Sandy Munro finalmente ci mostra i segreti della batteria 4680 di Tesla
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 23 Agosto 2022, alle 09:31 nel canale Batterie
Il processo di separazione dei componenti della batteria Tesla 4680 è quasi completato, e Sandy Munro e soci analizzano le particolarità che stanno scoprendo
Abbiamo già visto in diverse occasioni i video di Sandy Munro e associati sulla batteria strutturale Tesla con celle 4680, che hanno ricavato dal disassemblaggio di una Model Y made in Texas. Dopo aver scoperto che l'interno della batteria era completamente ricoperto di una sostanza simile a poliuretano espanso, il team ha cercato di ripulire il tutto, e separare i singoli componenti.
Arriviamo dunque all'ultimo video, in cui il primo modulo di celle è stato estratto, potendo così analizzare le strutture di base e i metodi di collegamento:
Il piatto superiore con le connessioni elettriche è direttamente saldato alle celle, senza nessun cablaggio intermedio, mentre sul fondo le celle sono semplicemente appoggiate su un alloggiamento di plastica. Munro si dice stupito nello scoprire come questo stesso alloggiamento non sia incollato al fondo, cosa che sottolinea la rigidità della struttura delle celle una volta in posizione.
Altro dettaglio interessante riguarda i vari collegamenti, effettuati con poche varianti di connettori, e con meno ferramenta possibile, per diminuire la necessità di attrezzi specifici. Utile anche l'accorgimento di avere schede elettroniche simili tra loro ma con colori diversi e adatti anche a chi soffre di disturbi di daltonismo, per minimizzare la possibilità di errori e scambi.
Il team nel frattempo sta proseguendo con il lavoro, soprattutto con l'analisi delle varie componenti elettroniche.
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