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Energia in Italia ad agosto: consumi in flessione e boom di eolico e fotovoltaico

di pubblicata il , alle 08:01 nel canale Energie Rinnovabili Energia in Italia ad agosto: consumi in flessione e boom di eolico e fotovoltaico

Ad agosto 2025 il fabbisogno elettrico italiano è calato dell'8,9% rispetto allo stesso mese del 2024, complice la riduzione delle temperature e un giorno lavorativo in meno. Cresce invece il peso delle rinnovabili, che hanno coperto quasi la metà della domanda. In aumento fotovoltaico, eolico e capacità di accumulo.

 

Il consueto report mensile di Terna rappresenta l'occasione giusta per fare il punto sullo stato del sistema elettrico italiano, con un'analisi, in particolare, dei dati di agosto 2025, mese che ha registrato un impatto importante da parte delle rinnovabili. Andiamo a riepilogare tutti i numeri forniti da Terna.

I dati di agosto 2025

I dati forniti da Terna chiariscono che la domanda di energia elettrica in Italia si è attestata a 24,7 miliardi di kWh, segnando una contrazione dell'8,9% rispetto allo stesso mese del 2024, quando era stato registrato il dato record di 27 miliardi di kWh (+8,6%). A influire sul confronto hanno contribuito un giorno lavorativo in meno (20 contro 21) e una temperatura media inferiore di 1,5 °C.

La correzione del dato in base a calendario e meteo porta la variazione tendenziale a -3,2%. A livello territoriale, la flessione è stata generalizzata: -7,5% al Nord, -9,8% al Centro e -10,8% al Sud e nelle Isole. Considerando i primi otto mesi del 2025, il fabbisogno nazionale cumulato mostra un calo dell'1,4% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, ridotto a -0,9% una volta corretti gli effetti esogeni.

Ad agosto la copertura della domanda elettrica è stata garantita per l'87% dalla produzione nazionale e per il restante 13% dal saldo import-export. Le importazioni nette hanno raggiunto 3,2 TWh, in calo del 13,2% rispetto ad agosto 2024; da inizio anno la flessione è del 10,4%. La produzione elettrica nazionale netta si è attestata a 21,9 miliardi di kWh.

Le fonti rinnovabili hanno soddisfatto il 47,7% della domanda (contro il 39,9% di un anno prima). In forte aumento eolico (+63,1%) e fotovoltaico (+18,8%), quest'ultimo spinto soprattutto dalla crescita della capacità installata (+760 GWh) e solo in parte da migliori condizioni di irraggiamento (+49 GWh). Bene anche la geotermia (+3,7%). In calo, invece, idroelettrico (-12,4%) e termoelettrico (-20,3%).

Tra gennaio e agosto 2025 la capacità rinnovabile complessiva è cresciuta di 4.039 MW, di cui 3.680 MW attribuibili al fotovoltaico. Negli ultimi dodici mesi, l'insieme di fotovoltaico ed eolico ha guadagnato 6.662 MW (+14,0%), arrivando a 54.114 MW installati.

Accumulo energetico in crescita

Un altro elemento in forte espansione è rappresentato dai sistemi di accumulo. Al 31 agosto 2025 la capacità totale installata in Italia è pari a 17.295 MWh (+55,4% rispetto ad agosto 2024), corrispondenti a 7.075 MW di potenza nominale, per circa 837.000 sistemi operativi. Da inizio anno, gli impianti utility scale hanno aggiunto 2.794 MWh di capacità (+709,1 MW di potenza nominale), principalmente grazie ai meccanismi di contrattualizzazione del Capacity Market.

53 Commenti
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Darkon21 Settembre 2025, 09:04 #1
Non mi è molto chiaro magari se mi legge Notturnia può rispondere una cosa di questi dati:

Faccio un esempio... Se io ho 3kW di fotovoltaico che per semplicità ipotizziamo producano 2kWh costanti. Ipotizziamo che d'estate tenga sempre il condizionatore acceso che consuma 1kWh.

Ora come vengono conteggiati i consumi? Anche se sono in autoconsumo conteggiano il consumo del mio condizionatore come 1 e la produzione come 2 oppure viene conteggiata solo la differenza quindi una produzione di 1?

Perché se è l'ultima ipotesi secondo me sull'abbassamento dei consumi registrati incide anche il fatto che col diffondersi del fotovoltaico una parte dei consumi viene assorbita dall'autoconsumo e non appare più nei dati. Poi magari è irrilevante questo io non posso saperlo ma mi piacerebbe capire anche questo aspetto.
Ginopilot21 Settembre 2025, 09:26 #2
Gli impianti non inviano dati. Immagino il calcolo sia frutto di stime.
Fede21 Settembre 2025, 10:35 #3
Originariamente inviato da: Darkon
Non mi è molto chiaro magari se mi legge Notturnia può rispondere una cosa di questi dati:

Faccio un esempio... Se io ho 3kW di fotovoltaico che per semplicità ipotizziamo producano 2kWh costanti. Ipotizziamo che d'estate tenga sempre il condizionatore acceso che consuma 1kWh.

Ora come vengono conteggiati i consumi? Anche se sono in autoconsumo conteggiano il consumo del mio condizionatore come 1 e la produzione come 2 oppure viene conteggiata solo la differenza quindi una produzione di 1?

Perché se è l'ultima ipotesi secondo me sull'abbassamento dei consumi registrati incide anche il fatto che col diffondersi del fotovoltaico una parte dei consumi viene assorbita dall'autoconsumo e non appare più nei dati. Poi magari è irrilevante questo io non posso saperlo ma mi piacerebbe capire anche questo aspetto.



Posso provare a risponderti io al volo, perchè devo uscire:

si fa sempre molta fatica a capire la questione di "autoconsumo", perchè manca una informazione fondamentale.
un inverter, prima di avviarsi, tra le tante, verifica quale è la tensione di rete al quale è collegato, e "produce" ad una tensione leggermente maggiore, facendo si che la sua tensione imposta sia preponderante rispetto a quella alla quale si trova la rete.

Per farla semplice basta pensare ai vasi comunicanti. Quello con il livello piu' alto fa fluire il liquido verso tutti gli altri.
Ovvio la questione è ben più complessa, perchè ci sono dispersioni, etc etc...
Diciamo si cerca l'equilibrio...


Detto questo, per rispodere alla tua domanda: il contatore "vede" il verso, ma il modulo è dato dalla somma dei due.
quindi +2 -1 = +1
Nel tuo caso, quindi, sei un produttore di 1kW, e come tale vieni "visto dalla rete"

Gli incentivi paga(vano e pagano) anche il prodotto, motivo per il quale c'è un ulteriore contatore subito a valle dell' inverter
giuvahhh21 Settembre 2025, 10:40 #4
dipende, di sicuro i pannelli non inviano dati ma i microinverter o le centraline di controllo si, altrimenti lápp sul cell non ti va. attenzione: da quando enel mi ha sostituito il contatore con quello nuovo che registra anche la potenza apparente le bollette si sono dimezzate ulteriormente.
Ginopilot21 Settembre 2025, 10:50 #5
I contatori di produzione non li installano piu'.
Ginopilot21 Settembre 2025, 10:51 #6
Originariamente inviato da: giuvahhh
dipende, di sicuro i pannelli non inviano dati ma i microinverter o le centraline di controllo si, altrimenti lápp sul cell non ti va. attenzione: da quando enel mi ha sostituito il contatore con quello nuovo che registra anche la potenza apparente le bollette si sono dimezzate ulteriormente.


Ma i dati non vendono inviati al distributore.
Darkon21 Settembre 2025, 11:47 #7
Quindi alla luce di quello che ha scritto Fede la diminuzione dei consumi non potrebbe dipendere anche in parte (non saprei quantificare quanta parte) dal fatto che via via che ci sono nuove installazioni e più persone fanno autoconsumo la rete vede ovviamente meno consumi?

Sarebbe interessante anche capire se ci siano stime sull'andamento degli "autoconsumi" e su quanto venga ad oggi assorbito in quel modo.
Strato154121 Settembre 2025, 12:23 #8
Sarebbe bella un'analisi del genere fatta nei mesi di dicembre o gennaio...
Le sorprese sarebbero enormi, ma non allineate al gretin-stream...
softkarma21 Settembre 2025, 12:33 #9
Originariamente inviato da: Strato1541
Sarebbe bella un'analisi del genere fatta nei mesi di dicembre o gennaio...
Le sorprese sarebbero enormi, ma non allineate al gretin-stream...


Le aziende continuano ad installare parchi fotovoltaici enormi in combinazione ad accumuli, vedi ADR ed il suo parco FV da 22MW e 10MWh di accumulo (tra l’altro con batterie di seconda vita).
Sinceramente non vedo come questi autoconsumi possano essere conteggiati, che io sappia non ci sono leggi che obbligano la trasmissione dei dati di autoconsumo…
Dall’altra parte è difficile attribuire la diminuzione dei consumi nazionali ad una causa in particolare, potrebbe essere de-industrializzazione?
L’unica certezza è la convenienza di installare FV, impianti C&I con autoconsumo hanno ROI di 3-4 anni, se fossi un’azienda una volta rientrato dell’investimento farei subito un’espansione (spazio permettendo) magari su zone non coperte tipo parcheggi o aree industriali/agricole attigue.
softkarma21 Settembre 2025, 12:38 #10
Originariamente inviato da: Strato1541
Sarebbe bella un'analisi del genere fatta nei mesi di dicembre o gennaio...
Le sorprese sarebbero enormi, ma non allineate al gretin-stream...


L’analisi te la faccio subito sul mio impianto, autoconsumo tra dicembre e febbraio intorno al 30-34% ma subito in ripresa al 45% a marzo. Export molto sostenuto perché il riscaldamento non è elettrico E non ho messo accumulo 5 anni fa.

Con un retrofit aggiungendo batteria da 10kWh avrei sempre un autoconsumo del 70% circa.

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