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Riese & Müller blocca le e-bike verso gli USA: la causa sono i dazi

di pubblicata il , alle 15:37 nel canale Mobilità Elettrica Riese & Müller blocca le e-bike verso gli USA: la causa sono i dazi

Il produttore tedesco di fascia alta interrompe le spedizioni negli Stati Uniti a tempo indefinito. Dazi doganali instabili, acciaio al 50% e il ritorno delle misure della Section 301 complicano i conti e spaventano i dealer

 

Riese & Müller ha comunicato ai rivenditori statunitensi la sospensione delle esportazioni di e-bike verso gli USA per un periodo non definito. Secondo un report di Bicycle Retailer alla base della decisione vi è il ripristino di dazi fino al 50% su componenti in acciaio provenienti dall'estero, Germania inclusa, dentro un quadro tariffario giudicato imprevedibile.

Il marchio, noto per modelli premium urbani e cargo, ha spiegato che servono alcuni giorni per valutare gli impatti e i prossimi passi. La scelta arriva dopo anni di scosse regolatorie: i dazi della Section 301 nati durante la prima amministrazione Trump hanno portato tariffe al 25% su e-bike e parti di origine cinese, con conseguenze poi aggravate da misure "reciproche" che hanno aggiunto ulteriori oneri. Si è così creato un clima di instabilità con la logica delle tariffe "a ondate" che ha reso nervoso l'intero mercato, a prescindere dalla provenienza delle e-bike. Dal 1° luglio un ulteriore strato di tariffe sull'acciaio alimenta l'incertezza, per un mercato, quelle delle e-bike, che al di là di queste problematiche diventa sempre più importante.

Il caso appare anomalo perché molte e-bike, comprese quelle di alta gamma, impiegano percentuali limitate di acciaio rispetto all'alluminio. Telaio, forcella, ruote e buona parte delle sezioni strutturali, infatti, utilizzano sempre più spesso leghe di alluminio o fibra di carbonio. Il nodo critico, tuttavia, risiede nella classificazione doganale: codici poco chiari e applicazione non uniforme possono far lievitare i costi all'arrivo e costringere gli importatori a quantificare con precisione il contenuto in acciaio e il relativo valore, con il rischio di vedersi recapitare extra-dazi tra il 25% e il 50% su spedizioni dal valore a cinque cifre.

Riese & Müller

L'impatto in termini di volumi sul mercato USA resta limitato, perché Riese & Müller presidia una nicchia con clientela fedele ma numericamente ridotta. Il segnale, però, mette in allerta l'intero comparto: se un brand premium preferisce fermarsi davanti a un quadro tariffario instabile, scenari simili potrebbero coinvolgere realtà più grandi e orientate al mass market.

Nell'immediato i dealer statunitensi ricevono l'indicazione di vendere lo stock disponibile senza prendere nuovi ordini, in attesa di chiarimenti. Se la stagione dei dazi proseguirà su questa traiettoria, la pausa di Riese & Müller rischia di non restare un episodio isolato.

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