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Polestar: una strategia per ridurre le emissioni dovute al trasporto marittimo dei veicoli elettrici

di pubblicata il , alle 11:31 nel canale Trasporti elettrici Polestar: una strategia per ridurre le emissioni dovute al trasporto marittimo dei veicoli elettrici

Passo avanti verso la sostenibilità per il marchio svedese di auto elettriche ad alte prestazioni con l'integrazione di carburanti rinnovabili nei trasporti marittimi dei suoi veicoli.

 

Polestar continua a progredire nella strategia per la riduzione delle emissioni della sua catena di fornitura, integrando i carburanti rinnovabili nelle rotte di trasporto marittimo dei suoi veicoli elettrici, che rappresentano circa il 75% delle emissioni totali dell'azienda. Lo rende noto con un comunicato stampa in cui evidenzia l'importanza di ridurre le emissioni determinate dal fatto che la maggior parte della produzione dei suoi veicoli è realizzata in Asia. Con la produzione di veicoli elettrici sempre più concentrata in Asia (e non solo da parte di Polestar) e la necessità di importarli in Europa, il tema proposto da Polestar ha una rilevanza significativa.

Polestar ha recentemente reso operativo il suo Vehicle Processing Center (VPC) in Belgio, il quale è cruciale per la finitura e la preparazione dei veicoli destinati ai clienti europei, compresa la ricarica con elettricità proveniente da fonti rinnovabili. Il VPC di Zeebrugg, anche se non è un sito di produzione, è così molto importante per la distribuzione e la ricarica dei veicoli con elettricità rinnovabile.

Con l'avvio della produzione di Polestar 3 e Polestar 4, il carburante rinnovabile verrà utilizzato per circa il 65% del trasporto marittimo dei veicoli prodotti in Asia fino al VPC di Zeebrugge, Belgio. Polestar prevede anche di integrare i carburanti rinnovabili nei trasporti dal Nord America nella seconda metà dell'anno, grazie all'espansione della produzione di Polestar 3 nella Carolina del Sud. L'uso del biocarburante B30, che contiene il 30% di esteri metilici di acidi grassi (FAME), consentirà una riduzione delle emissioni di queste rotte marittime del 20-25% rispetto ai tradizionali oli combustibili con zolfo.

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Polestar ha inoltre adottato misure per decarbonizzare i trasporti marittimi intercontinentali per la distribuzione di materiali di produzione e parti di ricambio, utilizzando il 100% di carburante FAME. Questo ha portato a una riduzione delle emissioni di gas serra dell'84% rispetto ai combustibili fossili. Il carburante FAME è basato su fonti rinnovabili, come l'olio da cucina di scarto, senza l'uso di materie prime legate all'olio di palma.

Mentre Polestar 3 e Polestar 4 sono in parte prodotte in Cina e Corea del Sud, rispettivamente negli stabilimenti di Chengdu e di Busan, Polestar 2 è prodotta presso lo stabilimento di Luqiao, nella provincia di Zhejiang. Questo impianto è gestito da Geely e produce anche veicoli per altri marchi del gruppo.

Jonas Engström, Head of Operations di Polestar, ha commentato così queste novità: “Questo è un passo importante nell'obiettivo di Polestar di raggiungere la neutralità climatica entro il 2040. Diventare veramente neutrali dal punto di vista climatico significa eliminare tutte le emissioni di gas serra nelle nostre operazioni e in tutte le fasi del ciclo di vita delle nostre auto, comprese le emissioni della catena di fornitura. Poiché stiamo entrando in una fase di crescita accelerata, con l'espansione della nostra linea di modelli e della nostra impronta produttiva, si pone un'ulteriore enfasi sulla necessità di soluzioni logistiche sostenibili.”

Polestar, che ha sede principale in Svezia, a Göteborg, e che vende in 27 mercati tra cui Nord America, Europa e Asia Pacifico, prevede di avere una linea di cinque veicoli elettrici ad alte prestazioni entro il 2026. Polestar 2, la fastback elettrica ad alte prestazioni, è stata lanciata nel 2019. Polestar 3, il SUV per l'era elettrica, è stato lanciato alla fine del 2022. Polestar 4, il SUV coupé trasformato, sarà lanciato in fasi successive nel 2023 e nel 2024. Polestar 5, una GT elettrica a quattro porte, e Polestar 6, una roadster elettrica, sono in arrivo.

Inoltre, il progetto Polestar 0 sostiene l'ambizioso obiettivo dell'azienda di creare un'auto di serie veramente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2030. L'iniziativa di ricerca mira anche a creare un senso di urgenza per agire sulla crisi climatica, sfidando i dipendenti, i fornitori e l'industria automobilistica in generale a prendersi, per le parti di competenza di ciascuno, carico del problema.

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