Anche Duracell entra nel settore della ricarica per auto elettriche: l'iconico design sulle colonnine
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Ottobre 2025, alle 10:05 nel canale Mobilità Elettrica
Duracell ha deciso di sviluppare una sua rete di ricarica ultra fast, e lo farà partendo dal Regno Unito, dove ha individuato un potenziale superiore agli Stati Uniti
Auto elettriche ricaricate da colonnine con un design che forse è il più iconico di sempre nel mondo dell'elettricità. È quello che succederà non appena saranno attive le prime stazioni di ricarica ad alta potenza a marchio Duracell, nel Regno Unito.
La storica azienda di batterie ha quindi deciso di entrare in questo settore in forte sviluppo, ma non lo farà in casa propria, negli Stati Uniti, ma in UK, dove ha individuato, a ragione, uno dei mercati con più potenzialità per l'elettrico.
Per creare la sua rete chiamata Duracell E-Charge non interverrà direttamente, ma si affiderà a Elektra Charge, che avrà in licenza il network, e a EV Network (EVN), uno dei principali sviluppatori di infrastrutture di ricarica del Regno Unito, che finanzierà e costruirà gli hub di ricarica.

Ovviamente nell'idea di Duracell ci sono stazioni di ricarica rapida ad alta potenza, con colonnine da 400 kW (nelle foto rendering sembrano le ormai consuete Alpitronic di fabbricazione italiana), con tutti i possibili metodi di accesso: app, pagamenti contactless in loco, ed anche protocollo plug&charge.
Tutto sarà studiato nei minimi dettagli, dall'interfaccia dei display delle colonnine, fino alla segnaletica, per rendere l'esperienza il più semplice possibile, puntando anche ad un'assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Citando proprio l'esperienza centenaria della sua azienda, Mark Bloxham, amministratore delegato di Duracell E-Charge, ha spiegato: "Ricaricare l'auto dovrebbe essere semplice come cambiare le batterie del telecomando. Collega. Attiva. Vai.".
I piani sono rapidi e ambiziosi. I primi sei siti saranno operativi entro fine 2025, per poi arrivare ad almeno 100 stazioni di ricarica con almeno 500 punti di ricarica entro il 2030, con il solito posizionamento intelligente, per intercettare le grandi arterie di passaggio o punti di interesse commerciale.










ASUS Expertbook PM3: il notebook robusto per le aziende
Test ride con Gowow Ori: elettrico e off-road vanno incredibilmente d'accordo
Recensione OnePlus 15: potenza da vendere e batteria enorme dentro un nuovo design
Bonus Elettrodomestici 2025, si parte: come richiederlo da domani (con click day)
Jeff Bezos torna al comando, stavolta di una startup AI che promette di rivoluzionare auto, computer ed esplorazione spaziale
Anthesi sceglie OVHcloud per digitalizzare la Pubblica Amministrazione








8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa perchè sotto alle macchine elettriche non fanno un grande vano batterie, con 2 o 4 enormi Duracell AA, chiuse da uno sportellone con la vite grossa che serve un cacciavitone ????
Quindi le due immagini dell'articolo sono un rendering generato con la IA?
Non saprei se con IA o rendering "umani"
Chi va piano va sano e va lontano.
Non è mai troppo tardi.
Ogni lasciata è persa.
Chi dorme non piglia pesci.
Il treno è passato.
La nave è partita senza di te.
Ogni tempo ha la sua stagione.
Complimenti.
Ma perchè sotto alle macchine elettriche non fanno un grande vano batterie, con 2 o 4 enormi Duracell AA, chiuse da uno sportellone con la vite grossa che serve un cacciavitone ????
beh è il concetto di standardizzazione e battery swap
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".