Anche Roma riduce la velocità nel centro storico a 30 km/h: cosa cambia per traffico e pedoni?
di Rosario Grasso pubblicata il 28 Agosto 2025, alle 16:00 nel canale Mobilità Elettrica
Il Comune di Roma introduce il limite di 30 km/h nel cuore della città: un cambiamento che porta in dote conseguenze su sicurezza, mobilità e tutela del patrimonio. Il confronto con Bologna mostra benefici tangibili nella riduzione degli incidenti
Roma Capitale ha deciso di introdurre il limite massimo di 30 km/h in molte vie del centro storico. La "zona 30", infatti, viene estesa a circa 50 strade già individuate mentre altre 40 sono già state previste per ciascun municipio, secondo il piano attualmente in fase finale di definizione. La nuova regolazione punta a mettere in sicurezza aree ad alta densità pedonale, favorire mobilità lenta e tutelare l’integrità del tessuto monumentale.
Il perimetro interessato rientra nell'ambito urbanistico "Centro Storico – Municipio I", come definito nella delibera DCC n. 35/2010, che ne delimita le vie e piazze. Il documento identifica con precisione i confini delle zone rispetto a rioni come Trevi, Pigna, Campo Marzio e Regola.
Dal punto di vista tecnico, la moderazione della velocità consente di evitare gli ostacoli improvvisi e di dover reagire in meno tempo. I dati elaborati in analoghe realtà urbane, come Bologna, mostrano che l'introduzione dei 30 km/h ha portato a una diminuzione del 13,1 % degli incidenti totali e del 31 % di quelli gravi.
Un'analisi economica basata su dati reali raccolti dalle scatole nere delle auto, inoltre, ha evidenziato un risparmio stimato di 150 milioni di euro in sei mesi, grazie alla riduzione degli incidenti, di emissioni e frenate brusche, con un impatto trascurabile sui tempi di percorrenza, inferiori a 30 secondi su un tragitto medio di circa 10 minuti.
Applicare questo modello nella capitale comporta vantaggi che vanno oltre la sicurezza: minore inquinamento acustico e atmosferico, flussi veicolari più regolari, maggiore spazio per pedoni e ciclisti, e protezione del patrimonio storico dalla vibrazione eccessiva dei veicoli in transito.
Il modello Bologna, del resto, dimostra come la riduzione del limite di velocità trasforma anche la gravità degli incidenti, che diventano quasi sempre "codice verde", ossia meno dannosi. Il confronto con la città emiliana evidenzia che l'effetto non è solo statistico, ma palpabile anche nei comportamenti quotidiani e nella percezione di sicurezza dei cittadini.
Da un punto di vista operativo, l'introduzione di una "zona 30" richiede interventi di segnaletica orizzontale e verticale, revisione dei dispositivi di calmieramento del traffico (come dossi, cuscini berlinesi, rotatorie), e un monitoraggio attento della velocità. La sinergia tra tecnologie di rilevamento, controlli dinamici e infrastrutture leggere è essenziale perché la misura non resti solo normativa, ma si traduca in risultati reali.










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23 Commenti
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Quelli al burro se ci sono.
..e una coca grande.
Io mi sarei aspettato i 90 allora anche davanti alle scuole, e basta strisce pedonali perché i machi altri menti come fanno? Vuoi passare sulla strada? A tuo rischio e pericolo.
Perché pago il bollo altrimenti?
E anzi anzi che ancora siamo all'inizio e c' stato solo il buon Lepore e Sala come precursori. Fra un paio di anni, tempo che i dati di più città si cumulino non credo che resterà una sola città senza zone 30.
I boccaloni credevano di cavarsela comprando auto elettriche, ma pian piano fuori tutti! Le città saranno per le élite, almeno i quartieri in "ordine", il resto lasciato in meno a criminalità e "risorse".
Invece di mettere limiti assurdi, non sarebbe meglio presidiare il rispetto di quelli già esistenti? No troppo facile.
Se si vuole vivere bene meglio avere stipendi da 4-5 zeri mensili oppure starne alla larga..E sono proprio i sindaci "socialisti" a proporre misure classiste, alla faccia del mondo al contrario
I boccaloni credevano di cavarsela comprando auto elettriche, ma pian piano fuori tutti! Le città saranno per le élite, almeno i quartieri in "ordine", il resto lasciato in meno a criminalità e "risorse".
Invece di mettere limiti assurdi, non sarebbe meglio presidiare il rispetto di quelli già esistenti? No troppo facile.
Se si vuole vivere bene meglio avere stipendi da 4-5 zeri mensili oppure starne alla larga..E sono proprio i sindaci "socialisti" a proporre misure classiste, alla faccia del mondo al contrario
Non vedo l'ora di ripristinare le antiche mura delle città per tenere i balordi fuori dai nostri amati centri!
Non ho capito se in cavallo ci posso andare.
Non ho capito se in cavallo ci posso andare.
Dato che tra i problemi maggiori di fine XIX secolo c'era la questione sterco animale lungo le strade cittadine, dubito..
Motoscarpa, sperando di stare sempre bene e sperando nel clima favorevole.. Se diluvia te la prendi, se c'è vento voli, se fa caldo te lo tieni
Mah...
Qui da me in comuni di campagna sperduti nel nulla gli stanno mettendo ovunque...
Mi vedo gente morta perchè a 30Km/h le ambulanze arrivano dopo 1h all'ospedale,
e tanto bello propagandare quando poi i servizi mancano.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".