Dati impressionanti: le auto autonome di Waymo potrebbero azzerare i morti su strada

Le aziende che sperimentano le auto completamente autonome, lo sappiamo, sono bravissime ad auto incensarsi. Ma quando Waymo, una delle più note, ha rilasciato i suoi dati statistici in forma grezza e completa, Jonathan Slotkin, Chief Medical Officer, Strategy and Growth della Harvard Medical School, ci ha messo le mani - e il cervello - per ricavare qualche considerazione in più.

Già la stessa Waymo aveva dichiarato di aver ridotto del 91% gli incidenti gravi grazie alla sua guida autonoma, ma ciò che il neurochirurgo ha scoperto è probabilmente incredibile: Waymo ha sostanzialmente risolto il tipo di incidente più grave e più frequente negli Stati Uniti, quello agli incroci, riducendolo del 95%. Ed anche quando non si riescono ad evitare, da pericolosi sono diventati incidenti di lieve entità.

Il medico-manager ha poi rapportato i dati sul tipo di tragitto, città, traffico, alle statistiche globali della NHTSA (parliamo di 150 milioni di km, non proprio poco) ed ha scoperto che se si adottassero veicoli Waymo per tutti i passeggeri, ogni anno ci sarebbero tra 33.000 e 39.000 morti in meno negli Stati Uniti. Persino un'adozione parziale, del 27%, porterebbe ad un risparmio di 10.000 vite umane.

È ancora più impressionante il dato sul risparmio economico derivante dall'assenza di tutti questi incidenti. Si stima per questo dato un risparmio tra 0,9 e 1,25 bilioni di dollari (un bilione=1.000 miliardi). La cifra è calcolata considerando sia le spese mediche in quanto tali, alle quali si sommano tutte le perdite economiche come costi sociali, mancanza di produzione sul luogo di lavoro, traffico dovuto agli incidenti, e tutto ciò che comporta la morte di una persona o la sua assenza prolungata per la produttività del Paese.

Questa ricerca non significa sicuramente che quindi i governi ed i privati passeranno ad una mobilità completamente autonoma, che sia di Waymo o di altri, dato che ci sono troppi interessi economici in gioco, ma offre certamente uno specchio sulle potenzialità della tecnologia.