Stati Uniti, attivata la prima batteria al sodio per uso a livello di rete: il progetto da 3,5 MWh

di pubblicata il , alle 14:07 nel canale Mobilità Elettrica Stati Uniti, attivata la prima batteria al sodio per uso a livello di rete: il progetto da 3,5 MWh

Peak Energy ha acceso in Colorado la prima batteria al sodio per un progetto di accumulo connesso alla rete elettrica. Con una capacità di 3,5 MWh, il sistema elimina la necessità di raffreddamento attivo e sfrutta materiali con riserve abbondanti

 

Peak Energy ha messo in funzione un impianto da 3,5 MWh, il più grande progetto di accumulo al sodio mai realizzato negli Stati Uniti. Il sistema rappresenta il primo esperimento di accumulo destinato alla rete elettrica e viene testato al Solar Technology Acceleration Center (SolarTac) di Watkins, in Colorado, in collaborazione con nove utility e produttori indipendenti di energia, da ciò che si apprende da un comunicato stampa.

La tecnologia scelta da Peak Energy è basata su batterie al sodio-fosfato pirofosfato (NFPP), che offrono prestazioni stabili sia in climi caldi che freddi senza la necessità di sistemi di raffreddamento attivo. Questo significa minori componenti meccanici, riduzione della manutenzione e un ciclo di vita più lungo: l'azienda stima un calo del 33% del degrado delle celle nell'arco di vent'anni.

Secondo le proiezioni, un impianto di queste dimensioni può garantire oltre 100 milioni di dollari di risparmio lungo il suo periodo operativo. Un traguardo particolarmente rilevante in un contesto in cui le bollette domestiche negli Stati Uniti sono destinate a crescere fino al 18% nei prossimi anni.

Le batterie al sodio offrono anche un altro vantaggio strategico: utilizzano materiali facilmente reperibili. Gli Stati Uniti dispongono delle più grandi riserve mondiali di carbonato di sodio (soda ash), uno degli ingredienti chiave, e l'intera catena di approvvigionamento può essere coperta a livello nazionale o da Paesi alleati. Questo riduce la dipendenza da fornitori esteri e assicura maggiore stabilità al settore energetico.

Il progetto, presentato a luglio e ora pienamente operativo, fornirà dati reali sul comportamento delle batterie, che saranno condivisi con le utility partner. L'azienda prevede di avviare i primi progetti commerciali su larga scala a partire dal 2027, con l'obiettivo di offrire una risposta diretta alla crescente domanda di energia accessibile e affidabile.

9 Commenti
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TorettoMilano26 Settembre 2025, 14:17 #1
bravi gli stati uniti
TheDarkAngel26 Settembre 2025, 16:45 #2
Paesi alleati? Avranno ancora alleati dopo Trump?
berson26 Settembre 2025, 18:15 #3
Con un rapido calcolo si ricava che ogni pianale (1/10 dell'altezza, 1/4 della lunghezza e metà della profondità, che sembra avere forma e dimensioni giuste per un auto, ha una capacità di 44 kWh. Spero che questa tecnologia si diffonda presto sulle auto, perché oltre che ecologica, ha alcune caratteristiche interessanti. Le case automobilistiche europee, che sanno solo lamentarsi che devono importare il litio dalla Cina, perché non costruiscono batterie al sodio, che non deve essere importato perché si trova ovunque?
softkarma26 Settembre 2025, 18:23 #4
Originariamente inviato da: berson
Con un rapido calcolo si ricava che ogni pianale (1/10 dell'altezza, 1/4 della lunghezza e metà della profondità, che sembra avere forma e dimensioni giuste per un auto, ha una capacità di 44 kWh. Spero che questa tecnologia si diffonda presto sulle auto, perché oltre che ecologica, ha alcune caratteristiche interessanti. Le case automobilistiche europee, che sanno solo lamentarsi che devono importare il litio dalla Cina, perché non costruiscono batterie al sodio, che non deve essere importato perché si trova ovunque?


Ci stava lavorando Northvolt, tutta Europea, ma sono (siamo) riusciti a farla fallire... Eppure si parlava di 160 wh/kg, un ottimo punto di partenza anche per auto dal range basso....
Max Power26 Settembre 2025, 22:39 #5
In Italia, col fotovoltaico installato, e quello che si intende installare, gioverebbe parecchio avere impianti sparsi qua e là.

Ma è molto meglio investire nella mafia , ehm nel
ponte sullo stretto
Notturnia26 Settembre 2025, 22:56 #6
Originariamente inviato da: Max Power
In Italia, col fotovoltaico installato, e quello che si intende installare, gioverebbe parecchio avere impianti sparsi qua e là.

Ma è molto meglio investire nella mafia , ehm nel
ponte sullo stretto


Mafia intendi FV ? Litio ? Quale delle varie degli eco-green ?

Detto questo.. -33% in 20 anni.. ottimo.. e quanti cicli di carica/scarica regge ? 30 mila ?
ilariovs27 Settembre 2025, 06:04 #7
Da drill, baby drill a solar baby solar è un attimo.

Daltra parte business in business e le batterie da accumulo saranno un business enorme perchè necessarie per stabilizzare la rete.


Lo sanno pure negli USA dove di mestiere estraggono petrolio e gas da un secolo.
DelusoDaTiscali27 Settembre 2025, 06:58 #8
Così dopo le pale eoliche ed i pannelli solari i nostri attivisti green avranno qualcos' altro [I][U]contro[/U][/I] cui manifestare!

Il paradosso della cosiddetta "transizione" è che a scendere in piazza sono sempre gli stessi, ieri contro il nucleare, oggi contro le pale eoliche. Credo che tanti vadano a manifestare solo per sfogare le proprie frustrazioni e che altri ostentino uno stile di vita pauperistico - tipo sgambettare in bici per far qualsiasi cosa - perché da ostentare non hanno proprio niente altro. E se L' Italia diventasse veramente "green" diventerebbero dei fessi qualunque, di qui l'inconscia pulsione a bloccare le cose.
Max Power27 Settembre 2025, 10:02 #9
Originariamente inviato da: Notturnia
Mafia intendi FV ? Litio ? Quale delle varie degli eco-green ?


Cos'è sta minchiata, il risultato di un mini ictus?

Sei stato contagiato dalla Travaglite acuta?

Oppure è Salvinismo degenerativo?

Originariamente inviato da: Notturnia
Detto questo.. -33% in 20 anni.. ottimo.. e quanti cicli di carica/scarica regge ? 30 mila ?


Se ad impianto avviato, costa poco rinnovare le celle. Chissenefrega.

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