Subito risposta della Cina al Canada: "correggere immediatamente i dazi"

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Auto Elettriche Subito risposta della Cina al Canada: "correggere immediatamente i dazi"

Non si è fatta attendere la risposta della Cina all'annuncio dei nuovi dazi canadesi sulle auto elettriche cinesi

 

Il Canada ha imposto dazi molto severi alle auto elettriche importate nel Paese e provenienti da produttori cinesi, con una tariffa aggiuntiva addirittura del 100%. Il governo di Justin Trudeau non si è limitato alle auto elettriche, ma ha penalizzato i veicoli cinesi anche se plug-in o full hybrid.

L'ambasciata cinese in Canada aveva già espresso disappunto per le nuove norme, ma ora arrivano altre dichiarazioni direttamente dalla Cina. Secondo un portavoce, la mossa canadese "danneggerà il commercio e la cooperazione economica tra Cina e Canada, gli interessi dei consumatori e delle imprese canadesi e rallenterà il processo di transizione verde del Canada".

Gli fa eco il ministero del Commercio di Pechino, che invita il Canada a "correggere subito le sue pratiche errate". Va ricordato che oltre ai dazi al 100% sulle auto elettriche, ci sono anche dazi al 25% su acciaio e alluminio.

I provvedimenti voluti da Trudeau vengono visti dal governo cinese come una seria minaccia ai rapporti tra i due Paesi: "Il Canada ha ignorato le numerose rappresentazioni della Cina che deplora con forza e si oppone con determinazione. Interromperà la stabilità delle catene industriali e di fornitura globali, oltre a compromettere gravemente il sistema economico, le regole commerciali globali e i rapporti bilaterali".

A questo punto la palla passa di nuovo a Justin Trudeau, e ci si attende una contro risposta.

80 Commenti
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SpyroTSK27 Agosto 2024, 12:33 #1
Volete mandare in crisi la Cina? Ok.
Oggetto X costa 10 dalla Cina e da noi 15€
Si mettono i dazi, per compensare i 5€ di differenza.
Ora costano uguale con l'aggravante delle spedizioni/tempistiche, quindi la cina non vende più e così facendo [U]in teoria[/U] dovrebbe diminuire il costo con il tempo all'interno dell'UE.
Con quei 5€ che magari qualcuno effettivamente va a comprare in cina, si ristorano i buchi lasciati precedentemente e/o finanziando la fondazione di altre aziende in UE.
Alodesign27 Agosto 2024, 12:47 #2
Originariamente inviato da: SpyroTSK
Volete mandare in crisi la Cina? Ok.
Oggetto X costa 10 dalla Cina e da noi 15€
Si mettono i dazi, per compensare i 5€ di differenza.
Ora costano uguale con l'aggravante delle spedizioni/tempistiche, quindi la cina non vende più e così facendo [U]in teoria[/U] dovrebbe diminuire il costo con il tempo all'interno dell'UE.
Con quei 5€ che magari qualcuno effettivamente va a comprare in cina, si ristorano i buchi lasciati precedentemente e/o finanziando la fondazione di altre aziende in UE.


Peccato che la forbice non è di 5€
Strato154127 Agosto 2024, 13:07 #3
Menomale questione auto elettriche, batterie, fotovoltaico è solo per salvare il Pianeta... Non è una guerra commerciale tra occidente e oriente.. no no....
SpyroTSK27 Agosto 2024, 13:09 #4
Originariamente inviato da: Alodesign
Peccato che la forbice non è di 5€


E' un'esempio, ma il concetto dev'essere uguale per 10.000 e 15.000€.
Comunque sia, il mercato più grosso della cina è sulle piccole cose, non su 10.000€.

Quanti oggetti compriamo su Aliexpress, Temu ecc perché costano metà che su Amazon vs quante auto cinesi compriamo rispetto alle Fiat/VW/Audi ecc?
pengfei27 Agosto 2024, 13:11 #5
Va anche considerato che la nostra bilancia commerciale (in generale, non verso la Cina) è positiva, che buona parte del disavanzo è dovuta ai combustibili che dovremmo importare comunque a prescindere dai dazi, e che abbiamo avuto un certo successo nello spostarci verso le esportazioni a maggior valore, quindi nel complesso allo stato attuale andremo a perderci se il commercio mondiale si inceppasse tra dazi e contro dazi.
Fermo restando che se ci sono sospetti di dumping vanno applicate le regole
phmk27 Agosto 2024, 13:18 #6

E torniamo ...

Agli anni '50 dove c'erano i dazi anche tra una regione e l'altra ... (Vero !)
Strato154127 Agosto 2024, 13:26 #7
Originariamente inviato da: pengfei
Va anche considerato che la nostra bilancia commerciale (in generale, non verso la Cina) è positiva, che buona parte del disavanzo è dovuta ai combustibili che dovremmo importare comunque a prescindere dai dazi, e che abbiamo avuto un certo successo nello spostarci verso le esportazioni a maggior valore, quindi nel complesso allo stato attuale andremo a perderci se il commercio mondiale si inceppasse tra dazi e contro dazi.
Fermo restando che se ci sono sospetti di dumping vanno applicate le regole


"sospetti"? Sono due decenni che in Cina se ne infischiano del WTO che gli ha permesso di diventare quello che sono ( con la nostra complicità.
Ora forse è tardi, ma è evidente che alla lunga un mercato con regole truccate non è sostenibile, certamente non per noi.
Notturnia27 Agosto 2024, 13:37 #8
risponderei alla cina di smettere di inquinare e di rispettare le normative dei paesi dove vende

non servirebbero dazi.. il peggiore inquinatore al mondo che non rispetta le regole e si lamenta se una nazione che ci tiene all'ecologia gli fa pagare dazio per il disastro ecologico che combinano ?.. suvvia.. cina.. coda di paglia ?
Notturnia27 Agosto 2024, 13:39 #9
Originariamente inviato da: SpyroTSK
E' un'esempio, ma il concetto dev'essere uguale per 10.000 e 15.000€.
Comunque sia, il mercato più grosso della cina è sulle piccole cose, non su 10.000€.

Quanti oggetti compriamo su Aliexpress, Temu ecc perché costano metà che su Amazon vs quante auto cinesi compriamo rispetto alle Fiat/VW/Audi ecc?


proprio per quello vanno bloccati adesso e non dopo e devono rispettare le regole del WTO e delle altre nazioni in tema inquinamento prima di poter aprire bocca

poi, come hai detto tu.. forse anche sulle cosette da 10 euro andrebbero sanzionati visto che è forse è li che fanno il grosso dei disastri ambientali.. l'ecologia dovrebbe valere ovunque e non solo in Europa
das27 Agosto 2024, 13:43 #10
Dovrebbe esistere un rating per ogni paese, legato alle norme ambientali e alle tutele sul lavoro.
Più un paese sversa veleni nei laghi e nei fiumi più il rating si abbassa. Meno vengono pagati i dipendenti nelle sue fabbriche e più il rating si abbassa.

Se invece gli scarichi sono perfettamente filtrati e le autorità vigilano attentamente sul rispetto dell'ambiente il rating si alza.

Sulla base di tale rating poi dovrebbero calcolare l'importo dei dazi, in modo da favorire la produzione nei paesi con alto rispetto dell'ambiente e dei lavoratori

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