Eni e Seri avviano i lavori per il nuovo stabilimento di Brindisi: l'Italia pioniera nella produzione di batterie
di Vittorio Rienzo pubblicata il 25 Settembre 2025, alle 15:14 nel canale Energie Rinnovabili
Eni e Seri Industrial hanno avviato il progetto Eni Storage Systems a Brindisi, per produrre oltre 8 GWh/anno di batterie al litio ferro fosfato. L’impianto includerà produzione catodica e riciclo e sarà integrato con quello di Teverola per creare un unico grande polo industriale
Eni e Seri Industrial hanno ufficialmente avviato le attività di Eni Storage Systems, la joint venture costituita al 50% più un’azione da Eni e al 50% meno un’azione da Fib, società del gruppo Seri Industrial. Il progetto, annunciato nell’ottobre 2024 e ora entrato nella fase operativa, prevede la realizzazione di un polo per la produzione di batterie al litio ferro fosfato (LFP) su base acquosa nell’area industriale di Brindisi.
L’impianto punta a raggiungere una capacità produttiva di oltre 8 GWh all’anno, con batterie destinate prevalentemente agli accumuli stazionari di energia elettrica, un settore considerato strategico per accompagnare la crescita delle rinnovabili. Attualmente il progetto si trova nella fase di ingegneria e di valutazioni economiche, finanziarie e autorizzative: queste attività dovrebbero concludersi entro il primo trimestre 2026, aprendo la strada alla fase esecutiva.

Il polo brindisino non si limiterà all’assemblaggio, ma comprenderà anche la produzione della materia attiva catodica. In prospettiva, sarà attivato anche un reparto di riciclo delle batterie, con l’obiettivo di fornire materiali e servizi non solo per le attività interne, ma anche per altri operatori del settore.
Il progetto si inserisce nel piano di trasformazione industriale di Eni, che mira a rafforzare il percorso di transizione energetica con una crescente attenzione a soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. L’iniziativa conferma inoltre la partnership strategica con Seri Industrial, già impegnata con l’impianto di Teverola (Caserta), che verrà integrato con il sito di Brindisi per creare un polo tecnologico italiano dedicato alle batterie stazionarie.
L’obiettivo dichiarato è ambizioso: conquistare almeno il 10% del mercato europeo delle batterie stazionarie per consolidare il ruolo dell’Italia nel settore e contribuire allo sviluppo di un’infrastruttura energetica più resiliente e indipendente.










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