E-bike, proposta europea per l'assicurazione obbligatoria, veramente necessaria?
di Carlo Pisani pubblicata il 01 Giugno 2018, alle 09:01 nel canale Tecnologia
Sicuramente le bici a pedalata assistita rappresentano una buona soluzione per contrastare l'inquinamento, ridurre il traffico di veicoli più grandi, favorire l'attività all'aria aperta, d'altra parte un netto aumento della presenza di questi mezzi sulle strade potrebbe causare maggiori incidenti e quindi giustificare una copertura assicurativa
Settore di notevole successo quello delle E-bike, ovvero biciclette a pedalata assistita, cioè equipaggiate di motorino e relativo pacco batterie, per velocizzare e facilitare gli spostamenti in qualsiasi ambito, che si tratti di un percorso cittadino, della solita tratta casa/scuola-lavoro o di gite nel fine settimana per sentieri rilassanti o con importanti dislivelli.
Un riscontro diretto di questo grande successo lo si ha ad esempio dalle molte persone curiose che hanno partecipato numerose ad eventi come il Bike Up, tenutosi di recente a Lecco ed in programma a Milano dal 22 al 23 settembre.
Dalla Commissione Europea però arriva una proposta di legge atta da un lato a salvaguardare gli utilizzatori di questo mezzo, ma allo stesso tempo creando un costo aggiuntivo di gestione attualmente non previsto: parliamo di un'assicurazione obbligatoria, necessaria, in quanto le E-bike verrebbero paragonate a qualsiasi altro veicolo dotato di motore, e quindi soggetto ad alcune prescrizioni a cui siamo già abituati ad esempio per moto e auto.
Con l'acronimo EPAC (Electrically Power Assisted Cycles) vengono identificate le biciclette dotate di pedalata assistita ovvero, secondo i termini di legge, che facilitano il movimento entro velocità di 25 km/h esclusivamente in presenza del movimento dei pedali e non come una vera e propria trazione elettrica; a livello europeo dal 2002 ad oggi queste E-bike sono state equiparate alle classiche biciclette, ma forse a breve questa distinzione potrebbe cambiare.
Sicuramente le bici a pedalata assistita rappresentano una buona soluzione per contrastare l'inquinamento, ridurre il traffico di veicoli più grandi, favorire l'attività all'aria aperta, d'altra parte un netto aumento della presenza di questi mezzi sulle strade potrebbe causare maggiori incidenti e quindi giustificare una copertura assicurativa per far fronte a risarcimenti e tutelare i danneggiati; ma costi elevati di gestione, in aggiunta al costo netto di queste due ruote, accessibili ma non sicuramente a buon mercato, potrebbe farle diminuire o scomparire del tutto.
Se il problema vero e proprio è quello del possibile aumento di incidenti e problemi legati alla gestione di queste biciclette a pedalata assistita, forse la Comunità Europea dovrebbe valutare di investire in piste ciclabili e percorsi pensati apposta per questa tipologia di mezzo cercando così di circoscrivere gli eventuali problemi, estendendo tale servizio non solo alle E-bike, ma anche a biciclette tradizionali ed anche ai pedoni che sicuramente non guasterebbe soprattutto sulle strade del nostro "Bel Paese".