Tesla, incendio alla fabbrica tedesca: celle al litio cadute da un nastro trasportatore

La fabbrica Tesla di Grünheide, nel Brandeburgo, ad inizio settimana ha dovuto interrompere diverse operazioni a causa di un incendio scoppiato nel reparto di assemblaggio batterie. Tutti i dipendenti sono stati evacuati, compresi quelli addetti ai motori elettrici, in quanto area adiacente a quella interessata dalle fiamme.

Secondo una ricostruzione della testata Handelsblatt, e anche secondo dichiarazioni ufficiali dell'Ufficio per l'Ambiente del Land Brandeburgo (LfU), diverse celle al litio sarebbero cadute (per cause ancora da stabilire) da un nastro trasportatore al primo piano, precipitando fino al piano terra attraverso un condotto. Si tratterebbe di 512 celle, ovvero circa due terzi di un intero pacco batteria.

Questo ha causato l'incendio, e ci sono volute alcune ore per estinguerlo. Nessuno è rimasto ferito nell'incidente, e per il tempo necessario solo le forze dell'ordine e i Vigili del Fuoco hanno potuto accedere all'area, dotati di giubbotto antiproiettile.

Nella fabbrica tedesca Tesla utilizza celle NCM di LG Energy Solution e celle LFP di CATL, e queste ultime molto difficilmente prendono fuoco, quindi è più probabile che l'incidente sia legato alle prime.

Sono inoltre stati esclusi danni ambientali, in quanto tutta l'acqua utilizzata per domare le fiamme è rimasta all'interno dell'edificio, ed una ditta specializzata è stata incaricata di raccoglierla. Le normali operazioni in fabbrica sono riprese solo per il reparto motori, mentre chi è addetto alle batterie nel frattempo sta svolgendo corsi di formazione e di primo soccorso.