Tesla torna a crescere nei ricavi, ma gli utili deludono: Musk punta tutto su robot e AI

Tesla ha registrato un incremento dei ricavi del 12% nel terzo trimestre 2025, interrompendo due periodi consecutivi di flessione. Il fatturato ha raggiunto 28,1 miliardi di dollari, superando le attese di mercato (26,37 miliardi), ma gli utili per azione, pari a 50 centesimi, sono risultati inferiori alle previsioni degli analisti (54 centesimi). L'utile netto si è ridotto del 37%, attestandosi a 1,37 miliardi di dollari, un calo legato alla riduzione dei prezzi dei veicoli elettrici e all'aumento del 50% delle spese operative, dovuto in parte a progetti legati all'intelligenza artificiale.

Il trimestre è stato inoltre influenzato dalla fine dei crediti d'imposta federali per i veicoli elettrici, aboliti dal nuovo piano di spesa statunitense, che ha temporaneamente anticipato le vendite.

Nonostante il ritorno alla crescita complessiva, la società continua a soffrire in Europa, dove il calo della domanda è legato sia alla concorrenza di BYD e Volkswagen, sia al deterioramento dell'immagine del marchio, influenzata dalle posizioni politiche di Elon Musk.

Durante la conference call, Musk ha dedicato poco spazio alle performance finanziarie e alla domanda di veicoli, preferendo concentrarsi sulla visione a lungo termine di Tesla, fondata su robotaxi, intelligenza artificiale e robot umanoidi.

Il CEO ha ribadito che milioni di vetture Tesla potrebbero diventare "robotaxi" grazie a un semplice aggiornamento software, anticipando un servizio di ride hailing autonomo che, secondo le sue previsioni, sarà operativo ad Austin entro la fine dell'anno e in 8-10 città statunitensi entro il 2025, inizialmente con autisti di sicurezza a bordo.

Musk ha poi esteso il discorso al progetto Optimus, il robot umanoide di Tesla, arrivando a definirlo "il più grande prodotto di tutti i tempi" e persino un futuro "chirurgo". Una nuova versione, denominata Optimus V3, è attesa per il primo trimestre del 2026.

Sul fronte tecnologico, Musk ha svelato nuovi dettagli sull'AI5, il chip per l'intelligenza artificiale sviluppato internamente da Tesla e destinato a sostituire le soluzioni precedenti nei sistemi di guida autonoma e nei robot. Il chip sarà prodotto da Samsung in Texas e da TSMC in Arizona, con l'obiettivo dichiarato di raggiungere un'"eccesso di produzione" per supportare anche i datacenter di Tesla.

Il CEO ha sottolineato come il design del chip sia stato ottimizzato per le esigenze interne, eliminando componenti legacy e puntando su una "radicale semplicità". Secondo Musk, l'AI5 potrebbe offrire il miglior rapporto prestazioni/prezzo nel settore dell'AI "forse di un fattore 10".

Tesla continuerà comunque a utilizzare le GPU NVIDIA per l'addestramento dei modelli, e dichiara oggi una potenza computazionale equivalente a 81.000 GPU H100. Nel frattempo, la società di Musk xAI sta costruendo un secondo supercomputer basato su chip Nvidia Grace Blackwell a Memphis, Tennessee.

Nonostante le ambizioni tecnologiche, la mancanza di indicazioni chiare sul quarto trimestre e la diminuzione della redditività hanno deluso gli investitori. Il titolo è sceso di oltre il 3,5% ieri, mentre Tesla si prepara a presentare ai soci un nuovo piano di compensi per Musk - potenzialmente da un trilione di dollari - nel meeting di novembre.

Ricordiamo che nel Q3 Tesla ha consegnato oltre 497.000 vetture e ha introdotto Model Y e Model 3 Standard, mentre nelle scorse ore sono state annunciate in Italia le Model S e X in versione 2025.