Il Conto Termico 3.0 è ufficiale: fino a 15.000 euro subito sul conto corrente
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 30 Settembre 2025, alle 11:51 nel canale Casa Green
È stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Conto Termico 3.0, che porta bonus economici per tutti, dal prossimo Natale
Dopo una lunga attesa, fatta di discussioni e revisioni da parte dei ministeri competenti, finalmente il nuovo Conto Termico 3.0 è entrato in Gazzetta Ufficiale. Le agevolazioni dovrebbero essere effettive nel periodo del prossimo Natale, con un fondo a disposizione di ben 900 milioni di euro, di cui 400 milioni dedicati alla pubblica amministrazione.
Già perché una delle prime differenze rispetto ai classici bonus casa è la possibilità di accesso anche per PA e imprese, oltre ai privati cittadini. Restando in quest'ultimo ambito, bisognerà attendere le regole applicative, ma già si conoscono le principali differenze rispetto agli Ecobonus.
Soldi subito, non detrazione
Innanzitutto il Conto Termico è un contributo, e non una detrazione fiscale. Significa che chi vorrà sfruttarlo non dovrà dimostrare capienza fiscale, e non dovrà nemmeno attendere la rateizzazione in 10 anni, anzi, fino a un contributo di 15.000 euro si riceverà tutto in un'unica soluzione direttamente sul proprio conto corrente. Anche sopra questa cifra comunque la rateizzazione sarà più corta, al massimo cinque tranche.
Attenzione però, perché diversamente dai tradizionali bonus, che hanno percentuali prefissate di incentivo, nel caso del Conto Termico si dovrà utilizzare un'equazione, che mediante alcuni parametri restituisce il valore del contributo a cui si ha diritto. I dati riguardano potenza, efficienza, posizione geografica ed altro, qualcosa che si può fare certamente da soli ma, visto il rischio di domande rifiutate per errori, probabilmente converrà rivolgersi ad un professionista.
Pompe di calore regine del sistema
Lo sconto massimo arriverà al 65%, spesso meno, e non è detto che ci sia convenienza rispetto ai vecchi bonus. Ognuno dovrà scegliere a cosa affidarsi in base ai parametri e alle cifre. Per i privati saranno incentivabili le pompe di calore in sostituzione delle caldaie, od eventualmente anche sistemi ibridi o a biomasse. Anche chi usa scalda acqua elettrici potrà scegliere di sostituirli con i più moderni a pompa di calore. Ammessa persino l'installazione del solare termico, o il collegamento al teleriscaldamento.
Un ultimo dettaglio importante riguarda il reddito del cittadino. Non c'è un limite come per i bonus, e quindi l'incentivo non dipende dal reddito. Di conseguenza niente tagli del contributo per redditi sopra i 75.000 euro di reddito, e nemmeno percentuali ridotte per le seconde case.










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41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE tornano i soliti "errori"...
Ma come si fa!? Il superbonus non ha insegnato nulla?!
È giusto così, perché è un incentivo tecnico con una finalità nazionale, non è un incentivo finanziario.
Tutti gli incentivi tecnici non devono avere limite di reddito, perché chiunque deve essere spinto ad usarli, perché il guadagno si riflette su tutta la comunità.
Ad esempio, nel nuovo incentivo auto è sbagliato legare al reddito, ed è sbagliato anche escludere le auto con costi sopra una certa soglia.
Dall'articolo:
"Non c'è un limite come per i bonus, e quindi l'incentivo non dipende dal reddito. Di conseguenza niente tagli del contributo per redditi sopra i 75.000 euro di reddito, e nemmeno percentuali ridotte per le seconde case."
Ecco, siano alle solite...
Tutti gli incentivi tecnici non devono avere limite di reddito, perché chiunque deve essere spinto ad usarli, perché il guadagno si riflette su tutta la comunità.
Ad esempio, nel nuovo incentivo auto è sbagliato legare al reddito, ed è sbagliato anche escludere le auto con costi sopra una certa soglia.
Capisco che non vada più di moda...ma
art. 53 Costituzione Italiana
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
E tornano i soliti "errori"...
Ma come si fa!? Il superbonus non ha insegnato nulla?!
Invece è giusto, come dice Max, un incentivo tecnico con una finalità nazionale, non è un incentivo finanziario. Fine della storia.
E non c'è bisogno di scomodare la costituzione se non sapete manco leggerla e capirla. Questo NON c'entr NULLA col il sistema tributario o le progressività. Non stai pagando le tasse, stai ricevendo un bonus. Non sono spese, ma entrate.
sono stato sveglio apposta ad aspettare la mezzanotte, con il sito in continuo aggiornamento.
Appena è stato disponibile il pulsante ho cliccato, tipo MEZZO SECONDO, ero già il numero 26mila-e-qualcosa.
dopo pochi minuti è comparso un avviso che TUTTI I FONDI ERANO ESAURITI.
Grazie!
Dall'articolo:
"Non c'è un limite come per i bonus, e quindi l'incentivo non dipende dal reddito. Di conseguenza niente tagli del contributo per redditi sopra i 75.000 euro di reddito, e nemmeno percentuali ridotte per le seconde case."
Ecco, siano alle solite...
Come ho scritto sopra, è un errore concettuale quello che fate. Ho avuto la fortuna di conoscere diverse personi benestanti, sono quelle che più di tutte sono attente ad ogni minimo dettaglio (forse anche per questo sono diventate benestanti), e ti posso assicurare che anche per loro fa la differenza ricevere un incentivo oppure no. Se non lo ricevono non cambiano.
E non è nemmeno vero che le seconde case vengono usate poco. C'è chi ha i figli nella seconda casa, o chi fa continuamente la spola tra una e l'altra, tipo metà settimana da una parte e metà dall'altra. Anche questi casi citati li conosco personalmente.
sono stato sveglio apposta ad aspettare la mezzanotte, con il sito in continuo aggiornamento.
Appena è stato disponibile il pulsante ho cliccato, tipo MEZZO SECONDO, ero già il numero 26mila-e-qualcosa.
dopo pochi minuti è comparso un avviso che TUTTI I FONDI ERANO ESAURITI.
Grazie!
i fondi erano ridicoli 34 milioni, ovvero 34mila famiglie o anche meno visto i disabili e gli under10k. Qua sono 900 milioni.
Il tuo è un esempio di quanto faccia schifo organizzare ste cose con i click day invece che con una semplice richiesta senza limiti.
E non è nemmeno vero che le seconde case vengono usate poco. C'è chi ha i figli nella seconda casa, o chi fa continuamente la spola tra una e l'altra, tipo metà settimana da una parte e metà dall'altra. Anche questi casi citati li conosco personalmente.
Senza contare che chi non ha soldi non farebbe comunque un intervento con quei costi probabilmente, con solo il 65% di ritorno. Mettere un PDC come dio comanda come minimo vuole 30/40k€ anticipati considerando anche probabilmente vanno cambiati anche impianti e radiatori.
Chi ha i soldi è quello che può rimettere in media i valori per evitare sanzioni europee.
Si peccato che poi la costituzione vada letta tutta insieme e quindi ogni forma di incentivo, dal bonus tecnico agli incentivi fiscali, grava sul bilancio pubblico e sui cittadini, e pertanto dovrebbe essere progettata in coerenza con i principi di equità, solidarietà e sostenibilità.
E tali principi sono contenuti oltre nell'art 53. anche nell' articolo 2:
"La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo… [B][U]e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.[[/U]/B]"
Stabilisce quindi il dovere di solidarietà, base normativa [U]per modulare incentivi[/U] e oneri in funzione della condizione socio-economica dei cittadini
Sono [U]spese per lo Stato[/U] che quindi per mantenere i saldi deve cercare i soldi altrove con l'aumento della pressione fiscale o il taglio di altre spese.
Potrebbe essere un investimento, ma i moltiplicatori fiscali di questi incentivi sono di norma inferiori a 1, quindi lo stato perde.
E in questo caso dreni dalla fiscalità generale risorse che poi vanno a finire nelle tasche di pochi e per giunta senza limiti di reddito?
Dove sarebbe l'equità, la solidarietà e sopratutto la sostenibilità?
Poi possiamo credere che soldi cadano dal cielo.
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