Un milione di chilometri garantiti e 1000 di autonomia: la batteria Jinshi è in produzione
di Nino Grasso pubblicata il 15 Ottobre 2025, alle 11:11 nel canale Auto Elettriche
Gotion High-Tech, produttore cinese di batterie supportato da Volkswagen, ha avviato la produzione su scala pilota della batteria Jinshi allo stato solido, progettata per garantire un milione di chilometri di durata e 1.000 km di autonomia per carica
Gotion High-Tech ha compiuto un ulteriore passo verso la commercializzazione delle batterie allo stato solido per veicoli elettrici. Il produttore cinese, che vede Volkswagen tra i suoi principali investitori, ha annunciato l'avvio della produzione su scala pilota della batteria Jinshi, frutto di otto anni di sviluppo e presentata per la prima volta nel maggio 2024. L'accumulatore utilizza un elettrolita solido a base di solfuro, abbandonando gli elettroliti liquidi delle batterie tradizionali.
Le specifiche tecniche della batteria Jinshi evidenziano prestazioni nettamente superiori rispetto agli accumulatori convenzionali: la densità energetica raggiunge i 350 Wh/kg a livello di cella, un valore superiore del 40% rispetto alle batterie al litio ternarie attualmente utilizzate nella maggior parte dei veicoli elettrici. A livello di pacco batterie, la densità si attesta a 280 Wh/kg, consentendo un'autonomia stimata di 1.000 km con una singola ricarica. Gli sviluppi tecnici si concentrano su componenti avanzati come elettroliti micronizzati, catodi monocristallini con rivestimenti ultrasottili e anodi di silicio mesoporoso tridimensionali.
La batteria Jinshi di Gotion è in produzione e promette una rivoluzione
Nonostante l'autonomia stimata decisamente promettente, è un'altra la misura che fa ben sperare per l'evoluzione della tecnologia: Gotion dichiara che la batteria Jinshi può resistere a oltre 3.000 cicli di carica completi, traducendosi in una vita operativa stimata di un milione di chilometri. Le prestazioni, inoltre, rimangono stabili in un ampio range termico, da -20°C a 85°C, caratteristica fondamentale per l'utilizzo in condizioni climatiche diverse, con i primi prototipi di veicoli equipaggiati con le celle che hanno già percorso più di 10.000 km nei test su strada condotti dall'azienda.

Gli accumulatori Jinshi hanno superato anche rigorosi test di sicurezza, tra cui l'esposizione termica a 200°C, prove di penetrazione con chiodi e simulazioni di schiacciamento. L'assenza di elettroliti liquidi infiammabili riduce significativamente il rischio di incendi, problematica ancora presente nei veicoli elettrici con batterie tradizionali. La linea pilota da 0,2 GWh attualmente operativa ha raggiunto risultati notevoli sul fronte della produzione: le apparecchiature principali sono completamente localizzate, con un tasso di resa che si mantiene stabilmente al 90%.
I miglioramenti tecnici includono un incremento del 60% nella conducibilità ionica dell'elettrolita al solfuro e una riduzione del 90% della pressione di precarico delle celle. Il risultato è che, dopo un anno di prove di resistenza, la capacità delle celle è aumentata del 150% rispetto ai primi prototipi realizzati. Gotion ha già avviato la progettazione di un impianto di produzione di massa da 2 GWh, sebbene non siano stati resi noti i dettagli sull'entità degli investimenti o le tempistiche di costruzione. Gli analisti del settore stimano costi compresi tra 1,5 e 2 miliardi di yuan (circa 170-240 milioni di euro) per ogni GWh di capacità produttiva, basandosi su progetti simili di batterie semisolide. La roadmap prevede l'integrazione in veicoli su piccola scala entro il 2027 e la produzione di massa su larga scala entro il 2030.
Le applicazioni della tecnologia Jinshi non si limiteranno al settore automobilistico. Gotion ha annunciato una collaborazione con EHang, azienda cinese specializzata nello sviluppo di eVTOL (veicoli elettrici a decollo e atterraggio verticale), per adattare le batterie allo stato solido agli aeromobili a bassa quota. Con queste novità la Cina punta a ridurre il divario tecnologico rispetto ai competitor giapponesi e coreani, che al momento sembrano un po' più avanti nello sviluppo delle batterie allo stato solido. La commercializzazione su larga scala dipenderà dalla capacità di contenere i costi di produzione e di migliorare la stabilità dell'interfaccia tra elettrolita solido ed elettrodi, aspetti ancora critici per raggiungere una scalabilità industriale efficiente.










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24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"Si vive solo un quarto di Kwh alla volta" cit.
le batterie a 100% stato solido sono il sacro graal della mobilità (e non solo), chi arriverà prima alla produzione di massa avrà vinto
"produzione su scala pilota della batteria"
-La roadmap prevede l'integrazione in veicoli su piccola scala entro il 2027 e la produzione di massa su larga scala entro il 2030
Anche oggi la batteria salvifica, arriva domani!
Tutto il resto è noia..
Dipende dal consumo della singola auto: se la monti su un'auto che consuma 15KW/100km avra' una certa autonomia, se la monti su un'auto che consuma 30kw/100km, l'autonomia sara' la meta'...
arrivati a quello è fatta!
arrivati a quello è fatta!
2000 km al giorno di viaggio senza mangiare, fare bisogni... sarebbe un sogno
quindi meno delle LiFePo4
a cazzari
Cycle life from 2,500 to more than 9,000 cycles depending on conditions.
https://en.wikipedia.org/wiki/Lithi...osphate_battery
li puoi fare anche adesso se vuoi
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