Rinnovabili offshore come la produzione dell’intera Norvegia: è il parco eolico cinese da 43 GW
di Giulia Favetti pubblicata il 24 Ottobre 2022, alle 12:17 nel canale Energie RinnovabiliLa città di Chaozhou, nella provincia cinese del Guangdong, ospiterà un parco eolico in grado di produrre più energia di tutte le centrali norvegesi messe insieme
Fervono i preparativi per dare vita a un parco eolico offshore da 43,3 GW, il cui inizio lavori è previsto previsto prima del 2025, come rivelato dal piano quinquennale pubblicato online dall’amministrazione della città (lo trovate qui, in lingua originale). Per avere un’immagine concreta di quanto sia strategico questo impianto in ottica green, basti pensare che nel 2021 la La Norvegia aveva 38 gigawatt di capacità, secondo i dati BloombergNEF.
Il sito prescelto è un’area marittima compresa fra i 75 e i 185 km al largo della costa della città, sullo stretto di Taiwan e secondo indiscrezioni potrebbe sfruttare turbine dotate di un nuovo tipo di rotore; le caratteristiche topografiche di questo braccio di mare, secondo i progettisti, assicurano un vento abbastanza forte da far funzionare le turbine dalle 3.800 alle 4.300 ore all'anno, un tasso di utilizzo piuttosto elevato, in grado di fornire una solida fonte energetica. Al momento non è stato riferito quanto costerà il progetto.
Wow – China just built more offshore wind capacity, in 2021 alone, than the rest of the world had managed in the last 5yrs put together
— Simon Evans (@DrSimEvans) January 25, 2022
Its 26GW now accounts for half of the world's 54GW total
Also, it added twice as much in 2021 as IEA had forecast in…December 2021 pic.twitter.com/yFpctkI1Zd
Il Paese asiatico dispone della più grande quantità di turbine eoliche offshore al mondo, che lo scorso anno gli ha permesso di segnare il record di 16,9 gigawatt di produzione da quest’unica fonte; le utility e i governi locali investono costantemente, e generosamente, nel settore delle rinnovabili creando un circolo virtuoso che, anno dopo anno, abbatte i costi dei materiali, rendendo più economico l’approvvigionamento verde rispetto a quello legato al consumo di carbone e gas naturale.
Il Presidente Xi Jinping sta a sua volta promuovendo questo genere di iniziative, in modo lento ma costante, mantenendo la rotta per azzerare le emissioni nazionali entro il 2060, come da lui stesso annunciato nel suo discorso di apertura al Congresso del 16 ottobre 2022.
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18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infola domanda che mi sorge, a parte questo tipo di politica del c**** che fa gonfiare le tariffe energetiche, cosa succede se la corrente non viene utilizzata? genera costi? si guasta? bisogna "scaricarla" da qualche parte visto che non si riesce ad accumularla?
Mettiamo che tappezziamo il mondo di fotovoltaico e eolico, se l'energia prodotta non viene utilizzata, cosa ne succede?
Parliamoci chiaro parliamo di 1,4 mld di persone questa é poca roba per una popolazione cosí grande.
Ma un campo FV oggi, un offshore domani e pian piano i risultati si vedono.
la domanda che mi sorge, a parte questo tipo di politica del c**** che fa gonfiare le tariffe energetiche, cosa succede se la corrente non viene utilizzata? genera costi? si guasta? bisogna "scaricarla" da qualche parte visto che non si riesce ad accumularla?
Mettiamo che tappezziamo il mondo di fotovoltaico e eolico, se l'energia prodotta non viene utilizzata, cosa ne succede?
L'energia é un bene prezioso qualcuno che la compra lo trovi.
Ma nel caso specifico in AA dovrebbero fare come in Trentino con la centrale di Riva del Garda.
Quando c'é il picco produttivo preleva dal lago di Garda e immagazzina centinaia di mt sopra nel lago di Ledro, qua do serve l'acqua scende e produce corrente.
A Nantes in Svizzera hanno costruito una cosa simile pochi mesi fa.
Già l'ottica "grin"...
...a parte il fatto che come italiani e con un minimo di residuale orgoglio di popolo dovremmo cercare di preferire l'italico idioma...ad esempio il misconosciuto "verde"...Poi rilevo la grande ipocrisia al solito umana con la Cina che fino ad un'epoca recentissima or sono era "paladina" del bruciamo fino all'ultimo blocco di carbone fossile; Petrolio...altro.
Mettiamo su il più grande dei supercalcolatori elettronici anche detti "supercomputer" per "minare" il mondo...ehm minare criptovalute.
Poi chissà qualcuno nelle alte sfere celesti o forse dentro alla super sovrastruttura mondiale che controlla ogni governo, democratico, dittatoriale o di altra forma ha emanato la sentenza: "Riconversione al grin...anzi no al green perché c'è da salvare il pianeta Terra !"
E tutti di conseguenza...
Marco71
Magari Giorgia ci penserà...
Seriamente, molto bene che la cina spinga su 'ste cose. Un po' preoccupante è che vogliano farlo nello stretto di Taiwan...
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