Il Ministro Cingolani ancora controcorrente: "Gli ambientalisti sono parte del problema, sì al nucleare"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 02 Settembre 2021, alle 10:36 nel canale Energie Rinnovabili
Il Ministro della Transizione Ecologica ancora una volta si esprime con toni forti, che sembrano andare in realtà contro il suo mandato. Dopo le ultime dichiarazioni contro gli ambientalisti ed a favore del nucleare sale la protesta
149 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl punto è sempre quantificare i costi di estrazione -> arricchimento -> rifertilizione e/o smaltimento. Ed anche su questo vedi le stime più disparate e chissà perchè nel tempo, sempre ritoccate verso l'alto.
Il reattore di Monju era parzialmente autofertilizzante.
Il pannello fotovoltaico viene riciclato da molti anni dal 90 al 98%, non prendiamo le eccezioni dei pannelli venduti usati o smaltiti nei Paesi del terzo mondo come se fossero una regola.
Sono un'eccezione.
Poi il discorso costi, prendiamo questo grafico basato sulle fonti in basso:
https://ourworldindata.org/cheap-renewables-growth
al che vedi perchè il nucleare stia perdendo interesse nel mondo.
Poi il consumo di "suolo" non è scontato: l'eolico offshore, benchè più costoso dell'onshore, si sta' diffondendo perchè riesce ad essere più efficiente ed utilizza aree di mare senza precludere, navigazione e pesca
Lo stesso il fotovoltaico sui tetti ed aree industriali.
In altre parti del mondo, i più grandi impianti solari (fotovoltaici o misti) li hanno realizzati in aree desertiche.
Il costo ambientale delle rinnovabili è superiore a quello del nucleare?
Non diamolo così per scontato, certe affermazioni vanno dimostrate anche se volessimo prendere in considerazione aspetti diversi della sola CO2.
Di sicuro l'idroelettrico ha creato grossissimi problemi ambientali, ma non geotermico, fotovoltaico ed eolico che sono di gran lunga migliori sotto questo aspetto.
Ciò nonostante, l'idroelettrico ha consentito a molti Paesi di superare una quota dell'80% di produzione elettrica nazionale da rinnovabili e raggiungere in alcuni casi il 100%.
Altrimenti dovremmo anche ricordare cosa comporta l'estrazione e l'arricchimento dell'uranio in termini ambientali.
O cosa comporta il riscaldamento dell'acqua per far funzionare la centrale:
http://large.stanford.edu/courses/2019/ph241/clark1/
Che il nucleare stia perdendo interesse non è vero ovunque, anzi ci sono molte nazioni che hanno in programma di aumentarne il peso.
A me andrebbe benissimo poter avere una fornitura 100% rinnovabile ma non vedo deserti in Italia che potrebbero garantire alte efficienze di un impianto fotovoltaico o solare. Si potrebbe provare a fare qualche calcolo di convenienza sull'eolico offshore... onestamente non saprei da noi quanto vento abbiamo e quanto sia costante. Di certo è che siamo una nazione densamente popolata già oggi.
Il costo ambientale non è quello di oggi. ma quello di domani. Oggi il mondo conta su meno del 40% di energia da fonti rinnovabili. Potenziarle e riportarle ad una popolazione in continua crescita aumenterà anche il loro costo ambientale.
Il costo di preparazione dell'uranio mi pare sia contemplato nei calcoli fatti su alcune fonti e non è superiore alle rinnovabili. Stessa cosa per l'acqua di raffreddamento: è una minima parte di quella prelevata dal mare (se fosse un lago potrebbe già essere più impattante in effetti). Additare solo il nucleare per i danni alla coral cliff mi sembra azzardato.
Le conseguenze non sono drastiche? Ma hai letto i link di Mparlav?? Decenni e decine di trilioni di yen x bonificare le aree interessate dall'incidente a Fukushima, previsioni poi al rialzo in questo senso con il rapporto del 2019 che le eleva rispetto a quello del 2017 ..ed il rapporto non è di una pagina facebook ma di un autorevole istituto di ricerca giapponese con più di 50 anni di esperienza QUI.
Ma abbi pazienza ..ragionaci un attimo.. se tu vuoi approfondire un argomento e capire le cose come stanno realmente, non penso ti convenga informarti nelle FAQ di una pagina facebook pro nucleare, rischi di ricavarne una versione un tantino di parte. [U]Ho letto tutte le FAQ della loro pagina[/U] proprio per informarmi anche da una fonte che sostiente una tesi diversa dalla mia cercando di evitari di trovarmi imprigionato in un contesto autoreferenziale come invece avviene ai frequentatori della pagina che anche davanti a materiale che dimostra che le cose non stanno come dicono loro ti citano sempre queste benedette FAQ ..e il circolo vizioso ricomincia.
Più in generale ti invito quindi a leggere anche altro, in questo caso ad esempio ti sei confrontato con persone su questo forum che ti hanno postato diverso materiale a confutazione, ti verrà un dubbio? O pensi che la verità stia tutta nelle FAQ? Se allarghi ancora le tue vedute scopri che a livello mondiale nei piani energetici per il futuro di interi stati non c'è traccia del nucleare perché è antieconomico oltre ai problemi per l'ambiente, ti verrà mezzo dubbio o sbaglio? Se approfondisci le frasi stesse del Ministro che parla con un periodo ipotetico delle centrali di quarta generazione quando è un dato di fatto che non si riescono a terminare quelle di terza, non trovi che forse qualcosa non va?
Ma abbi pazienza ..ragionaci un attimo.. se tu vuoi approfondire un argomento e capire le cose come stanno realmente, non penso ti convenga informarti nelle FAQ di una pagina facebook pro nucleare, rischi di ricavarne una versione un tantino di parte. [U]Ho letto tutte le FAQ della loro pagina[/U] proprio per informarmi anche da una fonte che sostiente una tesi diversa dalla mia cercando di evitari di trovarmi imprigionato in un contesto autoreferenziale come invece avviene ai frequentatori della pagina che anche davanti a materiale che dimostra che le cose non stanno come dicono loro ti citano sempre queste benedette FAQ ..e il circolo vizioso ricomincia.
Più in generale ti invito quindi a leggere anche altro, in questo caso ad esempio ti sei confrontato con persone su questo forum che ti hanno postato diverso materiale a confutazione, ti verrà un dubbio? O pensi che la verità stia tutta nelle FAQ? Se allarghi ancora le tue vedute scopri che a livello mondiale nei piani energetici per il futuro di interi stati non c'è traccia del nucleare perché è antieconomico oltre ai problemi per l'ambiente, ti verrà mezzo dubbio o sbaglio? Se approfondisci le frasi stesse del Ministro che parla con un periodo ipotetico delle centrali di quarta generazione quando è un dato di fatto che non si riescono a terminare quelle di terza, non trovi che forse qualcosa non va?
Beh si tratta di dati scientifici, possono essere incompleti/parziali ma sono pur sempre scientifici. Ho letto da altre fonti (tra le quali le vostre) che ci sono altri aspetti come quello economico che spesso vengono sorvolate.
In generale io credo ai numeri (non ad articoli che dicono che la risorsa X è mooooolto pericolosa come alcuni di Greenpeace ad esempio) e di conseguenza mi faccio un'opinione che può anche essere diversa dalla tua. Per quanto ho potuto leggere finora, vedo che il rischio ed il possibile danno associato di una centrale nucleare è infinitamente più basso di un plant fossile e che singoli disastri ad impianti idroelettrici hanno causato più morti di tutti gli incidenti nucleari.
Dopodiché JCER (https://www.jcer.or.jp/eng/research/policy.html CO2 Emission Red. 70%...) ha fatto un'analisi un po' più complessa che prevede 3 diversi scenari di sviluppo energetico da qui al 2050 per il Giappone. Non è contraria al nucleare ma dice semplicemente di prestare attenzione ai costi. Dopodiché secondo le loro stime sembra che i risultati ottenibili da un mantenimento del 15% da nucleare potrebbero essere simili a quelli da un potenziamento del rinnovabile che vada a soppiantare il nucleare. Credimi, se così fosse sarei il primo ad optare per il solo rinnovabile.
Io dico semplicemente che non scarto a priori la possibilità di avere una fonte di energia efficiente e continua nel caso il solo rinnovabile dovesse essere insufficiente.
Prima dimmi quale governatore di regione permetterebbe la costruzione di una centrale nucleare e soprattutto di un deposito di scorie.
In generale io credo ai numeri (non ad articoli che dicono che la risorsa X è mooooolto pericolosa come alcuni di Greenpeace ad esempio) e di conseguenza mi faccio un'opinione che può anche essere diversa dalla tua.
La tecnologia rinnovabile è all'inizio del ciclo di vita e quindi dati ne stanno arrivando in questi anni, più ricerche si fanno sull'argomento e più il quadro che ne emerge è a senso unico, non opinabile.
Personalmente piùttosto che investire miliardi e decenni nel nucleare, investirei nelle rinnovabili cercando innovazioni in grado di mitigarne i punti deboli (svulupperei tecnologie come pompaggi idrici, gravitazionali, batterie senza materiali rari, impianti con produzione di elettricità con idrogeno verde ecc..). Gli impianti nucleari esistenti li porterei a fine ciclo di vita x renderne il più possibile remunerativo l'investimento iniziale, senza poi costruirne di nuovi. Da quello che leggo piuttosto che il nucleare, nel mix energetico del futuro, scommetterei su centrali a gas progettate per modulare la produzione proprio (anche in grado di fermarsi all'occorrenza) in compensazione della variabilità delle rinnovabili; l'elettricità prodotta in questo modo emette circa la metà della CO2 del carbone ed ha costi molto inferiori a quella prodotta con il nucleare, quindi penso che come fonte di backup avrebbe molti più vantaggi che svantaggi
A me andrebbe benissimo poter avere una fornitura 100% rinnovabile ma non vedo deserti in Italia che potrebbero garantire alte efficienze di un impianto fotovoltaico o solare. Si potrebbe provare a fare qualche calcolo di convenienza sull'eolico offshore... onestamente non saprei da noi quanto vento abbiamo e quanto sia costante. Di certo è che siamo una nazione densamente popolata già oggi.
Il costo ambientale non è quello di oggi. ma quello di domani. Oggi il mondo conta su meno del 40% di energia da fonti rinnovabili. Potenziarle e riportarle ad una popolazione in continua crescita aumenterà anche il loro costo ambientale.
Il costo di preparazione dell'uranio mi pare sia contemplato nei calcoli fatti su alcune fonti e non è superiore alle rinnovabili. Stessa cosa per l'acqua di raffreddamento: è una minima parte di quella prelevata dal mare (se fosse un lago potrebbe già essere più impattante in effetti). Additare solo il nucleare per i danni alla coral cliff mi sembra azzardato.
Facciamo l'elenco delle nazioni?
Cina: con programmi nucleare che risalgono in larga parte ad oltre 10 anni fa'.
Francia: un reattore in corso di costruzione da quasi 15 anni. Gli altri in chiusura da qui a 20 anni
UK: smantellamento delle centrali esistenti, un paio di SMR da qui a 5 anni, il resto eolico offshore (consiglio di guardare l'Hornsea)
Slovenia, Romania ed Argentina: un reattore approvato. Terminerà non si sa.
Giappone: chiusura delle centrali esistenti, non ci sono piani per quelle nuove.
USA: Westinghouse è fallita anni fa'.
Sono in corso di costruzione dal 2012 e 2013 di 2 centrali con 2 reattori AP1000 (Westinghouse), in espansione a quelle esistenti, una centrale con 6 minireattori da 77 MW, 2 progetti sono in "standby" da anni per il fallimento della società di sopra. Il resto delle centrali andrà avanti fino smantellamento.
In pratica l'unico progetto davvero nuovo, sono i 7 minireattori.
Per le centrali nucleari tipicamente si costruiscono bacini di acqua dolce artificiali o comunque approvvigionamento idrico con acqua non marina, perchè non si vuole affrontare anche il costo di desalinizzazione.
Per le emissioni di CO2, il problema è che le centrali nucleari qualcuno le definisce a "zero emissioni", mentre in fase operativa le emissioni ci sono eccome, perchè quelle t di barre di combustibile necessarie ogni anno, le devi estrarre, arricchirle e/o processarle, trasportarle in loco e le scorie, riprocessarle e smaltirle.
Ogni anno per tutta la vita utile della centrale.
Per fotovoltaico ed eolico, in fase operativa non hai emissioni, se non i materiali che si rompono durante il funzionamento (ma questo avviene anche nelle centrali nucleari).
Questo al di là delle emissioni che si hanno, nella fase di produzione/costruzione iniziale e smantellamento finale, vale per il nucleare come per eolico, fotovoltaico o idroelettrico.
Questo spiega anche perchè se leggi le stime per le emissioni di CO2 x kWh prodotto, troverai che il nucleare è mediamente al livello di quelle del fotovoltaico ed eolico, ma possono essere di gran lunga superiori perchè sono estremamente più variabili (proprio per le emissioni in fase operativa di cui sopra).
In questo modo, invece di ecomostri di cemento (necessari per proteggere i reattori attuali), le nuove centrali si potrebbero costruire velocemente e con poca spesa rispetto a quelle attuali e la potenza installata si può accrescere o diminuire facilmente (a "step" da 10..20MWatt) e gli interventi di manutenzione/sostituzione si possono gare gradualmente modulo per modulo, senza interruzioni di servizio in una centrale da 50..100 moduli, ad esempio.
Sarebbero più gestibili anche se avessero un costo/MWh iniziale superiore rispetto ai reattori "tradizionali.
Guardando quelli Rolls Royce:
https://www.rolls-royce.com/~/media...e-july-2017.pdf
ok, è una brochure pubblicitaria, ma riportano:
Take just 5 years from the start of construction to the generation of the first electricity.
Rolls-Royce believes its SMR design will:
• Provide 220MW to 440MW of power, depending on the configuration, that’s the equivalent of up to 150 onshore wind turbines.
• Supply power to the grid in a timely manner at lower cost to the taxpayer and consumer, generating electricity that is at least as cheap (per MW) as power generated by today’s large scale reactors – potentially even cheaper when SMRs go into volume production.
• Represent the lowest risk by using proven technology and best value by using a high degree of commercial or standardised off-the-shelf components.
• Open up opportunities for UK supply chain companies to enter into volume manufacturing as over 75% of the design (by cost) is modular.
• Appeal to a UK commercial or international utility company or power station operator.
• Be so compact (16 metres high and 4 metres in diameter) it can be transported by truck, train or even barge.
• Sit within a power station that would be roughly five and half times the size of the pitch at Wembley, which is just one-tenth the size of a typical large-scale reactor site (40,000m2 vs 400,000m2).
Ed in particolare
[B][U]• Take just 5 years from the start of construction to the generation of the first electricity.
• Be up and running by 2028, maximising the UK’s first-mover advantage in the race for exports.
• Minimise operating costs such as refuelling and the burden of decommissioning.
• Last for 60 years.[/U][/B]
Sarebbero più gestibili anche se avessero un costo/MWh iniziale superiore rispetto ai reattori "tradizionali.
Guardando quelli Rolls Royce:
https://www.rolls-royce.com/~/media...e-july-2017.pdf
ok, è una brochure pubblicitaria, ma riportano:
Take just 5 years from the start of construction to the generation of the first electricity.
Rolls-Royce believes its SMR design will:
• Provide 220MW to 440MW of power, depending on the configuration, that’s the equivalent of up to 150 onshore wind turbines.
• Supply power to the grid in a timely manner at lower cost to the taxpayer and consumer, generating electricity that is at least as cheap (per MW) as power generated by today’s large scale reactors – potentially even cheaper when SMRs go into volume production.
• Represent the lowest risk by using proven technology and best value by using a high degree of commercial or standardised off-the-shelf components.
• Open up opportunities for UK supply chain companies to enter into volume manufacturing as over 75% of the design (by cost) is modular.
• Appeal to a UK commercial or international utility company or power station operator.
• Be so compact (16 metres high and 4 metres in diameter) it can be transported by truck, train or even barge.
• Sit within a power station that would be roughly five and half times the size of the pitch at Wembley, which is just one-tenth the size of a typical large-scale reactor site (40,000m2 vs 400,000m2).
Ed in particolare
[B][U]• Take just 5 years from the start of construction to the generation of the first electricity.
• Be up and running by 2028, maximising the UK’s first-mover advantage in the race for exports.
• Minimise operating costs such as refuelling and the burden of decommissioning.
• Last for 60 years.[/U][/B]
Ma te li proporresti come fonti energetiche "di backup" ..o primarie? Poi non ho avuto tempo di approfondire, volevo chiederti se hanno cmq le scorie radioattive come scarti
I "veri" SMR (quelli che ora vengono definiti vSMR nel senso di "very Small" o anche "batterie nucleari" per come sono compatti), hanno il vantaggio che sono molto più rapidi da installare, rimuovere o smaltire, permettono di cambiare gradualmente tecnologia invece di essere vincolati ad una specifica tecnologia di uno specifico fornitore e sopratutto sono molto più sicuri.
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