Von der Leyen apre alla guida autonoma: l'Europa pronta alla sperimentazione, Italia in prima fila
di Rosario Grasso pubblicata il 16 Ottobre 2025, alle 15:09 nel canale Mobilità Elettrica
Per la prima volta Ursula von der Leyen parla pubblicamente di guida autonoma. Riconosce l'importanza delle sperimentazioni europee e l’impegno dell’Italia nel settore. L'obiettivo: rendere l'UE terreno fertile per l'innovazione
Per la prima volta, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha affrontato il tema della guida autonoma in occasione della cerimonia del Patto dei sindaci dell'UE 2025 a Bruxelles. Durante il suo intervento ha citato l'appello dei 60 sindaci italiani che, lo scorso luglio, avevano chiesto di accelerare la sperimentazione dei veicoli senza conducente, un'iniziativa che mirava a "schierare l’Italia in prima fila" nel settore della mobilità del futuro. I sindaci si dicono pronti a ospitare nelle proprie città le sperimentazioni sulla guida autonoma.
Si tratta di un segnale importante: l'interesse diretto della Commissione dimostra che il lavoro condotto negli ultimi mesi da istituzioni, università e startup europee non è stato vano. Von der Leyen ha infatti ribadito l'impegno a favorire grandi sperimentazioni transnazionali e a rimuovere i limiti sul numero di veicoli autonomi omologabili ogni anno, un passo chiave per la crescita del settore e per rendere l'Europa un terreno fertile per la ricerca.
Le prospettive per l'Italia appaiono incoraggianti. Le nostre università vantano già tecnologie di alto livello, ma manca ancora la capacità di scalare verso l'industria. Ora, però, qualcosa si muove: stanno arrivando capitali privati e cresce la collaborazione pubblico-privata, segno che il Paese è pronto a giocare un ruolo di primo piano nel nuovo ecosistema della mobilità intelligente.
Come indicato nel paper presentato a luglio, la Commissione dovrebbe concentrare le risorse su pochi progetti ad alto potenziale, capaci di arrivare a un deployment concreto in tempi rapidi. E i potenziali campioni europei iniziano a emergere: "Moia"in Germania, i progetti francesi di trasporto pubblico autonomo e la svedese "Einride", leader nella guida autonoma dei camion, mostrano che anche l'Europa può competere con gli Stati Uniti e la Cina.
L'impegno politico e industriale non si ferma qui. A novembre è previsto un viaggio in California per osservare da vicino i servizi di guida autonoma già attivi, mentre a dicembre si terranno due eventi, a Roma e Bruxelles, per mantenere alta l'attenzione su quella che è, a tutti gli effetti, una rivoluzione destinata a ridefinire la mobilità europea.










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36 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE solo se dovessero mai raggiungere il traguardo degli 0 incidenti in 1 anno intero allora si potrà passare alla fase 2 sulle stradine di montagna.
E solo se dovessero mai raggiungere il traguardo degli 0 incidenti in 1 anno intero allora si potrà passare alla fase 2 sulle stradine di montagna.
del traffico di roma non parlo non avendoci mai guidato ma a milano non vedo particolari criticità, devi solo essere armato di pazienza.
sono invece le città dove i segnali e semafori sono "optional" lì dove davvero andrebbe vista all'opera
E solo se dovessero mai raggiungere il traguardo degli 0 incidenti in 1 anno intero allora si potrà passare alla fase 2 sulle stradine di montagna.
Se la fase 1 è la guida a Roma negli orari di punta la fase 2 dovrebbero essere gli assalti motorizzati sul fronte in Ucraina schivando le mine anticarro e i droni
Ah no?
Strano, normalmente vedi criticità ovunque...
del traffico di roma non parlo non avendoci mai guidato ma a milano non vedo particolari criticità, devi solo essere armato di pazienza.
sono invece le città dove i segnali e semafori sono "optional" lì dove davvero andrebbe vista all'opera
Diciamo che riesce a guidare bene in città come es Milano e Roma comincia a diventare realmente accessibile alla maggior parte delle persone.
Zone prive di segnaletica o dove quest'ultima è rovinata o addirittura distrutta suppongo siano in estrema periferia o completamente aree fuori città.
Magari fosse così... i consumatori italiani sono molto conservatori... ahinoi
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