Nexperia avverte i costruttori di auto giapponesi: forniture di chip non garantite

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Mercato Green Nexperia avverte i costruttori di auto giapponesi: forniture di chip non garantite

Il produttore di chip Nexperia ha avvertito i clienti giapponesi di possibili problemi di fornitura, dopo il recente intervento del governo dei Paesi Bassi che ha sottratto il controllo dell'azienda alla proprietà cinese. La situazione rischia di influenzare la filiera globale dei semiconduttori e il settore automotive, anche europeo.

 

Nexperia ha informato i propri clienti giapponesi del settore automotive che potrebbe non essere più in grado di garantire la fornitura regolare di alcuni componenti.

L'allarme è stato confermato dalla Japan Automobile Manufacturers Association (JAMA), secondo cui diversi fornitori di componentistica automobilistica hanno ricevuto la notifica. Le aziende del settore stanno ora valutando contromisure per ridurre l'impatto di un'eventuale interruzione.

"I chip prodotti dalle aziende coinvolte sono componenti fondamentali utilizzati nelle centraline elettroniche e in altri sistemi critici - ha dichiarato l'associazione - e riconosciamo che questo incidente potrebbe avere gravi ripercussioni sulla produzione globale dei nostri associati".

L'azienda olandese, controllata dal gruppo cinese Wingtech Technology, è al centro di un caso geopolitico da manuale in queste settimane. Come riportato, l'origine del problema risale alla decisione del governo olandese di assumere il controllo diretto della sede Nexperia di Nijmegen, in un'azione definita "senza precedenti", volta a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento europeo di semiconduttori. La mossa è avvenuta in un contesto di crescente tensione tra Stati Uniti e Cina, dopo che Washington aveva minacciato di inserire Nexperia nella lista nera del commercio a causa del suo legame con Wingtech (che fa parte della Entity List).

La situazione ha innescato una frattura tra la filiale europea e quella cinese del gruppo: Nexperia China ha affermato che le proprie attività "proseguono regolarmente" e che l'azienda resta pienamente conforme alle normative locali, ma il conflitto interno rischia di compromettere l'intera catena produttiva.

I principali costruttori automobilistici stanno monitorando con attenzione l'evolversi della vicenda. Quelli europei, riuniti nell'associazione ACEA, hanno avvertito che in caso di stop ai chip Nexperia si rischia il fermo delle linee di produzione in poche settimane.

Volkswagen ha istituito una task force per analizzare il livello di esposizione della propria filiera, mentre Toyota, Nissan e Honda stanno conducendo valutazioni simili. Anche Mitsubishi Electric, che intrattiene dal 2023 una partnership strategica con Nexperia per i semiconduttori di potenza, ha confermato di aver adottato misure di mitigazione.

19 Commenti
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coschizza23 Ottobre 2025, 12:38 #1
l'europa deve fallire come unione ormai fa solo che danni a ogni mossa, come paese dobbiamo tirarci fuori
ogni giorno che passa l'europa cerca di distruggere il mercato auto europeo come se fossero al soldi di qualche paese straniero che ne trarra i benefici

Loro dicono l'esatto opposto ma le loro azioni parlano per loro in maniera innequivocabile
AlexSwitch23 Ottobre 2025, 12:52 #2
Da articolo: " I principali costruttori automobilistici stanno monitorando con attenzione l'evolversi della vicenda. Quelli europei, riuniti nell'associazione ACEA, hanno avvertito che in caso di stop ai chip Nexperia si rischia il fermo delle linee di produzione in poche settimane. ".

In realtà ciò sta già accadendo visto che VW ha appena fermato la linea di produzione della Golf nello stabilimento di Wolfsburg. A breve, sempre dal comunicato dell'azienda, dovrebbero stoppare altre linee negli stabilimenti spagnoli. Nella stessa situazione anche Stellantis che, nonostante i proclami " patriottici " del CEO Filosa, si sta apprestando ad aumentare la produzione in Nord Africa ( Marocco ed Algeria ) segando quella in Spagna già colpita da fermi produttivi.
pengfei23 Ottobre 2025, 12:56 #3
Originariamente inviato da: coschizza
l'europa deve fallire come unione ormai fa solo che danni a ogni mossa, come paese dobbiamo tirarci fuori
ogni giorno che passa l'europa cerca di distruggere il mercato auto europeo come se fossero al soldi di qualche paese straniero che ne trarra i benefici

Loro dicono l'esatto opposto ma le loro azioni parlano per loro in maniera innequivocabile


L'Europa non c'entra nullaaaa in questa decisione, è del governo olandese, Dio Santo terza volta che lo scrivo, forse devi aggiustare la lunghezza della finestra contestuale del tuo bot
Strato154123 Ottobre 2025, 13:09 #4
He già liberiamoci dalla dipendenza dall'OPEC......Ecco cosa succede ad essere dipendenti dalla cina...
coschizza23 Ottobre 2025, 13:09 #5
Originariamente inviato da: pengfei
L'Europa non c'entra nullaaaa in questa decisione, è del governo olandese, Dio Santo terza volta che lo scrivo, forse devi aggiustare la lunghezza della finestra contestuale del tuo bot


Lo ha fatto sotto,pressione di quello europeo è quello usa sarà la 4 volta che lo scrivo ma voi non sapete nemmeno leggere bene lenotizie
LMCH23 Ottobre 2025, 13:42 #6
Il governo Olandese colpisce ancora.

Prima avevano dato l'ok all'acquisizione di Nexperia (uno spin-off di NXP) da parte di Wingtech Technologies senza pensare alle conseguenze quando si sapeva fin dal principio che NXP aveva fatto lo spin-off APPOSITAMENTE per vendere ad aziende cinesi e poi si sono resi conto che l'azienda aveva importanza strategica e che sarebbe finita di brutto nella entity list con tutte le conseguenze del caso.

Tutto questo perchè Nexperia "dava pochi profitti"; in altre parole, era in attivo, aveva un mercato consolidato e "sicuro", ma per i maGNAger di NXP non dava sufficienti utili per garantirgli i bonus, quindi l'hanno venduta, visto che la vendita sarebbe stata vantaggiosa per loro (non per l'azienda, ovviamente).
Max Power23 Ottobre 2025, 14:53 #7
Originariamente inviato da: coschizza
l'europa deve fallire


Fatti cambiare il pannolino, che è bello pieno.
Come sempre
Sandro kensan23 Ottobre 2025, 18:11 #8
Mi sa che l'Olanda, prima con ASML e adesso con Nexperia esegue pedissequamente le direttive degli USA. Esattamente come farebbe un qualsiasi paese africano colonizzato dall'Europa.
Darkon23 Ottobre 2025, 18:15 #9
Il bello di tutto questo è che poi abbiamo il coraggio di lamentarci dei metodi cinesi salvo, quando invece fanno comodo a noi, fare praticamente le stesse cose ma il bello è che a differenza della Cina che persegue i propri interessi noi non lo facciamo manco per il nostro tornaconto ma per quello degli USA.

Sogno un giorno di vedere un Europa federale veramente unita che manda a cagare gli USA e chiunque altro la voglia comandare.
Sandro kensan23 Ottobre 2025, 18:37 #10
«Da martedì il quotidiano Bild ha segnalato interruzioni parziali della produzione nello storico sito Volkswagen di Wolfsburg, con ripercussioni sulla produzione della Golf e della Tiguan. »

«Mercoledì prossimo la Volkswagen dovrebbe fermare la sua fabbrica di Wolfsburg per la produzione della Golf; secondo la Bild, tuttavia, lo stop potrebbe essere posticipato di qualche giorno qualora dovessero rivelarsi sufficienti le scorte di semiconduttori. Successivamente dovrebbe essere valutato anche lo stop per la produzione della Tiguan. Sempre il quotidiano tedesco riferisce che mercoledì dovrebbe iniziare la riduzione dell'attività anche nella fabbrica di Zwickau. Inizialmente saranno interessati gli stabilimenti del marchio principale Vw, successivamente anche la produzione di veicoli Audi, Seat/Cupra e altri marchi.»

Fonte Skytg24:

https://tg24.sky.it/economia/2025/1...ne-modelli-auto

Che brutto essere delle colonie. Se potessimo essere paesi liberi potremmo trovare dei compormessi con i cinesi, invece possiamo solo obbedire agli ordini anche se ci sta costando miliardi di fermi produzione. Basti guardare Jaguar che per un misero fermo di un numero limitato di giorni ha perso miliardi. Noi qui stiamo fermano l'intera industrie automobilistica europea e nessuno si lamenta o cerca di arrivare a un accordo non tanto con i cinesi ma con i nostri padroni.

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