Ecco ENI HVOlution, il biodiesel prodotto da vegetali. Si trova già nei distributori
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 22 Febbraio 2023, alle 16:49 nel canale Energie RinnovabiliNei distributori ENI arriva il biodiesel composto al 100% da scarti vegetali e olii non edibili. Testato a lungo, è disponibile per i motori compatibili
Sono 50 le stazioni di servizio ENI che hanno già tra le loro pompe di carburante anche HVOlution, ovvero il nuovo biodiesel prodotto al 100% da materiale di scarto vegetale e da olii non edibili. La sigla HVO sta infatti per Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrogenato.
Molti non sanno però che non si tratta di una novità in assoluto, in quanto una parte del Diesel+ di ENI, il 15%, dal 2016 è composto proprio da HVO. Entro la fine di marzo ENI promette che i punti vendita in cui sarà disponibile il biodiesel al 100% saranno 150, su tutto il territorio nazionale. Per trovare il distributore equipaggiato più vicino è possibile utilizzare l'apposito motore di ricerca messo a disposizione da ENI.
Raffinazione di scarti vegetali quindi, ma non emissioni di CO2 completamente azzerate. In ogni caso la riduzione è nell'ordine del 60-90%. È bene comunque verificare la compatibilità con il proprio motore, tramite il libretto di manutenzione.
Gli utenti non saranno però dei "beta tester", in quanto prima della messa in vendita ENI ha testato la nuova soluzione tramite la collaborazione di partner nel mondo della logistica e dei mezzi aeroportuali, che hanno utilizzato HVOlution come carburante principale.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGià con i mix di gasolio/biodiesel attuali è un problema non così raro, figuriamoci con un prodotto 100% vegetale.
Era la stessa cosa quando i pellet venivano fatti con gli scarti della lavorazione del legno.
Ora che devono abbattere piante apposta per produrli, non sono più così convenienti...
Se la riduzione di co2 si avvicinasse al dichiarato 90% sarebbe tanta roba, considerando che gli scarti andrebbero comunque smaltiti con altro inquinamento in pratica il bilancio potrebbe essere carbon neutral o anche meglio.
Ma pare troppo bello per essere tutto vero e realizzabile... forse come per i pellet non ci sono abbastanza scarti.
(per le alghe ci sono dei prodotti appositi da mettere nel serbatoio)
è da anni che si sa che è un affare sia per il ciclo di carbonio che per i costi il biodiesel solo che veniva osteggiato ..
#OsservatorioECCO
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spoiler: non lo sarà
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