Gli autobus elettrici possono essere più convenienti dei diesel: ma solo a una condizione

di pubblicata il , alle 15:31 nel canale Mobilità Elettrica Gli autobus elettrici possono essere più convenienti dei diesel: ma solo a una condizione

Una ricerca condotta presso l'ateneo britannico di Bath analizza il rapporto fra disponibilità operativa e sostenibilità economica per gli autobus elettrici, evidenziando come i tempi di fermo prolungati possano aumentare le dimensioni delle flotte fino al 40%

 

Gli autobus elettrici rappresentano un tassello fondamentale per la decarbonizzazione del trasporto pubblico urbano, offrendo vantaggi tangibili in termini di riduzione delle emissioni e miglioramento della qualità dell'aria nelle aree metropolitane. Una ricerca condotta dall'Università di Bath e pubblicata sulla rivista accademica Case Studies on Transport Policy ha però messo in luce un aspetto critico che potrebbe compromettere la sostenibilità economica dell'elettrificazione: i tempi di inattività prolungati dovuti alla carenza di componenti di ricambio e alla necessità di interventi di manutenzione specializzati.

L'indagine ha preso in esame dati operativi reali forniti da un'azienda di trasporto pubblico britannica, applicando un modello di analisi del costo totale di proprietà (Total Cost of Ownership, TCO) su un arco temporale di 20 anni. I ricercatori hanno analizzato come le variazioni nella disponibilità operativa dei veicoli elettrici influenzino direttamente le dimensioni delle flotte necessarie per garantire lo stesso livello di servizio offerto dai mezzi diesel. Le conclusioni evidenziano che una riduzione della disponibilità di appena dieci punti percentuali rispetto ai bus tradizionali comporta la necessità di incrementare le dimensioni della flotta elettrica dal 18% al 23%. Quando la disponibilità scende all'85%, gli operatori si trovano costretti ad acquistare flotte superiori del 30-40% rispetto alle esigenze operative quotidiane, con un impatto significativo sui costi di capitale iniziali. Le aziende che gestiscono servizi in aree rurali o che dispongono di flotte ridotte risultano particolarmente vulnerabili, poiché l'acquisto di mezzi di riserva aggiuntivi rappresenta una porzione considerevole del budget complessivo.

Jac McCluskey, autore principale dello studio e ricercatore presso il Centre for Doctoral Training in Advanced Automotive Propulsion Systems dell'EPSRC, ha sottolineato come gli autobus elettrici possano trasformare radicalmente il trasporto pubblico e ridurre drasticamente le emissioni, ma l'affidabilità operativa rappresenta l'elemento mancante per completare il quadro. Secondo la ricerca, il rafforzamento delle catene di approvvigionamento, la disponibilità di componenti di ricambio e lo sviluppo delle competenze necessarie per le riparazioni sono fattori determinanti per garantire che i veicoli elettrici possano offrire servizi affidabili ed economicamente sostenibili tanto nelle grandi città quanto nei centri abitati più periferici. L'analisi ha inoltre evidenziato come il progresso tecnologico e la riduzione dei costi delle batterie stiano progressivamente avvicinando gli autobus elettrici alla parità economica con i diesel in termini di costi operativi. Il nodo critico rimane però la gestione della disponibilità operativa, che può vanificare i vantaggi economici legati ai minori costi di carburante e manutenzione.

L'impatto economico e le prospettive per la mobilità a emissioni zero

Lo studio ha delineato due scenari futuri differenti basati sull'evoluzione dell'affidabilità dei mezzi elettrici. Lo scenario pessimistico prevede che, qualora la disponibilità operativa non dovesse migliorare rispetto ai livelli registrati fino al 2020, gli operatori potrebbero necessitare di sussidi pubblici fino al 45% dei costi e di sostegno finanziario continuo anche oltre il 2040. Lo scenario ottimistico ipotizza invece che, mantenendo il ritmo di miglioramento attuale dell'affidabilità, le sovvenzioni necessarie potrebbero ridursi al 30-40% per poi azzerarsi completamente entro il 2032. Il governo del Regno Unito ha già riconosciuto le difficoltà finanziarie legate alla transizione elettrica e ha istituito il programma Zero Emission Bus Regional Areas, che copre fino al 75% della differenza di costo fra autobus elettrici e diesel, il 75% delle spese infrastrutturali e il 50% dei costi imprevisti. I risultati del programma sono già visibili: nel 2023 gli autobus elettrici hanno rappresentato il 60% di tutte le nuove immatricolazioni di bus nel Regno Unito, con un incremento del 76% rispetto all'anno precedente.

La ricerca dell'ateneo britannico conferma che gli autobus elettrici sono essenziali per il futuro del trasporto pubblico a emissioni zero, capaci di ridurre le emissioni di gas serra nell'intero ciclo di vita fino all'80%, percentuale che potrebbe superare l'85% entro il 2050 con il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica del Regno Unito. Lo studio è stato realizzato in collaborazione con The Big Lemon, azienda che ha partecipato attivamente alla ricerca sfruttando l'enorme quantità di dati raccolti su diverse tipologie di bus elettrici: mezzi nuovi, usati e diesel riconvertiti, provenienti da produttori sia nazionali che internazionali. La collaborazione con l'Università di Bath ha permesso di utilizzare questi dati per comprendere meglio l'economia dell'approvvigionamento di autobus elettrici e condividere l'esperienza con l'intero settore.

Per accelerare la transizione in modo equo e accessibile, l'attenzione deve spostarsi dalle prestazioni energetiche a quelle logistiche e operative. Migliorare l'affidabilità e la gestione dei componenti di ricambio non è un semplice dettaglio tecnico, ma il fattore chiave che può ridurre drasticamente i costi per gli operatori e garantire che la rivoluzione del trasporto pubblico a basse emissioni raggiunga tutte le aree geografiche, incluse quelle al di fuori dei grandi agglomerati urbani. Aumentare l'affidabilità operativa permetterà di rendere la transizione più rapida, equa ed economicamente sostenibile per tutti gli attori coinvolti.

La ricerca evidenzia infine come l'industria stia progressivamente maturando, con catene di approvvigionamento più solide, maggiore disponibilità di tecnici specializzati e una migliore comprensione delle esigenze di manutenzione specifiche dei veicoli elettrici. Gli investimenti in formazione tecnica e nello sviluppo di reti di assistenza capillari rappresenteranno elementi cruciali per garantire che l'elettrificazione del trasporto pubblico possa procedere senza ostacoli operativi che ne compromettano la sostenibilità economica a lungo termine.

11 Commenti
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alexfri22 Ottobre 2025, 17:20 #1
Una condizione?... una condizione??? Quale CONDIZIONE??? Ti prego qualeeeee Quale Condizione dimmelo dimmelo!!!!!
ninja75022 Ottobre 2025, 17:23 #2
Originariamente inviato da: alexfri
Una condizione?... una condizione??? Quale CONDIZIONE??? Ti prego qualeeeee Quale Condizione dimmelo dimmelo!!!!!


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Strato154122 Ottobre 2025, 17:52 #3
è solo sufficiente che le riparazioni siano velocizzate e i tempi di fermo per ricarica siano ridotti e forse non serve aumentare i numeri di flotta per fare già ciò che si fa con le flotte termiche.....Grazie graziella!
Ginopilot22 Ottobre 2025, 17:56 #4
La conferma che gli autobus elettrici sono meno convenienti. Come del resto qualsiasi mezzo elettrico.
Strato154122 Ottobre 2025, 17:59 #5
Originariamente inviato da: Ginopilot
La conferma che gli autobus elettrici sono meno convenienti. Come del resto qualsiasi mezzo elettrico.


In questo anche i nostri "esperti" cadono in fallo con i loro stessi numeri!! E glielo dicono pure!!!!

https://www.vaielettrico.it/vi-conv...ro-comparatore/

Provate il comparatore e poi vedrete!
Ginopilot22 Ottobre 2025, 18:56 #6
Originariamente inviato da: Strato1541
In questo anche i nostri "esperti" cadono in fallo con i loro stessi numeri!! E glielo dicono pure!!!!

https://www.vaielettrico.it/vi-conv...ro-comparatore/

Provate il comparatore e poi vedrete!


Sulla pagina parla di miglior risultato -422 e peggiore -1.042. Migliore e peggiore in che senso?
Facciamo finta che significhi che il risparmio massimo sia di 1000 euro, in 10 anni sono 10k. Manco il costo di acquisto recupero.
Ma da come e' scritto sembrerebbe addirittura che nel migliore dei casi si spendono 422 euro annui in piu' con l'auto elettrica.
berson22 Ottobre 2025, 18:57 #7
Originariamente inviato da: Ginopilot
La conferma che gli autobus elettrici sono meno convenienti. Come del resto qualsiasi mezzo elettrico.


A meno che tu non sia proprietario di un'azienda di trasporti questo non ti dovrebbe interessare. Ti dovrebbe interessare di più il fatto che i fumi dei bus diesel aumentano significativamente le probabilità che tu muori di tumore. Da quel punto di vista sicuramente convengono anche a te, i conti economici lasciali fare ad altri.
Ginopilot22 Ottobre 2025, 19:16 #8
Originariamente inviato da: berson
A meno che tu non sia proprietario di un'azienda di trasporti questo non ti dovrebbe interessare. Ti dovrebbe interessare di più il fatto che i fumi dei bus diesel aumentano significativamente le probabilità che tu muori di tumore. Da quel punto di vista sicuramente convengono anche a te, i conti economici lasciali fare ad altri.


Ma quali fumi, ancora con sta roba? I motori diesel moderni non emettono una mazza di niente, i valori dell'aria che respiriamo sono ampiamente nella norma.
Strato154122 Ottobre 2025, 20:12 #9
Originariamente inviato da: berson
A meno che tu non sia proprietario di un'azienda di trasporti questo non ti dovrebbe interessare. Ti dovrebbe interessare di più il fatto che i fumi dei bus diesel aumentano significativamente le probabilità che tu muori di tumore. Da quel punto di vista sicuramente convengono anche a te, i conti economici lasciali fare ad altri.


Se parliamo degli autobus di 20-30 anni fa puoi anche avere ragione, se parliamo dei nuovi euro 6 fap, ad blue al plutonio direi che è ben peggio respirare pellet o legna...Cose che in pianura si stanno respirando in grande quantità in questi giorni...ma gli "esperti" non lo sanno o fingono di non saperlo..
Qarboz23 Ottobre 2025, 12:57 #10
Originariamente inviato da: alexfri
Una condizione?... una condizione??? Quale CONDIZIONE??? Ti prego qualeeeee Quale Condizione dimmelo dimmelo!!!!!


La condizione è che convengono se la differenza del costo di acquisto (tenendo conto anche del maggior numero di mezzi) la paga qualcun altro...

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