Cartello del carburante: l'AGCM ha emesso multe per quasi 1 miliardo di euro
di Vittorio Rienzo pubblicata il 26 Settembre 2025, alle 17:37 nel canale Mercato Green
L’Antitrust ha sanzionato sei compagnie petrolifere per un cartello sul costo dei carburanti, attivo tra il 2020 e il 2023. Le multe ammontano a circa 936 milioni di euro. Secondo l’AGCM, le società hanno coordinato rialzi di prezzo attraverso scambi di informazioni e pubblicazioni su una testata di settore
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha concluso un’istruttoria che ha portato a una delle sanzioni più rilevanti degli ultimi anni nel settore energetico italiano. L’indagine, avviata in seguito alla segnalazione di un whistleblower, ha accertato l’esistenza di un cartello tra le principali compagnie petrolifere attive in Italia.
Secondo quanto stabilito dall’Autorità, Eni, Esso, Ip, Q8, Saras e Tamoil – quest'ultima con riferimento anche alle condotte di Repsol recentemente acquisita – hanno posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza, coordinandosi sul valore della componente bio applicata al prezzo dei carburanti.
Questa voce, introdotta per rispettare gli obblighi normativi sulla sostenibilità, ha registrato un aumento significativo: da circa 20 euro al metro cubo nel 2019 a circa 60 euro nel 2023.

Il cartello sarebbe stato operativo dal 1° gennaio 2020 fino al 30 giugno 2023. Le società coinvolte avrebbero attuato rialzi di prezzo paralleli, spesso coincidenti, attraverso lo scambio di informazioni dirette e indirette. Un ruolo non secondario, secondo l’Antitrust, è stato svolto dalla pubblicazione regolare dei dati sulla “Staffetta Quotidiana”, testata specializzata del settore energetico, che avrebbe ricevuto informazioni anche direttamente da Eni.
Al termine dell’indagine, l’AGCM ha comminato sanzioni complessive pari a 936,6 milioni di euro. Nel dettaglio: 336,2 milioni a Eni, 129,3 milioni a Esso, 163,6 milioni a Ip, 172,5 milioni a Q8, 43,7 milioni a Saras e 91 milioni a Tamoil. Nessuna multa è stata applicata a Iplom e Repsol, nonostante fossero state inizialmente coinvolte.
L’Autorità ha precisato che il comportamento accertato ha limitato la concorrenza a danno dei consumatori, incidendo sul costo finale del carburante. L’esito dell’istruttoria rappresenta un passaggio cruciale per il settore, in un contesto già caratterizzato da forti tensioni sui prezzi energetici.










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20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL’Antitrust ha sanzionato sei compagnie petrolifere per un cartello sul costo dei carburanti, attivo tra il 2020 e il 2023. Le multe ammontano a circa 936 milioni di euro. Secondo l’AGCM, le società hanno coordinato rialzi di prezzo attraverso scambi di informazioni e pubblicazioni su una testata di settore
Solite multe che fanno il solletico come alle compagnie telefoniche?
A quando il penale per i cartelli conclamati?
le multe le abbiamo gia' pagate noi, pure in anticipo.
Li obbligassero a rendere ai consumatori 100Lt a marchio per ogni mezzo posseduto forse ci scapperebbe un mezzo sorriso invece come al solito sempre e solo munti.
In più per ogni rialzo del prezzo lo Stato ci guadagna con l'IVA e le altre tasse in percentuale.
In più per ogni rialzo del prezzo lo Stato ci guadagna con l'IVA e le altre tasse in percentuale.
Il ragionamento si inceppa in un luogo comune
Se lo Stato riscuote le multe i soldi vengono reimmessi o da qualche parte, per compensare la truffa ai cittadini o comunque nelle casse, dello Stato
O FORSE si crede che i soldi saranno distribuiti a rappresentanti del governo
O FORSE si crede che verrà distribuito un assegno a ogni "acquistatore" di carburante? Continuo per ironia: un assegno uguale per tutti?
Se poi si arriva a luogocomunare che le società coinvolte rifaranno il gioco bè credo che NON FUNZIONI PROPRIO COSÌ
Comunque il periodo è più o meno relativo a quando ci fu il COVID e dopo... Ricordo che ci furono questioni quotidiane e si arrivò a indicare il prezzo medio carburanti, con rilievi fatti allora, le multe arrivano adesso tuttavia?
Ma certo che qualcuno pagherà: Noi
La “multina” verrà spalmata un po alla volta con dei rincari del carburante, con gli interessi ovviamente.
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