensioni Comfort di Citroën C5 Aircross, in grado di azzerare quasi completamente le vibrazioni dovute alle piccole asperità e alle strade non perfette. A questo si unisce anche la morbidezza dello strato aggiuntivo dei sedili Advanced Comfort, già testati in altre occasioni, e che si sono confermati davvero un plus. Siamo quindi arrivati alla nostra, insolita, meta, ovvero il parco divertimenti Gardaland. Non tanto per divertirci come turisti, quanto per vedere da vicino il risultato della partnership tra la struttura ricettiva e Citroën, che esponeva tra le attrazioni proprio la vettura da noi testata, insieme alla piccola AMI.

I visitatori del parco hanno potuto osservare, tramite cartelloni affissi in alcune attrazioni, anche dei consigli su come ottimizzare la guida elettrica con un veicolo plug-in, un po' quello che abbiamo fatto noi nel nostro tragitto. Ma come si è comportata la vettura in strada? Come accennato, la motorizzazione non è certo una sorpresa, ci aveva già dato impressioni positive in tante altre prove delle PHEV di casa Stellantis. Valutazione confermata anche in questo caso, con la parte termica che pare ben dimensionata, un elettrico che spinge senza difficoltà anche quando lavora da solo, ed un cambio automatico quasi impercettibile. La combinazione di fluidità dei rapporti con l'insonorizzazione dà quasi la sensazione che la trazione sia elettrica anche quando il motore endotermico è in funzione.

Noi abbiamo guidato quella che a tutti gli effetti viene considerata una top di gamma, ma come detto nel nostro video, il listino è vario e comprende tante versioni. Si parte dalla base con il motore PureTech 130 a benzina e cambio manuale, per 29.700 euro. L'allestimento Feel propone invece già ampia scelta, spaziando tra PureTech 130 (31.200 euro), BlueHDi 130 automatico (34.700 euro), per arrivare fino alla Hybrid 225 che è quella che abbiamo guidato, a partire da 43.350 euro. Il colore della carrozzeria di serie è sempre il bianco, con interni grigi, ed eventuali modifiche sono a pagamento. Il massimo si può avere con l'allestimento C-Series, che impreziosisce anche l'abitacolo con la strumentazione digitale e il display infotainment da 10", il cui prezzo sale a 45.600 euro.

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