Nexperia, l'incontro tra Trump e Xi Jinping porta alla tregua: sospiro di sollievo per l'auto europea
di Manolo De Agostini pubblicata il 03 Novembre 2025, alle 06:21 nel canale Mercato Green
Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un'intesa che prevede la ripresa delle attività Nexperia in Cina, garantendo la produzione di chip cruciali per l'automotive globale. Pechino revocherà parzialmente le restrizioni all'export, mentre Washington rinvierà nuove sanzioni.
Nell'accordo generale trovato tra Stati Uniti e Cina la scorsa settimana relativo alle tensioni commerciali, c'è anche un punto che riguarda da vicino i produttori di automobili mondiali, specie quelli europei che nei giorni scorsi avevano lanciato un fortissimo grido d'allarme.
La Casa Bianca, riporta in un "fact sheet" sull'incontro, ha ottenuto da Pechino quanto segue: "La Cina adotterà misure adeguate per garantire la ripresa delle attività commerciali dagli stabilimenti Nexperia in Cina, consentendo la produzione di chip legacy fondamentali per il resto del mondo". L'intesa farebbe parte di un quadro più ampio volto a stabilizzare gli scambi tecnologici tra le due potenze.

Non ci sono tempistiche o altre informazioni più dettagliate in questo momento, quindi è possibile che comunque si verifichino sofferenze e interruzioni della filiera per qualche produttore nel breve periodo. Tuttavia, è un punto rassicurante per l'intera filiera dell'automotive.
A stretto giro la Cina, tramite il Ministero del Commercio, ha annunciato la revoca parziale delle restrizioni all'export imposte al produttore olandese di semiconduttori Nexperia, controllato dal gruppo cinese Wingtech Technology e "nazionalizzato" dai Paesi Bassi.
Secondo quanto riportato, la Cina consentirà la ripresa delle spedizioni dei chip di Nexperia "nei casi idonei", senza tuttavia precisare i criteri di eleggibilità. Il ministero ha affermato che la misura riflette la volontà di "bilanciare la sicurezza nazionale con la stabilità delle catene di approvvigionamento globali", e al contempo ha criticato i Paesi Bassi per quella che ha definito "un'interferenza impropria negli affari interni delle imprese".
Parallelamente, gli Stati Uniti differiranno di un anno la decisione su nuove restrizioni a carico di alcune sussidiarie cinesi, senza però specificare quali.
Nexperia, che nel 2024 ha registrato circa 2 miliardi di dollari di ricavi, di cui il 60% provenienti dal settore automotive, fornisce componenti essenziali come diodi e transistor impiegati in centinaia di sistemi elettronici per veicoli. La carenza di questi chip, prodotti in gran parte in Cina, ha rapidamente bloccato diverse linee di montaggio in Nord America ed Europa.
Secondo fonti citate dal Wall Street Journal, l'accordo è stato raggiunto anche sotto la forte pressione delle aziende del settore auto ed elettronico, preoccupate per l'aggravarsi delle difficoltà di approvvigionamento.










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3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAdesso Trump è distratto dalla ricerca di una "breve guerra vittoriosa" con il Venezuela, ma ritornerà a far danni pure a noi in men che non si dica.
Simultaneamente Xi sta continuando ad espandere in modo aggressivo il controllo cinese sulle economie estere e la cosa è già ora a livelli pericolosi.
Adesso è in ballo con il Venezuela (nel caso, in pratica sta dichiarando guerra a una nazione sovrana) e nel frattempo ha stretto la mano a Putin dicendo che aveva fatto finire la guerra, mentre ora sta per fornire missili a lunga gittata all'Ucraina.
Davvero, dovrebbe fare paura come Putin, Kim Jong-Un e simili...
Adesso Trump è distratto dalla ricerca di una "breve guerra vittoriosa" con il Venezuela, ma ritornerà a far danni pure a noi in men che non si dica.
Simultaneamente Xi sta continuando ad espandere in modo aggressivo il controllo cinese sulle economie estere e la cosa è già ora a livelli pericolosi.
siamo troppo attaccati ai soldi: finché la Cina produrrà a basso costo, compreremo tutto da lì.
C'è stato un momento, subito dopo la crisi del Covid, nel quale qualcuno ha pensato al reshoring. Poi hanno fatto i conti e si sono detti "ma sì, tanto cosa vuoi che succeda? Perché dovrei spendere il doppio o il triplo quando posso comprare altrove?"
Resteremo tritati negli ingranaggi di questo meccanismo, vedrai...
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