Per la prima volta, le energie rinnovabili hanno generato più energia del carbone a livello globale

di pubblicata il , alle 07:31 nel canale Energie Rinnovabili Per la prima volta, le energie rinnovabili hanno generato più energia del carbone a livello globale

Nel primo semestre del 2025, le rinnovabili hanno superato il carbone nella produzione elettrica mondiale per la prima volta nella storia. Secondo i dati di Ember, la crescita di solare ed eolico ha coperto interamente l'aumento della domanda globale, riducendo leggermente l'uso di combustibili fossili e le emissioni di CO2 del settore energetico.

 

Nel primo semestre del 2025, le fonti rinnovabili hanno generato più elettricità del carbone a livello globale per la prima volta nella storia. Lo riporta l'ultimo rapporto di Ember, think tank specializzato nell'analisi dei sistemi energetici, secondo cui la crescita combinata di solare ed eolico non solo ha soddisfatto l'intero incremento della domanda mondiale di elettricità, ma ha anche iniziato a ridurre la produzione da fonti fossili.

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Tra gennaio e giugno 2025, la domanda globale di energia elettrica è aumentata di 369 terawattora (+2,6%), un ritmo inferiore rispetto al +5,3% registrato nello stesso periodo del 2024. L'aumento più contenuto è legato a un rallentamento dell'attività industriale in Cina e India, ma anche a condizioni climatiche meno estreme, con un numero inferiore di ondate di calore in Asia meridionale.

L'espansione della produzione solare, invece, ha segnato nuovi record: +306 TWh su base annua (+31%), pari all'83% dell'intera crescita della domanda. L'energia solare ha raggiunto così una quota dell'8,8% della produzione globale, quasi raddoppiata rispetto al 2021. Anche l'eolico ha continuato a crescere (+97 TWh, +7,7%), raggiungendo una quota del 9,2% del mix elettrico mondiale.

Complessivamente, le rinnovabili hanno generato 5.072 TWh nel primo semestre, superando i 4.896 TWh del carbone e segnando un sorpasso storico. La quota complessiva delle fonti pulite (solare, eolico, idroelettrico, bioenergie e nucleare) è salita al 34,3% della produzione globale.

Il progresso non è stato uniforme. In Cina, che da sola ha installato oltre due terzi della nuova capacità solare globale (380 GW aggiunti nel semestre), la generazione da fonti fossili è diminuita del 2%. Anche l'India ha ridotto sensibilmente carbone (-3,1%) e gas (-34%) grazie a una crescita del fotovoltaico e dell'idroelettrico superiore alla domanda.

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Negli Stati Uniti e nell'Unione Europea, invece, la generazione da combustibili fossili è aumentata. Negli USA, la crescita della domanda ha superato quella delle rinnovabili, portando a un parziale ritorno al carbone, mentre in Europa la debolezza di vento e idroelettrico ha imposto un maggiore ricorso a gas e carbone per compensare la riduzione della produzione da bioenergie.

A livello globale, l'idroelettrico ha registrato una flessione del 2% (-42 TWh) a causa della siccità in regioni come Europa, Cina, Russia, Turchia e Brasile. Al contrario, il nucleare è aumentato di 33 TWh (+2,5%), sostenuto soprattutto dall'Asia - in particolare da Cina, Corea del Sud, Giappone e India - mantenendo stabile la propria quota al 9,1% del mix globale.

Grazie al contributo delle rinnovabili, le emissioni globali del settore elettrico sono diminuite dello 0,2%. Ember stima che, in assenza della crescita di solare ed eolico, le emissioni sarebbero aumentate di quasi il 4%. Le riduzioni più significative si sono registrate in Cina (-1,7%) e India (-3,6%), mentre Stati Uniti ed Europa hanno visto un aumento rispettivamente del 4,3% e 4,8% a causa della maggiore dipendenza dai combustibili fossili in presenza di condizioni meteorologiche sfavorevoli.

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Secondo Ember, il 2025 rappresenta un punto di svolta per il settore elettrico globale. "Solare ed eolico non stanno solo tenendo il passo della domanda: stanno guidando il sistema elettrico mondiale", ha dichiarato Sonia Dunlop, CEO del Global Solar Council. "Il sorpasso sul carbone è un risultato storico, ma per renderlo permanente occorre accelerare su investimenti e infrastrutture".

Se il ritmo di crescita attuale dovesse proseguire, il 2025 potrebbe essere ricordato come l'anno in cui il carbone ha raggiunto il proprio picco strutturale - e il solare ha aperto una nuova fase nella storia dell'energia globale.

26 Commenti
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barzokk07 Ottobre 2025, 07:50 #1
e intanto "grazie" alle rinnovabili e al prezzo ogni 15 minuti, al mattino e alla sera ci troviamo 160 €/MWh come ridere

e i bambini fanno ohhhhhh
cignox107 Ottobre 2025, 08:04 #2
--al mattino e alla sera ci troviamo 160 €/MWh come ridere

A me piú che altro disturba il fatto che non importa minimamente quanta energia green produciamo: per qualcuno saremo sempre blutti e cattivi e il mondo sull'orlo della distruzione e si salvi chi puó.
Ora sarebbe il caso peró di dare un taglio agli sprechi: multe salate ai negozi che sparano clima e riscaldamento, ma poi tengono le porte aperte, ai supermercati che hanno i banconi frigoriferi aperti, ai quartieri iper illuminati dalle insegne e schermi giganti, etc etc invece di colpire sempre i soliti...
Eroes7807 Ottobre 2025, 08:31 #3
Originariamente inviato da: barzokk
e intanto "grazie" alle rinnovabili e al prezzo ogni 15 minuti, al mattino e alla sera ci troviamo 160 €/MWh come ridere

e i bambini fanno ohhhhhh


Probabilmente è troppo chiedere alla gente di accendere il cervello prima di rispondere, facendo così la figura degli imbecilli.

Perchè anche le mie figlie, adolescenti, sono in grado di capire che gli achievement tecnologici e le dinamiche di mercato non c'entrano una fava gli uni con gli altri.

Altrimenti, se così non fosse, l'Islanda, che produce praticamente ogni grammo di energia grazie alle rinnovabili (geotermico in primis), non avrebbe le bollette energetiche più basse in Europa.
Seguendo il tuo ragionamento da incontinente verbale, che ritiene di commentare ogni notizia con una stupidaggine anche se non si sa nulla di nulla (troppi social, eh?), quel paese dovrebbe avere costi di 160 €/MWh; e invece, guarda un po', le due variabili non sono minimamente correlate.

"e i coglioni fanno ohhhhhhh"
TorettoMilano07 Ottobre 2025, 08:44 #4
stiamo vivendo in prima persona la transizione green e ne siamo protagonisti come generazione, possiamo essere fieri di noi stessi
DanieleG07 Ottobre 2025, 09:28 #5
Il problema è che non sono costanti, per cui vanno affiancate da una fonte che deve essere petrolio, carbone, gas o nucleare.
Non se ne scappa...
Massimiliano Zocchi07 Ottobre 2025, 10:18 #6
Originariamente inviato da: DanieleG
Il problema è che non sono costanti, per cui vanno affiancate da una fonte che deve essere petrolio, carbone, gas o nucleare.
Non se ne scappa...


Vanno affiancate da sistemi di accumulo diversificati, e da fonti non (o meno) intermittenti, come l'eolico.
Max Power07 Ottobre 2025, 10:23 #7
Originariamente inviato da: barzokk
e intanto "grazie" alle rinnovabili e al prezzo ogni 15 minuti, al mattino e alla sera ci troviamo 160 €/MWh come ridere


L'accumulo, logora chi non c'è l'ha

Originariamente inviato da: barzokk
e i bambini fanno ohhhhhh


Anche gli adulti nei manicomi . Guarda, quando ho tempo passo a trovarti

E ti porto un mini fotovoltaico da balcone
DanieleG07 Ottobre 2025, 10:26 #8
Originariamente inviato da: Massimiliano Zocchi
Vanno affiancate da sistemi di accumulo diversificati, e da fonti non (o meno) intermittenti, come l'eolico.


Non è possibile costruire un accumulo talmente grande da metter via tutta la corrente necessaria, senza contare quanto costerebbe.
Sono stime già fatte.
Max Power07 Ottobre 2025, 10:34 #9
Originariamente inviato da: DanieleG
Non è possibile costruire un accumulo talmente grande da metter via tutta la corrente necessaria, senza contare quanto costerebbe.
Sono stime già fatte.


È curioso, che per quanto riguarda l'energia nucleare, nessuno si sia mai preoccupato dell'accumulo.

Pur buttando a terra durante i bassi carichi..
alien32107 Ottobre 2025, 11:24 #10
Originariamente inviato da: Max Power
È curioso, che per quanto riguarda l'energia nucleare, nessuno si sia mai preoccupato dell'accumulo.

Pur buttando a terra durante i bassi carichi..


Tralasciamo che il nucleare è possibile regolarlo, non si fa molto perché non ne vale la pena, essendo una fonte costante puoi regolare la sua produzione in modo efficiente.

Infatti è necessario come fonte base, dove poi ci puoi sommare le rinnovabili, il punto che
in una nazione industriale averesti bisogno di un 50% di nucleare il resto pui usare
le rinnovabili. Invece si vuole andare sopra il 50% con le rinnovabili, il risultato è il blackout della Spagna

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