Incentivi auto elettriche, via libera il 22 ottobre: parte la piattaforma per cittadini e microimprese

Dopo settimane di attesa e qualche confusione sulle date, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha confermato l'apertura ufficiale della piattaforma Sogei per la richiesta del bonus auto elettriche. Lo sportello online, accessibile da martedì 22 ottobre 2025 alle ore 12:00, permetterà a cittadini e microimprese di prenotare i contributi statali destinati all'acquisto di veicoli elettrici.

Secondo il ministero dell'Ambiente non c'è stato alcuno slittamento e le scadenze sono state perfettamente rispettate. "Si è sempre parlato di circa 30 giorni dopo l'apertura per i concessionari, che è stata il 23 settembre", hanno ribattuto dal Ministero.

L'iniziativa è finanziata con fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per un totale di 597 milioni di euro, e rappresenta un tassello della strategia governativa per la transizione verso una mobilità a zero emissioni. L'intervento è complementare agli investimenti per le infrastrutture di ricarica, con l'obiettivo di ridurre le emissioni e sostenere l'elettrificazione del parco veicoli nazionale.

Il bonus sarà accessibile a:

• Cittadini con ISEE pari o inferiore a 40.000 euro
• Microimprese con meno di dieci dipendenti e fatturato o bilancio annuo inferiore a 2 milioni di euro

L'incentivo verrà erogato direttamente dal concessionario, traducendosi in uno sconto immediato sul prezzo di vendita del veicolo, e non in un rimborso successivo.

Per ottenere il contributo sarà obbligatoria la rottamazione di un'auto a benzina o diesel Euro 5 o precedente, intestata da almeno sei mesi al richiedente.

Gli importi variano in base al reddito:

• Fino a 11.000 euro per chi ha un ISEE inferiore a 30.000 euro
• Fino a 9.000 euro per chi rientra nella fascia 30.000-40.000 euro
• Fino a 20.000 euro per le microimprese, ma solo per l'acquisto di veicoli commerciali elettrici

L'accesso al contributo è limitato ai residenti o alle imprese che operano nelle "aree urbane funzionali", ossia le città con oltre 50.000 abitanti e le relative zone di pendolarismo economico. Questo vincolo territoriale, definito per concentrare gli incentivi dove il traffico e le emissioni sono più elevate, avrebbe contribuito a ritardare l'attivazione del portale.

I fondi resteranno disponibili fino al 30 giugno 2026, salvo esaurimento anticipato. Lo scorso anno un fondo analogo da 200 milioni di euro si era esaurito in poche ore, e anche questa volta è attesa una forte domanda.

Per garantire correttezza e uniformità nelle procedure, il Ministero ha realizzato video tutorial dedicati - distinti per cittadini e microimprese - che illustrano passo passo le modalità di registrazione e compilazione della domanda.

Le microimprese potranno inoltre consultare in tempo reale, tramite un link diretto al Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA), il plafond residuo previsto dal regime "de minimis", assicurando così la piena conformità ai limiti europei.